Il colosso finlandese Nokia, leader mondiale nei telefoni cellulari, chiude il terzo trimestre con un aumento degli utili netti del 29% a 881 milioni di dollari - grazie al rafforzamento dell’offerta e al contenimento dei costi - equivalente a un utile netto per azione è pari a 0,20 euro (+33%) contro una stima di 0,18-0,19 euro formulata dalla stessa società nella sua ultima revisione al rialzo del 13 settembre.

I ricavi sono cresciuti del 18% a 8,4 miliardi, leggermente inferiori rispetto alle stime, che prevedevano un’oscillazione tra gli 8,4 e gli 8,5 miliardi. La redditività è stata sostenuta dalla performance della divisione cellulari e apparecchiature elettroniche, giudicata “eccellente” da Nokia. L'azienda ha ulteriormente potenziato rispetto al secondo trimestre la sua posizione di leader di mercato rispetto ai concorrenti diretti quali Samsung e Siemens. Il maggior aumento delle vendite si è registrato in Cina, dove negli ultimi tre mesi il numero dei cellulari venduti è cresciuto dell'87 per cento. Considerando in maniera specifica le singole divisioni industriali del colosso finlandese, i ricavi da telefonini (Mobile phones) hanno messo a segno un rialzo del 15% a quota 5,2 miliardi di euro; quelli del comparto Multimedia un incremento del 55% a quota 1,45 miliardi; quelli del settore Networks (infrastrutture di rete mobile) un rialzo del 2% a quota 1,55 miliardi; i ricavi del comparto Enterprise Solutions (soluzioni per aziende) un incremento del 16% a quota 203 milioni di euro.
In crescita al 33% (un punto percentuale in più dello scorso anno) la quota di mercato del gruppo, che ha anche rivisto al rialzo le stime di vendite globali di telefonini per il 2005, portandole a 780 milioni di pezzi dai precedenti 760 milioni. Nel 2004 le vendite complessive di cellulari Nokia si erano attestate a 643 milioni di unità. Il prezzo medio di vendita, secondo una nota diffusa dall’azienda, si è attestato sui 102 euro al pezzo. Nel quarto trimestre il colosso finlandese prevede una crescita di volumi superiore alla media di mercato, ritenendo che i prezzi medi di vendita siano destinati a calare, trainati verso il basso dalla diminuzione dei costi dei cellulari in Sudamerica, un’area destinata ad avere un peso sempre più rilevante per il produttore finlandese.
Obiettivo dichiarato del colosso finlandese il raggiungimento, nel lungo periodo, di una quota del 40% del mercato.