Amd torna in attivo e registra i più alti profitti degli ultimi cinque anni.

Il produttore di microprocessori per personal computer e server ha chiuso il primo trimestre 2006 con un utile
netto di 184,5 milioni di dollari, in marcato e sostanziale miglioramento rispetto alla perdita netta di 17,4 milioni dello stesso periodo del 2005. L'utile per azione risulta pari a 38 centesimi, includendo spese eccezionali di 35 milioni di dollari in totale. Il fatturato è aumentato dell'8,6% annuo a 1,33 miliardi di dollari, grazie al buon andamento delle vendite delle cpu per server classe Opteron, ma anche alle performance di mercato dei processori Athlon 64 e X2 dual core. «Stiamo ridisegnando e reiventando le dinamiche competitive del nostro settore industriale». Così ha commentato i risultati Hector Ruiz, il chief exutive officier della multinazionale di Sunnyvale che è riuscita a modificare totalmente la propria posizione sul mercato: trasformandosi grazie alla spinta sull’innovazione tecnica da inseguitore-imitatore dei chip Intel a protagonista dell’industria dei semiconduttori e dei processori in virtù dell’introduzione di prodotti originali che hanno innalzato il livello dello scontro competitivo con la rivale di Santa Clara.