Costo del lavoro ridotto grazie ai recenti accordi sindacali (più ore, meno stipendio) e vendite incrementate (+9,5%, con il +13% dell'Audi e il +12,4% di Vw che però negli Stati Uniti ha registrato un -4,2%) grazie a modelli come le nuove Passat e Audi A4 consentono a Volkswagen, prima casa automobilistica europea, di triplicare l'utile dai 67 milioni (e 18 centesimi per azione) del terzo trimestre 2004 ai 273 degli ultimi tre mesi (e 71 centesimi ad azione); le vendite hanno guadagnato il 13% a 23,9 miliardi dai 21,2 di un anno fa.
Andamento molto positivo, quindi, per i conti del gruppo di Wolfsburg: L'utile operativo (ebit) nel trimestre è cresciuto del 50% a 586 milioni.
Il margine operativo si è arrampicato fino al 2,5% contro l'1,8 per cento. Nei primi nove mesi dell'anno l'incremento tendenziale dell'utile netto è passato da 459 a 685 milioni di euro (+49,3%): l'utile operativo è cresciuto tra gennaio e settembre del 57,8% su base annua, sfiorando i 2 miliardi di euro. L'utile lordo ha segnato un incremento del 44,4% e si è attestato a 1,1 miliardi di euro.
Le entrate derivanti dalla vendita di autoveicoli sono salite del 5,3% tendenziale a 69,9 miliardi. Da rilevare il successo della Golf, che mantiene la leadership tra le vetture immatricolate nell'Europa occidentale; Fox, Polo, Touran e Audi A4 guidano i rispettivi segmenti in Germania. Jetta e Passat Variant sono state lanciate con successo sul mercato nazionale mentre a settembre sarà sul mercato la nuova generazione di Golf R32 e la Seat Leon. Sui conti ha inciso positivamente il programma ForMotion, con la relativa riduzione di manodopera concordata con il sindacato e che consiste di un mix di misure indolori per l'esodo.
«Lo sviluppo di Volkswagen nel terzo trimestre - ha reso noto l'azienda guidata dal chief executive Bernd Pischetsrieder - mostra che è stato fatto il primo passo verso un miglioramento cruciale della performance. Tuttavia, nei prossimi anni dovranno essere prese misure drastiche per fare fronte alla difficile situazione del mercato». Wolfgang Bernhard, ingaggiato lo scorso anno per rilanciare il brand dopo l'esperienza in DaimlerChrysler - dove aveva riossigenato i conti della divisione Chrysler con il taglio di 30mila posti di lavoro, stabilimenti chiusi e e decurtazioni dei costi per le forniture - ha dichiarato in luglio che le uscite di Vw pesano per il 40% rispetto a quelle della concorrenza. Nei piani del manager l'obiettivo è ridurre le spese di 7 miliardi entro il 2008 e di lanciare dieci nuovi modelli. Pischetsrieder, dal canto suo, ha già annunciato riduzioni di forza lavoro per migliaia di posti che andranno a incidere sull'esercito (103mila) di dipendenti Vw in Germania.