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| Quanti apparecchi da collegare: che faccio?
Anche due prese scart possono non bastare. Attenzione alla qualità
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Per vedere la televisione digitale terrestre non bisogna cambiare il televisore, ma aggiungere un decodificatore, ovvero un set-top-box, cioè uno scatolotto che da una parte è connesso all’antenna e dall’altra al televisore.
Ed è qui che sorgono i problemi perché il decoder non è certamente, salvo casi ultra-rari, l’unico apparecchio esterno collegato al Tv, e dunque è necessario far fronte alla scarsità di prese Scart. Infatti, normalemente vi sono almeno un videoregistratore Vhs e quasi sempre un lettore/recorder di Dvd e se poi vi è anche un tuner per il satellite le cose si complicano. I televisori più dotati hanno al massimo tre prese Scart, di solito ne hanno due ma in molti casi ce ne è una sola. Inoltre bisogna ricordare che non è possibile far transitare il segnale video dal Dvd e videoregistratore (se munito di doppia presa) e da qui inviarlo al televisore perché il segnale risulterebbe degradato in modo tale da non essere visibile a causa del sistema Macrovision, che previene la possibilità di duplicazione. Alcuni decoder satellitari e Dtt hanno prese Scart ausiliarie che è opportuno sfruttare. Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare l’uscita in radio frequenza (antenna) del videoregistratore per eliminare un cavo Scart, ma nel caso di impianti audiovideo particolarmente "affollati" (decoder sat e terrestre, uno o più videoregistratori, Dvd recorder e/o Dvd player) è indispensabile utilizzare una centralina di commutazione. Si tratta di un oggetto che costa una trentina di euro e permettere di moltiplicare le possibilità di collegamento. Se però si dispone di un impianto audiovideo con amplificatore surround dotato di ingressi video, si può tranquillamente utilizzare quest'ultimo come commutatore (per di più telecomandabile), a patto però di rinunciare alla possibilità, offerta dal connettore Scart, di attivare automaticamente sul televisore gli ingressi esterni.
È fondamentale usare cavi Scart di buona qualità, con tutti i 25 poli collegati, e soprattutto corti quanto più possibile onde evitare attenuazioni del segnale.
Infine qualora si stia pianificando l’acquisito di un televisore di nuova generazione, è una buona idea indirizzarsi verso un modello con sintonizzatore digitale incorporato. Al momento i modelli disponibili sono pochi ma inevitabilmente si moltiplicheranno. In questo modo si evita di aggiungere un apparecchio al sistema di intrattenimento e si risolvono i problemi dei cavi in più, da quelli Scart, a quelli di antenna fino ai fili di alimentazione. Se si punta a un tv piatto al plasma o cristalli liquidi sarà anche possibile, stante la pressoché certa presenza di connettori Svga o Dvi/Hdmi, collegare un personal computer. In questo modo il televisore/display diventa il fulcro della convergenza digitale nella quale coabitano contenuti preregistrati (Dvd), trasmissioni dal vivo, internet e i servizi offerti dal digitale terrestre.