Utile e fatturato in accelerazione per Hutchison Whampoa nel 2005 e nessuna fretta di portare sul mercato la controllata 3 Italia.
Il colosso delle tlc di Hong Kong ha archiviato l'esercizio con un utile netto in rialzo dell'11% a 14,3 miliardi (1,84 miliardi di dollari) , pari a 3,36 dollari di Hong Kong rispetto ai 13 miliardi registrati nel 2004. I ricavi sono balzati a 241,9 miliardi di dollari locali dai 179,4 miliardi di un anno prima. Un forte contributo è arrivato dal Gruppo 3 che ha visto il proprio fatturato crescere del 138% a quota 37,502 miliardi grazie ai nuovi clienti con abbonamento e ad alto valore, oltre ai ricavi da servizi non-voce superiori alla media del mercato. Sempre il Gruppo 3 ha ridotto le proprie perdite a 26,9 miliardi dai 38,4 miliardi del 2004 e per l'esercizio in corso è prevista un'ulteriore diminuzione, mentre a livello operativo il risultato dovrebbe tornare positivo nel 2007. I dati di bilancio non hanno poi portato novità sul fronte della quotazione di 3 Italia. L'iter era già stato avviato ma è stato congelato a febbraio in attesa di tempi migliori per il comparto delle tlc europee. «Non siamo sotto pressione. Non abbiamo fretta», ha detto il presidente di Hutchinson Whampoa, Li Ka-shing, ribadendo che si procederà all'operazione quando le valutazioni della divisione miglioreranno. Li non ha precisato una tempistica e si è limitato ad affermare che verrà scelto il momento adatto. «Le attività di 3G in Italia sono eccellenti quest'anno e il prossimo sarà anche migliore con un aumento degli utenti dati e dell'Arpu» (i ricavi medi per cliente). Al 22 marzo 2006 3 Italia ha infatti raggiunto quota 6,005 milioni di clienti, confermandosi l'operatore leader italiano dell'Umts, con una copertura pari all'80% della popolazione.