Vola alto il fenomeno Ryanair anche se l'outlook piuttosto cauto sulla performance della stagione invernale (più volumi, ma un rendimento per passeggero piatto nel terzo trimestre e più basso del 5-10% nel quarto per la forte competizione sui prezzi) ne deprime i corsi.
In barba ad analisti e investitori, comunque, la più grande compagnia low cost europea, nata nel 1985 da una base di 5mila passeggeri, vira alla boa di metà anno ribadendo numeri da travaso di bile per la concorrenza.
Semestre record con passeggeri a 18 milioni in crescita del 29%, utile dopo le tasse a 237 milioni di euro (+18% contro i 201,2 del 2004), utile per azione (eps) a 31 centesimi contro i 26,49 dello stesso periodo 2004. Quanto al trimestre in questione, chiuso il 30 settembre, i ricavi totali sono saliti del 32% a 541,5 milioni (erano 410,6 nel settembre 2004) contro previsioni appena superiori (542 milioni); i profitti dopo le tasse hanno toccato i 172,5 milioni contro 148 milioni del 2004, questa volta battendo le stime degli ineffabili analisti che prevedevano un tetto di 167 milioni.
La compagnia conferma quindi il ruolino di marcia di un aumento del 10 per cento dell'utile sul 2004 a fine anno, anche se, l'amministratore delegato Micheal O'Leary prevede un periodo più difficile nei prossimi mesi invernali per effetto degli alti prezzi del carburante. «La competizione sarà feroce - commenta O'Leary - e alcune compagnie low cost saranno estromesse dal mercato». Ryanair si è assicurata il 90 per cento del carburante fino a marzo 2006 a un prezzo medio di 49 dollari al barile e tiene costantemente monitorata la situazione per gli approvvigionamenti estivi. Di certo questo è uno degli aspetti più critici. «Il record di traffico e profitti - sottolinea O'Leary - conferma il successo del nostro modello di business, nonostante i prezzi record del petrolio (i "pieni" hanno pesato per un +108% a 236,8 milioni nei sei mesi rispetto al 2004, ndr). Noi guadagniamo e aumentiamo i passeggeri anche durante una fase economica di forti turbolenze, mentre molti competitor perdono quattrini».
Uno dei segreti, oltre alle prenotazioni gestite al 98% via Internet, è l'impiego di una flotta sempre nuova e in grado di consentire considerevoli risparmi sul versante dei consumi e i più bassi costi operativi unitari del mercato. Nei primi sei mesi dell'anno, infatti, la compagnia irlandese ha esercitato opzioni per la consegna di 14 Boeing 737-800 da utilizzare nel 2007 quando saranno ceduti cinque velivoli identici ma consegnati nel 1999. L'intera flotta a marzo 2006 sarà di 107 velivoli, mentre sono previsti ordini per altri 127 737-800 nei prossimi 7 anni. Nell'investor day del 4 novembre il management ha annunciato l'obiettivo di raddoppiare utili e passeggeri (da 35 a 70 milioni) entro il 2012. Ryanair garantisce 266 tratte in 21 Paesi e impiega 3mila addetti.