TURISMO |
Il ritorno degli italiani nei paradisi perduti |
di Annalisa Serpilli |
|
A un anno dallo tsunami, i turisti italiani ritornano a frequentare i luoghi che furono cancellati o terribilmente deformati dall'onda anomala. In questo Natale 2005 sono ancora le spiagge di Thailandia e Maldive a fare il quasi tutto esaurito. Una conferma che il trauma è passato e che i viaggiatori italiani non vogliono fare a meno del sole e delle spiagge del sud est asiatico per le loro vacanze natalizie. In contro tendenza rimane lo Sri Lanka, unico paese in cui nel dopo tnunami, gli introiti provenienti dal turismo si sono azzerati. La situazione La paura che la richiesta di quelle zone da parte dei turisti potesse subire un tracollo senza ritorno è stato lo spettro che ha minacciato gli operatori di settore per i primi due mesi successivi al disastro. Il crollo delle prenotazioni registrava una flessione del 30% dei viaggi verso il sud est asiatico. Il trauma però è stato assorbito con velocità e nel mese di marzo di quest'anno la situazione è cambiata in meglio. «Già a Pasqua e a Ferragosto - spiega Paola Beria, responsabile delle pubbliche relazione della Thai Airways in Italia, la compagnia di bandiera Thailandese - i nostri aerei erano al completo. Lo tsunami è stato un duro colpo da superare per la compagnia. A marzo abbiamo risalito la china finchè la situazione non si è normalizzata. Per questo Natale i nostri voli registrano già il tutto esaurito.» Il traffico aereo italiano verso la Thailandia ha rappresentato un'anomalia rispetto agli altri paesi europei. Secondo la Thai airways infatti, i flussi dal resto d'Europa sono ripartiti dopo solo due settimane dal disastro. La Thailandia e le Maldive Secondo l'Onu i danni provocati dallo Tsunami in Thailandia e Maldive sono stimati intorno ai 15 miliardi di dollari. In questi paesi il turismo rappresenta rispettivamente il 12% e il 74% del pil nazionale. Per questa ragione il ritorno alla normalità è stata una priorità per la sussistenza. Dopo un anno il 90% delle strutture alberghiere thailandesi è stato ripristinato. Le mete preferite dal turismo sono rimaste le stesse: Phuket, Phi Phi Island, Krabi e Khao Lak. «Prima dello tsunami erano 130 mila i turisti italiani che sceglievano la Thailandia per le loro vacanze di Natale -spiega Antonio Castello della Fiavet, la Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo -Il dato tendenziale nei primi mesi dopo la catastrofe parlava di una flessione del 30%. L'emoraggia però si è sanata e le prenotazioni per questa fine dell'anno raggiungono cifre vicine a quelle dello scorso anno». Le Maldive sono state colpite solo marginalmente ma hanno subito una forte riduzione del flusso di viaggiatori verso il sud est asiatico. Nonostante ciò, i turisti italiani non si sono lasciati influenzare e anche gli alberghi delle isole danno il quasi tutto esurito tra Natale e Capodanno. Lo Sri Lanka Preoccupante rimane la situazione nello Sri Lanka. Lo Tsunami ha causato il crollo del turismo che a un anno di distanza non si è ancora ripreso. Ogni anno erano 30 mila gli italiani che decidevano di visitare il paese. In questo 2005 le prenotazioni non hanno superato le poche centinaia. Un duro colpo per un paese che già dopo tre settimane dal disastro aveva messo in piedi una campagna per ridare vigore a questo settore fondamentale per la sua economia. Il progetto combinava operazioni di marketing e promozione internazionale delle zone non colpite dallo tsunami con un programma di riabilitazione e costruzione studiato per velocizzare lo sviluppo delle strutture turistiche lungo le coste. Se nel resto d'Europa le iniziative promosse dal paese, sono state accolte con un certo entusiasmo, la stessa risposta non è arrivata dall' Italia dove il turismo verso quella zona sembra essersi bloccato. |
Le Top News del Sole 24 ORE sul telefonino. | TOP al 48224 |
|
23 ottobre 2007
La fiducia di Prodi a Mastella sventa la crisi
23 ottobre 2007
L'euro forte non frena il turismo a Roma
23 ottobre 2007
Pavarotti, la Procura di Pesaro apre un'inchiesta sul testamento americano
23 ottobre 2007
Consiglio dei ministri Prodi: «Piena fiduciaal ministro Mastella e alla magistratura»