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9 febbraio 2006 |
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Nissan porta Renault in utile Al via il piano di rilancio |
Renault ha chiuso il 2005 con un utile netto record di 3,36 miliardi di euro, in aumento del 18,7% rispetto all'anno prima grazie anche al contributo di 1,8 miliardi della controllata Nissan.
Il gruppo francese ha venduto l'anno scorso 2.
La Regie non prevede alcun lancio di nuovi modelli nel 2006 ma conta sulla commercializzazione della nuova Clio e sul lancio di nuove versioni della sua auto ultra-economica, la Logan, al di fuori del mercato europeo. Al bilancio del gruppo ha contribuito non solo la Nissan (di cui controlla il 44%) con 1,82 miliardi, contro 1,68 miliardi dell'anno prima, ma anche la Ab Volvo (di cui detiene il 22%) con 322 milioni, contro 234 milioni dell'anno prima. Nel 2005 i fondi propri sono aumentati di 3,7 miliardi a 19,6 miliardi, la capacità di autofinanziamento è salita a 4 miliardi.
Il piano di rilancio
Per rilanciare una Renault «che non è in crisi ma è fragile» l'amministratore delegato Carlos Ghosn ha annunciato un ambizioso piano triennale che prevede il lancio di 26 nuovi modelli, un margine operativo del 6% e un aumento delle vendite di 800mila unità. Il gruppo francese, che ha annunciato oggi un utile storico di 3,36 miliardi, punta anche su una forte riduzione dei costi per migliorare la redditività, che nel 2005 si è fortemente deteriorata con un margine operativo dell'auto sceso al 2,25 dal 4,3% dell'anno prima. Renault vuole diventare il costruttore europeo più redditizio«, ha detto Ghosn, che ha preso le redini operative del gruppo l'anno scorso, pur mantenendo la guida dell'alleata Nissan che è riuscito a risanare a tempi record. Il piano, ha precisato Ghosn, non prevede alcuna ristrutturazione dell'apparato industriale e quindi nessun taglio occupazionale, come temevano i sindacati. «Se il piano riuscirà, come sono sicuro, non ve ne sarà bisogno» ha rassicurato l'ad che in Giappone è noto come il cost killer per la cura drastica amministrata alla Nissan per evitarle il fallimento.
Nei prossimi tre anni, Renault svecchierà la gamma dei suoi prodotti dai 3,8 anni del 2005 ai 2,2 anni nel 2009. Il gruppo lancerà otto modelli l'anno tra il 2006 e il 2009, cioè il doppio che nel periodo 1998-2005, allargando la gamma: in particolare, rinnoverà alcuni pilastri del gruppo, come la famiglia Megane, Twingo, Kangoo e Master, potenzierà le grosse cilindrate con l'obiettivo di raddoppiare le sue vendite su questo segmento ad alto rendimento, si lancerà nelle 4X4, le cross over e auto di nicchia e infine vetture concepite per lo sviluppo mondiale, come il programma Logan. Altro obiettivo è quello di portare la quota delle vendite al di fuori dell'Europa dal 27 al 37% entro il 2009. «Le difficoltà della Renault, ha ricordato Ghosn nel corso di una conferenza stampa Paese. È essenziale diversificare sia i prodotti che le zone geografiche», ha detto, escludendo però che Renault torni sul mercato americano entro il 2009. Il numero uno della casa della Losanga non ha escluso invece che il dossier Cina possa diventare d'attualità durante la durata del piano. Il programma triennale prevede infine la riduzione dei costi degli acquisti del 14%, di quelli di fabbricazione del 12% e della logistica del 9 per cento
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