Comincia bene la stagione delle trimestrali per le banche d'affari americane: Goldman Sachs, la prima casa a diffondere il bilancio del primo trimestre (terminato il 24 febbraio), ha registrato un utile senza precedenti in rialzo del 61% a quota 2,48 miliardi di dollari, cioè 5,08 dollari per azione rispetto agli 1,51 miliardi di dollari di profitti (2,94 per azione) contabilizzati nello stesso periodo del 2005.
I ricavi hanno segnato un'accelerazione del 42% a 10,34 miliardi, con il ramo banca di investimenti che ha segnato la cifra record degli ultimi sei anni a 1,47 miliardi e quello della consulenza finanziaria balzato del 78% a 736 milioni.

A far volare l'utile è stata la valorizzazione della partecipazione detenuta da Goldman Sachs nella giapponese Sumitomo Financial Group, considerato che i titoli del colosso nipponico si sono apprezzati del 13% e hanno portato nella casse della banca americana 405 milioni di dollari. Oltre a questo, la banca statunitense ha tratto profitto dall' investimento nel canale fast food Burger King. Non solo. Alla performance hanno contribuito anche le maggiori commissioni incassate per la consulenza nelle operazioni di fusione societarie che sono raddoppiate nel trimestre rispetto allo stesso periodo del 2005.
La banca guarda con realismo al futuro: «Sappiamo che non è possibile ottenere questi risultati record ad ogni trimestre», ammette il numero uno Henry H. Paulson Jr, scorgendo però «opportunità interessanti».