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9 febbraio 2006 |
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Tata Motors a pieni giri, +46% l'utile nel terzo trimestreC.B. |
Tata Motors a pieni giri dal settembre al dicembre 2005: il primo gruppo indiano dell'auto ha archiviato il trimestre, il terzo del suo esercizio fiscale, con un balzo del risultato netto del 46% a 4,6 miliardi di rupie (104 milioni di dollari).
Il colosso guidato dal sessantunenne Ravi Kant, che a metà gennaio ha siglato un accordo con Fiat per il marketing e la distribuzione dei modelli Palio e Siena del Lingotto in India, ha venduto nell'ultima parte dello scorso anno 111228 camion, bus e auto, il 13% in più rispetto a un anno prima, realizzando un fatturato in rialzo del 16% a 50,74 miliardi di rupie. Tata scommette dunque sullo sviluppo dell'economia del Paese che porta in alto la domanda di mezzi di trasporto. Alla buona performance trimestrale ha contribuito anche la cessione a Hitachi di una quota del 20% nella filiale Telco Construction Equipment, che ha portato nelle casse del gruppo 1,68 miliardi di rupie.Le origini di Tata Motors risalgono al 1954, quando la società ha iniziato a produrre camion utilizzando la tecnologia di Daimler Benz, fino a diventare il quinto costruttore mondiale di veicoli commerciali medi e pesanti con 22 mila dipendenti, anche grazie ad operazioni mirate, come l'acquisto della coreana Daewoo Commercial Vehicles Company nel 2004 e quello di una quota del 20% nella casa spagnola di autobus Hispano Carrocera. Nel suo azionariato, dove la famiglia può contare sul 22% del capitale, è presente anche DaimlerChysler con il 6,8%.
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