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Windows con
il telecomando cambia il pc

Bill Gates accellera sulla convergenza multimediale, mentre muove i primi passi il sistema operativo di Microsoft che porta il pc al centro del salotto.


L'ANALISI/ Vantaggi e svantaggi
Gartner, strada in salita per il media center
La «convergenza» diventa business


Windows media center è sbarcato il 12 ottobre in Italia, ma con un ritardo di quasi due anni. È qualcosa di più di una variante votata alla multimedialità salottiera del sistema operativo di Microsoft: è la nuova incarnazione del pc che sposa, dopo anni di fidanzamento, la televisione con il computer, il cinema in casa con Internet, la fotografia digitale e la musica.
Ed è la rivoluzione del telecomando: già perché Wmc mette da parte tastiera e mouse, ponendo al centro del sistema un controllo a distanza del tutto simile a quelli del televisore di casa. Fatto salvo un particolare: la presenza di un pulsantone verde, che corrisponde idealmente all'icona «Star» sul video del pc. questo tasto con impresso il logo delle finestre di Mr. Gates permette di accedere a contenuti digitali online e offline: dalle Web-radio, alla riproduzione di un Dvd, dal compact disc alle foto digitali, fino alla musica in formato compresso Mp3. E non manca la televisione, quella vera, con tanto di videoregistratore su disco fisso e con tutte le facilitazioni (time shift, per esempio) che il video digitale permette.
Con la «scoperta del telecomando», il pc muta interamente interfaccia-utente e si supera uno dei limiti della multimedialità informatica. Infatti, ascoltare musica o guardare film armeggiando con la tastiera e il mouse, seduti a poca distanza da un monitor non è un’esperienza esaltante. Se poi l’audio è riprodotto da diffusori di plastica per pc, il cui suono è simile a quello di un paio di scatole da scarpe, allora conviene spegnere il personal e utilizzare i mezzi tradizionali: tv, stereo (magari surround) che almeno non costringono a fare doppio click dopo aver cercato un file tra cartelle e dischi fissi.
Media center, invece, scommette sulla semplicità e immediatezza d’uso, superando le resistenze all’utilizzo di un mezzo molto versatile come il pc, ma indubbiamente più complesso rispetto a un sistema convenzionale.

Cambia la forma computer. Il sistema operativo è concepito per una genia di personal computer che anche nell’aspetto esteriore non assomigliano per nulla a un tradizionale desktop. Vi sono modelli (prodotti da una miriade di costruttori) che sembrano un normale apparecchio hi-fi da 42 centimetri ma vi sono anche telai più compatti, i cosiddetti "barebone", dal look analogo a quello di uno stereo compatto. Inoltre stanno arrivando anche i notebook, come il Toshiba Qosmio con diffusori realizzati da harman/kardon.

Windows Media Center sarà distribuito in Italia dopo l'estate da oltre 20 produttori a partire da metà ottobre in diversi formati (tower, cubo, slim, laptop, ecc.) Sono coinvolti al lancio italiano: Acer, Bow.it, Brain Technology, Cdc Point, Creative, Comex, Datamatic, Elettrodata, Frael, Fujtsu Siemens Computers, HII, Hp, Intercomp, Medion, Olidata, Olivetti Tecnost, Packard Bell, Samsung Electronics, Sharp, Toshiba, Winner.
Oltre al telecomando c’è un altro elemento hardware capace di portare finalmente la multimedialità del computer nel salotto: Wmc è concepito per collegare un televisore a schermo piatto (al plasma o a cristalli liquidi), cioè lo strumento di visualizzazione che più di tutti riesce a fondere, a far convergere, pc e tv.

Centro multimediale. Il personal diventa non solo una nuova sorgente del sistema di intrattenimento domestico multiutente, anzi un server vero e proprio di contenuti digitali. In pratica con una sola “scatola magica” si può vedere un film (codificato in ogni formato), ascoltare musica (anche dalla radio), “proiettare" le foto scattate con una macchina digitale e vedere la tv. E se nel frattempo squilla il telefono allora scatta la funzione time shift: la trasmissione viene registrata e finita la conversazione basta premere un pulsante per riprendere la visione dal punto dove si era interrotta e nel frattempo la macchina continua a registrare il programma in diretta.
Il nuovo sistema operativo non introduce tecnologie rivoluzionarie: in commercio sono disponibili schede e accessori Usb per espandere le funzioni multimediali (vedere e registrare i programmi i programmi tv, per esempio), ma finora non era disponibile nulla che integrasse di serie tutte le potenzialità del mondo dell’intrattenimento digitale e soprattutto che permettesse una gestione via telecomando a distanza di tutto quanto. Basta premere un pulsante e si passa dalla tv (anche digitale) alla radio, dalla navigazione su Internet alle fotografie, fino alla messaggistica istantanea, alla posta elettronica, ai giochi e a qualsiasi tipo di applicazione ludica, amatoriale (il video editing, per esempio) o professionale. E sul telecomando ci sono anche i tasti dedicati «My Videos», «My Music»,«My Tv» e «My Picture» per accedere subito ai propri file muitmediali senza andare a caccia con mouse nei meandri di un affollato disco fisso.

La strategia. Windows media center, non è soltanto un nuovo software e una nuova tipologia di pc multimediali, ma rappresenta un salto di qualità della strategia Microsoft per conquistare il mondo dell’elettronica di consumo secondo una politica d’attacco avviata con il sistema di codifica Wma/Wmv e con il software audiovideo Media center (non a caso inserito nella famiglia Windows) per il quale la casa di Redmond è stata condatta dall'Antitrust Ue a pagare una maximulta e realizzare rimedi per correggere l'alterazione del libero mercato.
Con Wmc la multinazionale di Bill Gates cerca di perseguire una serie di motivi: asseconda i costruttori di personal sempre più interessanti a far concorrenza ai protagonisti dell’audio e del video giapponesi e coreani. Infatti, a essere preoccupante sono le varie Sony, Panasonic e Samsung e tutti gli attori tradizionali dell’elettronica di consumo che si trovano a fronteggiare l’avanzata nel proprio campo dell'industria informatica. Ma non solo: per il colosso americano, il nuovo sistema operativo «con le finestre telecomadabili» rappresenta un modo per "aggirare" i rimedi Ue per quanto concerne il software media player. e alla luce di questo i quasi 500 milioni di muta sembrano un buon affare anche perchè Windows media è anche il cuore del nuovo negozio di negozio online che trova in Wmc un alleato formidabile.

La «scatola magica».In un unico box Microsoft e i produttori di pc possono dunque offrire le funzionalità di una serie di apparati convenzionali: è questo è sicuramente un elemento che cambia gli scenari competitivi e le dinamiche di mercato, soprattutto in momento in cui i brand soffrono per colpa di prodotti no logo e made in china come i lettori di Dvd, spesso di qualità meno che infima, offerti a prezzo di bancarella.
Microsoft, dunque, con Wmc rimette in pista il personal computer, gli cambia ruolo e lo colloca al centro della convergenza multimediale spingendo ai margini quei costruttori che propongono un approccio diverso fatto di schede accessorie e di un elemento hardware, dalla foggia simile a un Dvd da tavolo, che funge da interfaccia tra i contenuti multimediali e il sistema tv/stereo/home-cinema.



 

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