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30 gennaio 2006 |
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Kodak ancora in rosso, pesa la ristrutturazione |
Ancora un trimestre in passivo per Eastman Kodak, leader mondiale nel comparto fotografico, che ha archiviato la quinta trimestrale di fila in perdita, -52 milioni di dollari (18 cents per azione), a causa degli oneri sostenuti per finanziare il passaggio al digitale.
Nel pari periodo del precedente esercizio peraltro la perdita era stata leggermente superiore, cioè di 59 milioni di dollari (20 cents per azione). Nel quarto trimestre Kodak ha registrato inoltre una crescita del 12% delle vendite, a quota 4,2 miliardi di dollari. Sempre nel periodo i costi legati alla ristrutturazione sono stati di 283 milioni. Sotto la guida del chief executive officer Antonio Perez Kodak sta in ogni caso registrando un incremento sostenuto delle vendite di prodotti digitali, mentre al tempo stesso sono in continuo calo quelle di pellicole tradizionali. Kodak ha speso circa tre miliardi di dollari complessivamente per sostenere il piano di riassetto basato appunto sulla valorizzazione del digitale. Nel quarto trimestre, più in particolare, le vendite di prodotti digitali sono cresciute del 45% mentre le pellicole tradizionali hanno segnato una contrazione pari al 21%. La riconversione di Eastman Kodak ha comportato anche dolorose perdite occupazionali, in quanto finora sono stati tagliati 15.500 posti su un totale di 25mila annunciati dal gruppo. Considerando l’intero esercizio fiscale 2005, il colosso di Rochester ha registrato vendite in aumento del 6% a quota 14,268 miliardi di dollari. Le perdite ammontano a1,371 miliardi, contro un profitto di 556 milioni dello scorso anno. Il rosso è imputabile in gran parte a vocei straordinarie e agli oneri di ristrutturazioneLe Top News del Sole 24 ORE sul telefonino. | TOP al 48224 |
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