Hvb torna all'utile nel 2005 e dopo una pausa di tre anni distribuirà un dividendo ai propri soci.
La banca tedesca, acquistata da Unicredit, ha archiviato lo scorso esercizio con un risultato netto di 642 milioni di euro, contro una perdita di 2,4 miliardi di euro nel 2004, grazie all'aumento delle attività di trading (cresciute del 27% a 926 milioni) e delle commissioni (in rialzo del 14% a 3,24 miliardi).

L'utile è però inferiore alle attese degli analisti che avevano scommesso su un risultato netto più consistente intorno ai 900 milioni di euro. L'istituto bavarese staccherà una cedola di 0,25 euro ad azione.
Gli accantonamenti per crediti di rischio sono calati del 24% a 1,37 miliardi. Le spese amministrative sono aumentate del 7, 6%, arrivando a 6,58 miliardi. La quota della cost-income-ratio alla fine dell' anno è stata del 66,4%, di poco superiore al valore del 6,1% dell' anno precedente.
Dei costi di ristrutturazione, in seguito al rilevamento da parte di Unicredit, di circa 546 milioni di euro, circa 90 milioni di euro derivano dalla riorganizzazione del comparto della clientela imprenditoriale in Austria della controllata Bank Austria Creditanstalt. Depurato degli effetti straordinari, il risultato prima delle tasse è stato di 1,992 miliardi. Del risultato complessivo, circa 395 milioni di euro di utili provengono dalle attività di altre imprese del gruppo, in particolare dal consolidamento di IMB e dai profitti del gruppo austriaco BA-CA.

E proprio Bank Austria, la controllata austriaca di Unicredit, ha chiuso il 2005 con un utile in crescita del 58% a 964 milioni di euro sulla scia dei risultati delle attività nell'est Europa. L'istituto distribuirà un dividendo pari a 2,5 euro per azione in rialzo rispetto agli 1,5 euro del 2004.