La marcia trionfale dell'iPod spinge Apple al fatturato e all'utile più alti nella storia dell’azienda e a un valore di mercato pari a quello di Dell, numero uno nelle vendite dirette di personal computer; anche se ora tra gli analisti c'è chi prevede che non possa che iniziare una fase di rallentamento (tanto che il titolo al Nasdaq è crollato giovedì 19 gennaio del -4,19%), mentre il rovescio della medaglia è, sostengono gli esperti di Morgan Stanley, che «chi possiede un lettore audio della casa di Cupertino sia un potenziale acquirente di un computer Macintosh, cioè Apple, con una probabilità tre volte superiore a chi non ascolta file musicali con l'iPod.
Durante il primo trimestre dell'anno fiscale 2006 (in Italia il quarto del 2005) Apple ha realizzato un fatturato di 5,75 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 565 milioni di dollari, pari a 0,65 dollari per azione diluita.
Questi risultati si raffrontano con quelli dello stesso trimestre dell’anno passato, in cui l’azienda aveva registrato un fatturato di 3,49 miliardi di dollari e un utile netto di 295 milioni di dollari, pari a 0.35 dollari per azione diluita. Il margine lordo è stato del 27,2%, in calo rispetto allo 28,5% registrato nello stesso trimestre di un anno fa. Le vendite internazionali hanno rappresentato il 40% del fatturato trimestrale.
Apple ha venduto complessivamente 1 milione e 254 mila computer e 14 milioni e 43 mila iPod, con una crescita del 20% nei Mac e del 207% negli iPod rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. «Siamo entuasiasti di annunciare la chiusura del miglior trimestre nella storia di Apple», ha dichiarato Steve Jobs, il creso cinquantenne fondatore e Chief executive officer di Apple. «Due degli aspetti più significativi di questo trimestre incredibile sono stati la vendita di 14 milioni di iPod la preparazione al lancio dei nostri nuovi Mac con processori Intel con cinque o sei mesi di anticipo rispetto alle aspettative. Stiamo lavorando a nuovi fantastici prodotti per il 2006, e non vedo l’ora di vedere cosa ne penseranno i nostri clienti».
«Siamo molto lieti di di annunciare una crescita record del 65% anno su anno e una profitto di quasi il doppio rispetto al livello di un anno fa», ha affermato Peter Oppenheimer, Chief financial officer di Apple. «Guardando avanti al secondo trimestre dell’anno fiscale 2006, ci attendiamo un fatturato di circa 4,3 miliardi di dollari. Ci attendiamo un utile per azione diluita di circa 0,38 dollari».
Apple ha dato il via alla rivoluzione dei personal computer, negli anni ‘70, con Apple II, e ha proseguito su questa strada, reinventando il personal computer, un decennio più tardi, con l'introduzione di Macintosh. Oggi Apple significa soprattutto iPod, una rivoluzione nel modo di ascoltare la musica che influenza lo stile e la moda (i jeans Levi's avranno un taschino tagliato apposta per il lettore di musica digitale compresse di Cupertino). Tuttavia l'arrivo in corso sul mercato dei nuovi desktop e portatitili con microprocessore Intel, molto più veloci dei precedenti PowerPc di Motorola e Ibm, mette Apple su un piano di maggiore competitività, potendo le macchine di Cupertino ospitare in alternativa anche il sistema operativo Windows Vista (il prossimo sistema operativa di Microsoft, atteso per fine 2006), cosa prima impossibile. Questo potrebbe fare crescere in maniera imprevedibile la quota di mercato dei Mac.