Google, il motore di ricerca più usato al mondo, continua la corsa sostenuta da eccellenti risultati trimestrali, ancora una volta sopra le attese.

Volano infatti sia gli utili che i ricavi nel periodo luglio-settembre, soprattutto grazie alla forte crescita della raccolta pubblicitaria. La società californiana ottiene un risultato netto di 381,2 milioni, pari ad un dollaro e 32 centesimi per azione, quasi otto volte di più deillo stesso periodo del 2004 - 52 milioni di dollari, 19 centesimi per azione - che scontava un onere straordinario di 201 milioni pagato per la chiusura di un contenzioso legale su un brevetto con la rivale Yahoo!. Il risultato è nettamente superiore alle attese degli analisti, che ipotizzavano 1,22 dollari per azione a fronte di un range stimato dalla società tra 1,10-1,37 dollari. Al netto delle partite straordinarie, l'utile per azione balza a 1,51 dollari (le proiezioni di Wall Street erano per 1,36 dollari per azione).
Raddoppiano i ricavi, che si attestano a 1,58 miliardi (+96%) a fronte di attese per 1,46 miliardi. Al netto delle commissioni pagate ai partner, il dato dei ricavi scende a 1,05 miliardi, doppiando i 503 milioni del terzo trimestre 2004. Il giro d’affari generato dai portali direttamente controllati da Google ammonta a 885 milioni, pari al 56% del totale, mentre la parte restante (pari a 675 milioni) è quella relativa al piano AdSense, sviluppato con varie partnership. Aumenta anche il numero di dipendenti della società di Mountain View, che ammontano oggi a 4.989, con un incremento nel trimestre di 806 unità.
Sulla base delle rilevazioni di settembre sul market share, il motore di ricerca detiene oggi una quota sul web del 45%, contro il 23,3% di Yahoo, l'11,7% di Msn (controllato da Microsoft) e il 7,8% di Aol, la divisione Internet della Time Warner. Il gruppo, fondato da Serghey Brin e Larry Page come motore di ricerca e poi cresciuto grazie ad altri servizi (ad esempio e-mail e instant messaging) sta ulteriormente allargandosi nel marketing online, puntando sempre più anche alla clientela delle grandi corporation. Secondo i dati dell’Internet Advertising Bureau, nel 2005 Google e i marchi associati dovrebbero veicolare circa un terzo dei 12 miliardi di dollari della pubblicità online mondiale.
La società di Mountain View registra inoltre un record assoluto diventando il titolo più trattato al mondo per controvalore: nei tre mesi chiusi il 12 ottobre, secondo i dati elaborati da Thomson Datastream e FT Calculations, il valore medio negoziato quotidianamente si è attestato a 2,4
miliardi di dollari, scavalcando Microsoft a quota 1,7 miliardi.
Dopo la diffusione dei dati trimestrali il titolo ha brillato nel dopoborsa, balzando fino al nuovo massimo sopra 330 dollari, dopo aver chiuso la seduta in calo dell’1,8% a 303,20.