Bilancio positivo per Abn Amro nel 2005: la banca olandese ha archiviato l'esercizio con un aumento dell'utile netto del 13,4%, passato da 3,87 a 4,38 miliardi di euro, contro una previsione di 4 miliardi.
E la buona notizia è arrivata anche per i soci: il consiglio di amministrazione proporrà alla prossima assemblea la distribuzione di un dividendo più ricco del 10% rispetto al 2004 a 1,10 euro per azione. Il fatturato è aumentato del 15,7% a 19,83 miliardi di euro. In forte accelerazione l'utile operativo, cresciuto del 20,2% a 5,817 miliardi. Nel solo quarto trimestre, l'istituto ha messo a segno un utile netto di 1,3 miliardi, il 2,9% in più di un anno fa, su un fatturato di 5,24 miliardi.
«Il 2005 - ha affermato il numero uno Rijkman Groenink - è stato un anno all'insegna degli investimenti». Mentre nel 2006 l'accento sarà posto sul controllo dei costi e il miglioramento dei controlli, con un focus particolare sull'intergrazione di Banca Antonveneta e la realizzazione delle programmate sinergie dei costi. «Lavoreremo sodo, in stretta collaborazione con le autorità italiane - ha affermato - per realizzare la grande opportunità di innovazione e miglioramento dei servizi per i nostri clienti in Italia». L'integrazione della banca di Padova nel colosso olandese avverrà nel pieno rispetto dell'identità locale e della sua «forte eredità». «L'atmosfera in Antonveneta è eccellente, l'atteggiamento verso di noi è molto positivo. Sono molto soddisfatti del fatto di essere acquisiti da Abn», ha detto Groenink, spiegando che «Antonveneta è un'ottima banca, ma è una banca regionale tradizionale» e «noi possiamo aggiungere molto valore».
Nessuna decisione sulla quota in Fiat. Abn Amro (una delle banche che allo scadere del prestito ha partecipato al prestito alla Fiat e da settembre è uno degli aizonisti del Lingotto con l'1,2%) non ha ancora preso una decisione sulla quota. «Non vedo motivo - ha affermato Groenink - per prendere in considerazione iniziative analoghe» a quelle delle banche che hanno ceduto le loro partecipazioni recentemente, come Sanpaolo Imi e Monte dei Paschi di Siena. «Siamo stati molto soddisfatti nel vedere che Fiat Auto ha messo a segno per la prima volta un risultato operativo positivo nel quarto trimestre e sarebbe quindi sensato - ha aggiunto - aspettare ancora buone notizie da Torino».
«Su Capitalia decideremo in autunno». Sul destino del 7,7% di Capitalia che Abn ha in portafoglio, la banca olandese deciderà invece «in autunno». Una clausola del patto di sindacato consente il disimpegno del gruppo olandese a partire dal prossimo ottobre.