Il miglioramento del risultato operativo e gli utili netti derivanti da attività cedute hanno portato il risultato netto di Telecom Italia a crescere nel primo semestre dell'81% rispetto allo stesso periodo a 1,775 miliardi di euro.
Gli utili netti da cessioni sono stati pari a 421 milioni, in crescita di 397 milioni rispetto al primo semestre del 2004, grazie principalmente alla plusvalenza per la cessione di Tim Hellas .
Il resto dei dati della semestrale, approvata ieri dal consiglio di amministrazione presieduto da Marco Tronchetti Provera, confermano i risultati preliminari annunciati a luglio. Nel dettaglio il risultato operativo (ebit) consolidato è cresciuto del 6,2% a 3,989 miliardi. L'ebitda nel periodo ha registrato un aumento del 2,6% a 6,519 miliardi, con una crescita organica invece del 3,2%. I ricavi hanno raggiunto i 14,692 miliardi, con una crescita assoluta del 5,2% e organica del 4,8 per cento.
La capogruppo ha registrato un utile netto di 1,352 miliardi in crescita del 163%. Il risultato ha beneficiato dell'incasso dei dividendi, pari a 716 milioni, relativi alle azioni Tim acquisite sia a seguito dell'Opa su azioni ordinarie e risparmio Tim sia successivamente nell'arco del 2005, prima della distribuzione dei dividendi. L'ebitda si è attestato a 3,999 miliardi (+15,7%), mentre l'ebit ammontava a 2,405 miliardi (+14,9%) a fronte di ricavi pari a 9,314 miliardi (+16,1%). Per l'area wireline, guidata da Riccardo Ruggero, l'utile operativo è stato pari a 2,528 miliardi (+0,9% assoluto) e un margine operativo lordo per 3,965 miliardi (+1,5%), con un'incidenza del 44,8% su ricavi per 8,844 miliardi di euro (+2,1%). La crescita, spiega la società, è legata «al forte sviluppo dei Vas, servizi a valore aggiunto, e dei terminali innovativi a sostegno della stabilizzazione del mercato core della fonia, alla continua crescita nel mercato broadband italiano e ad un ulteriore sviluppo delle attività del progetto broadband europeo». La divisione di telefonia mobile ha visto un aumento del 9,3% del margine operativo lordo a 2,827 miliardi a fronte di ricavi a 6,248 miliardi in aumento del 10,6% (+8,3% di crescita organica). Il portafoglio clienti si è attestato a 44,3 milioni di linee con un incremento dell'8,2% rispetto al 31 dicembre 2004. In particolare Tim Brasil conta 16,8 milioni di linee e una quota di mercato del 22,2% a livello nazionale a fine giugno, salita al 22,4% in luglio.
L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno era pari a 4,111 miliardi dai 32,862 miliardi di fine 2004. L'incremento dovuto all'Opa su Tim (13,832 miliardi) e al pagamento di dividendi (2,318 miliardi) ha visto un calo di 4,9 miliardi a fine giugno grazie alla generazione di cassa. Nel corso del 2005 Telecom Italia ha effettuato due emissioni obbligazionarie per complessivi 850 milioni di euro e 500 milioni di sterline, entrambe a tasso fisso. Il primo prestito obbligazionario in scadenza del gruppo il prossimo novembre ammonta a 643 milioni. Nel 2006 poi scadranno amissioni per un valore nominale di rimborso totale di 6,209 miliardi.