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15 febbraio 2006 |
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Bnp Paribas, entro lunedì il dossier dell'Opa a Bankitaliadi Chiara Bussi |
Bnp Paribas a gonfie vele nel 2005: la banca francese che sta muovendo alla conquista di Bnl ha archiviato lo scorso esercizio con un utile netto in rialzo del 25,1% a 5,852 miliardi di euro.
Ora gli sforzi dell'istituto francese sono tutti concentrati sull'acquisizione della banca romana, ritenuta «una tappa decisiva» per lo sviluppo del gruppo. Tra venerdì 17 e lunedì 20 febbraio Bnp presenterà a Bankitalia il dossier che darà quindi il via all'esame dell'Opa su cui dovranno pronunciarsi anche l'Isvap, l'Antitrust Ue, oltre ovviamente alla Consob. La banca francese, ha spiegato il direttore generale Baudoin Prot, punta a chiudere l'operazione entro metà o fine giugno. «Abbiamo relazioni intense con questi organismi», ha aggiunto il vice-direttore generale Jean Clamon, sottolineando che «Bnl è sotto offerta da circa un anno» ed è dunque anche nel suo interesse chiudere «il più rapidamente possibile». La sorte del titolo dell'istituto romano sul listino sarà invece decisa al momento dell'offerta.
I risultati. Nel 2005 il margine di intermediazione di Bnp è cresciuto del 14,1% a 21,854 miliardi, mentre il risultato lordo di gestione è salito del 20,7% a 8,1 miliardi. La «forte crescita delle entrate» avrà risvolti positivi anche per gli azionisti, che alla prossima Assemblea generale si vedranno proporre un aumento del dividendo del 30% a 2,60 euro. In accelerazione del 22,9% a 1,335 miliardi l'utile nel quarto trimestre, mentre il margine di intermediazione è aumentato del 17,7% a 5,622 miliardi. «Questi risultati - ha osservato Prot - mostrano che Bnp Paribas è animata da una potente dinamica di crescita e che ogni polo di attività vi ha contribuito».
L'Opa su Bnl. Lo sviluppo del gruppo, ha affermato Prot, «vivrà una tappa decisiva con l'acquisizione di Bnl, progetto industriale promettente, che presenta una forte logica strategica e porta a Bnp Paribas un secondo mercato domestico in Europa». Il mercato italiano, spiega l'istituto francese nel comunicato che illustra i risultati, «è uno dei più attraenti d'Europa, sia dal punto di vista della crescita che delle dimensioni, dove Bnl è una marchio riconosciuto». La banca italiana «condividerà il proprio know-how» con l'isitituto romano, «per accelerare il suo processo di trasformazione, promuovere le vendite e rendere più dinamica la sua politica commerciale». Bnp «si avvicinerà a Bnl valorizzando i suoi punti di forza e rispettando la sua indentità culturale» con sinergie che consentiranno di ottenere un ritorno sugli investimenti a partire dal 2008. L'acquisizione, ribadisce la banca parigina, sarà finanziata con un aumento di capitale da 5,5 miliardi e con l'emissione di fondi propri per 2 miliardi di euro. La ricapitalizzazione verrà chiusa prima del lancio dell'Opa.
La banca conserverà la quota in Carifirenze. Bnp non intende cedere la quota del 7% circa nella Cassa di Risparmio di Firenze. «C'è una partnership storica - ha spiegato Clamon - abbiamo sempre sostenuto la Cassa e abbiamo intenzione di continuare, accanto alla Fondazione. Non ci sono cambiamenti, conserviamo la nostra partecipazione in comune con loro».
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