Deludono i mercati i risultati del quarto trimestre di Motorola, secondo produttore mondiale di telefoni cellulari con il 20% del mercato, nonostante l'utile vada oltre le previsioni e sia pressoché raddoppiato - a 1,2 milioni di dollari e 47 centesimi per azione, contro i 647 milioni e 26 centesimi di un anno fa - grazie all'ottima riuscita del modello Razr; ma le vendite totali sono aumentate "solo" del 18% a 10,4 miliardi, fallendo l'obiettivo delle stime indicate da JP Morgan a 10,6 miliardi: Motorola ha perso più del 5% della sua capitalizzazione di mercato nell'after hours, dopo che i dati trimestrali sono risultati inferiori alle previsioni degli analisti, e il Nasdaq 100 After Hours, l'indice che monitora l'andamento serale dei principali valori di borsa, è sceso del 3,13% a 1.726,79.
I titoli Motorola sono piombati da una chiusura a 24 dollari nella seduta regolare, fino a 22,65, nonostante l'annuncio che i suoi utili trimestrali siano raddoppiati e le vendite siano ammontate a 44,7 milioni di pezzi.

; non va dimenticato, tuttavia, che Motorola in Borsa ha guadagnato il 31% nel corso del 2005. Continua, in ogni caso, l'effetto procurato dal clima di preoccupazione che si è creato attorno a una possibile contrazione del mercato dei prodotti tecnologici, che ha penalizzato nei giorni scorsi anche i corsi di giganti pure in fase di rilancio sul piano industriale come Intel (-0,20% al Nasdaq giovedì 19 gennaio a dispetto di risultati record nel trimestre) o Apple (-4,19%, effetto delle prevsioni al ribasso per le vendite dell'iPod, nonostante i dati su fatturato e utile più alti nella storia dell'azienda). Tuttavia le previsioni della società di Schaumburg, Illinois prevede un incremento delle vendite nel primo trimestre 2006. «Venderemo ancora più Razr - ha commentato Ron Garriques, responsabile della divisione dei telefoni cellulari - i prodotti che abbiamo appena lanciato ci permetteranno di crescere ulteriormente nel primo trimestre». La prossima settimana sono attesi i risultati del più importante concorrente di Motorola, la finlandese Nokia: la corsa è tutta puntata sulla conquista dei nuovi mercati asiatici, a cominciare da Cina e India.