È una specie di slot machine la svizzera Ubs, la più grande banca europea: nel terzo trimestre 2005, il migliore di sempre, l'utile netto ha toccato la quota record di 2,77 miliardi di franchi svizzeri (2,15 miliardi di dollari) ed è cresciuto del 29% rispetto ai tre mesi precedenti e del 71% dagli 1,62 miliardi di franchi dello stesso periodo del 2004 grazie alle commissioni più alte e alle performance della gestione dei patrimoni.
La divisione Wealth management, infatti, che amministra i beni e gli investimenti dei clienti più facoltosi, ha segnato la cifra record di 31,1 miliardi di franchi (9,9 negli Stati Uniti) di patrimoni, contro i 20,2 miliardi del secondo trimestre e una crescita dei margini del 38% a 1,17 miliardi di franchi.

La capitalizzazione di Ubs è salita a 122 miliardi di franchi (era di 66,8 miliardi nel 2004), con una quotazione a 112,3 franchi per azione. Il gruppo, nato nel 1998 dalla fusione fra Ubs e Sbc (Swiss Bank Corporation) ha comunicato, inoltre, che i profitti prima delle tasse del ramo investimenti sono saliti del 95% a 1,39 miliardi di franchi, ma soprattutto che il Roe (Return on equity) ha toccato quota 29% nel trimestre contro il 27,4% dell'anno precedente. «Risultati così impressionanti sono inusuali per il terzo trimestre - ha commentato il Chief financial officer, Clive Standish - ma il mercato ha offerto ottime opportunità. Anche i concorrenti di Ubs, in effetti, da Deutsche Bank (utili al +46% comunicati il 28 ottobre) alle americane Goldman Sachs, Lehman Brothers e Merrill Lynch, hanno messo a segno ottimi risultati nel periodo.