Gli utili netti di Intel nel primo trimestre 2006 sono scesi del 38%, influenzati negativamente dal calo del prezzo medio dei di microprocessori per Pc e server, determinato sia dall'aumento della concorrenza (si legga Amd), sia dal calo delle vendite generalizzato di personal computer desktop mentre la crescita in volume dei notebook e dei pc server non compensa il calo in valore.

Il gigante dei processori, citando l'alto livello delle scorte, ha anche rilasciato stime per il trimestre a giugno, inferiori a quanto atteso da Wall Street. Intel ha riportato utili netti per 1,35 miliardi di dollari, pari a 23 cent per azione, risultato che include 4 cent per spese di stock option. Nel corrispondente trimestre di un anno prima Intel aveva registrato utili netti per 2,18 miliardi, pari a 34 cent per titolo. Le vendite sono scese del 5% a 8,9 miliardi. Intel segnala che, oltre al calo delle vendite di pc, bisogna tenere conto anche del ribasso dei prezzi degli stessi pc e della componentistica. Nonostante i dati negativi, i risultati rispettano sostanzialmente quelli attesi. Le stime per il secondo trimestre parlano di entrate nella gamma tra 8 e 8,6 miliardi, contro 8,85 attesi dagli analisti e di un margine lordo del 49%, contro 9,2 miliardi e 56,3% di margine un anno prima.