Relazione generale sulla situazione economica del Paese nel 2007
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Nel 2007 il valore del Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.535 miliardi di euro correnti, in aumento del 3,8% rispetto al 2006, che si riduce all'1,5% se calcolato a valori costanti. La crescita è inferiore a quella registrata nel 2006 (+1,8%), a causa della frenata del Pil nell'ultimo trimestre dell'anno. Dal lato degli impieghi, la crescita in termini reali è stata dell'1,4% per quanto riguarda i consumi delle famiglie residenti (+1,1% nel 2006) e dell'1,2% per i consumi collettivi (amministrazioni pubbliche e istituzioni sociali private), mentre sono aumentati dell'1,2% gli investimenti fissi lordi (+2,5% nel 2006). Le esportazioni di beni e servizi, a loro volta, hanno fatto registrare un aumento rilevante del 5,0%, che ha interessato entrambe le componenti (+6,2% un anno prima). Dal punto di vista della formazione del prodotto, la dinamica dei servizi (+1,8%) e delle costruzioni (+1,6%) è risultata un po' superiore alla media del valore aggiunto complessivo (+2,1% e +1,5% rispettivamente nel 2006); l'industria in senso stretto (attività manifatturiere) è stata poco più stazionaria (+0,8% a fronte dell'1,2% un anno prima), mentre è in crescita zero l'agricoltura (in calo dell'1,4% nel 2006).
L'apporto delle componenti della domanda si distribuisce in misura abbastanza bilanciata tra consumi delle famiglie (con un contributo pari a +0,8% alla crescita del Pil), consumi pubblici (+0,3%), investimenti (+0,3%), domanda estera netta (+0,1%), mentre è nullo il contributo della variazione delle scorte. Negli altri principali paesi dell'area Ocse l'aumento del Pil, sempre nella media del 2007, è stato pari al 2,2% per gli Stati Uniti, al 2,1% in Giappone, al 2,6% in Germania, all'1,9% in Francia, al 3,0% in Gran Bretagna, al 3,8% in Spagna e al 2,6% nella media dei quindici paesi di Eurolandia (2,9% nell'Unione europea a 27).
La Relazione generale sulla situazione economica del paese - 2007, presentata al Consiglio dei ministri, è il documento annuale messo a punto, come di consueto in primavera, dal ministero dell'Economia e delle Finanze per illustrare in dettaglio le statistiche sulla contabilità nazionale che descrivono l'attività economica dell'azienda Italia. Le stime degli aggregati monetari sono indicate dal 2002 in euro; in particolare, i dati in precedenza presentati in miliardi di lire sono ora espressi in milioni di euro, utilizzando il tasso di conversione fissato il 1° gennaio 1999 anche nel periodo antecedente, quando la nuova moneta ancora non esisteva. Ciò rende possibile il confronto dei dati in serie storica. L'edizione 2007 conferma, in particolare, gli andamenti macroeconomici già resi noti dal'Istat nello scorso mese di febbraio, attraverso i suoi comunicati, testi e tabelle.
La Relazione generale vede la luce nei primi anni 50, a seguito di una delibera del Parlamento risalente al 1949 (e alla successiva legge del 1951); essa ha, pertanto, ampiamente superato il mezzo secolo di vita. La Relazione è articolata in un insieme di conti che costituiscono uno studio statistico del sistema economico italiano: il conto delle entrate e uscite di beni e servizi (produzione e importazioni, consumi privati e collettivi, investimenti fissi lordi, esportazioni e variazioni delle scorte); il conto della produzione o del valore aggiunto; il conto della distribuzione e utilizzazione del reddito; il conto della formazione del capitale. Ai dati di contabilità nazionale si aggiungono, poi, una sezione di statistiche sociali (lavoro, previdenza, sanità) e una sugli aggregati di finanza pubblica. Il documento è, infine, completato da un volume di appendici statistiche, che ne fanno il principale strumento conoscitivo sulla recente evoluzione dell'economia italiana, grazie al prezioso lavoro di raccolta, trattamento e analisi dei dati curato dall'Istat e dall'Isae.