Google a gonfie vele nel 2005: il primo motore di ricerca via Internet a livello mondiale si è lasciato alle spalle l'esercizio con un utile netto (secondo i nuovi principi contabili Gaap) più che quadruplicato a 1,465 miliardi di dollari rispetto ai 399 milioni nel 2004 e un utile operativo di 2,017 miliardi rispetto ai 640 milioni di un anno prima.

La Borsa non ha però premiato la performance: il titolo ha perso fino al 20% nel dopomercato a Wall Street sulla scia dei risultati del quarto trimestre inferiori alle stime degli analisti.
Nel 2005 i ricavi sono balzati del 92,5% a 6,139 miliardi grazie alla crescita dei siti Google e della rete del motore di ricerca. I primi hanno segnato un aumento del fatturato del 112,5% a 3,377 miliardi, mentre la seconda ha visto crescere le vendite del 72,9% a 2,688 miliardi. Nel solo quarto trimestre l'utile netto è aumentato dell'82% a 372,2 milioni. L'utile per azione è stato pari a 1,22 dollari, ben al di sotto degli 1,51 dollari attesi dal mercato, mentre i ricavi sono cresciuti dell'86% a 1,92 miliardi in linea con le attese degli analisti.
«Siamo molto soddisfatti dei nostri risultati per il quarto trimestre perchè abbiamo ottenuto solidi tassi di crescita in tutti i nostri principali segmenti di attività - ha detto l'amministratore delegato Eric Schmidt - Abbiamo generato una significativa crescita del fatturato nel nostro business core delle attività di ricerca e della raccolta pubblicitaria sui siti. Continueremo a investire significativamente nello sviluppo di nuovi prodotti e a sviluppare i campi di applicazione delle nostre tecnologie». Al 31 dicembre 2005, Google disponeva di riserve di cassa per 8 miliardi di dollari e di una forza lavoro di 5680 dipendenti contro i 4989 di tre mesi prima e i 3021 del 31 dicembre 2004.