Xerox, la maggiore compagnia mondiale per la gestione di documenti, chiude il quarto trimestre con utili in rialzo del 18%, grazie alla diminuzione dei costi e all’incremento delle vendite delle fotocopiatrici digitali a colori.

Gli utili netti salgono a 282 milioni di dollari (27 centesimi per azione) da 240 milioni (24 centesimi per azione) dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi scendono invece dell’1,8% a 4,25 miliardi di dollari. Anne Mulcahy, ceo di Xerox, che, da quando ha cominciato a guidare il gruppo nel 2001 ha provveduto ad una consistente ristrutturazione aziendale, operando tagli sul personale per 20mila dipendenti, ha deciso di puntare sulle fotocopiatrici digitali a colori, una volta verificato il declino del mercato delle tradizionali fotocopiatrici analogiche. I ricavi dalle macchine a colori sono infatti aumentati del 17%, mentre i margini, nel trimestre, si sono estesi al 41,4 per cento.
Le vendite delle fotocopiatrici a colori ora costituiscono il 32% dei ricavi di Xerox, cinque punti percentuali in più rispetto allo scorso anno; il numero di macchine a colori installate è cresciuto del 53 per cento nel segmento di mercato degli uffici, mentre è salito del 58% nel settore dedicato alla industria della stampa. Una delle più vendute macchine di Xerox nel trimestre è stata la DocuColor 240, che interessa sia il segmento di mercato degli uffici, sia il segmento della produzione.
Xerox prevede per quest’anno profitti compresi tra un dollaro e 1,07 dollari. I profitti del primo trimestre del 2006, secondo il ceo Mulcahy, si collocheranno tra i 20 e i 23 centesimi per azione. Nel primo trimestre del 2005 gli utili erano pari a 20 centesimi per azione, mentre nel complesso dell’anno hanno toccato i 94 centesimi per azione.