Il salotto della convergenza
Con le trasmissioni numeriche terrestri si ottiene una migliore qualità del video e dell'audio e si possono erogare servizi interattivi di nuova generazione. |
La televisione digitale terrestre apre le porte a una trasformazione di grande rilievo: più qualità nelle immagini, nei suoni e più servizi telematici anche di tipo interrattivo per il video a richiesta. Inoltre, il Digital video broadcasting via etere realizza un'integrazione più spinta tra il mondo di Internet e quello della tv. In pratica il passaggio obbligato dalla tecnica analogica a quella numerica porta nelle case di tutti i vantaggi che da tempo gli utenti del satellite (circa un milione e mezzo di persone in Italia) hanno imparato ad apprezzare.
Un box sul televisore
Allo stato attuale della tecnologia per guardare i programmi Dtt (Digital terrestrial television) occorre un apparecchio esterno che, al pari del set top box per il satellite, si collega alla televisione. Una spesa in più, è vero, ma è facile prevedere che nel giro di poco tempo i televisori saranno muniti di serie di un ricevitore digitale terrestre integrato, a vantaggio dell'immediatezza nell'utilizzo. Sostanzialmente per l'utente cambia poco: telecomando in mano e occhi puntati sul video. Ma con i televisori di nuovissima generazione sarà più facile collegare un pc o qualsiasi altro dispositivo in grado di accedere a contenuti multimediali online.
Servizi telematici e facilità d'uso
Quello della semplicità d'uso è un punto chiave e il digitale terrestre non si discosta, almeno nelle funzioni di base, dalla tv tradizionale. Le cose si complicano invece nell'utilizzo dei servizi interattivi basati sulla tecnologia Mhp (Multimedia Home Platform) dove l'utente passa da una fruizione passiva a una attiva. L'interattività offerta dai sistemi digitali Dtt/Mhp rivoluziona il concetto stesso di palinsesto fisso e l'utente ha più possibilità di scelta (al pari del satellite), sempre che sia disponibile a pagare per i servizi a valore aggiunto. La televisione digitale apre poi anche inedite possibilità di fondere il mondo del piccolo schermo con quello dei pc e di Internet. Può infatti essere intesa come un tassello della convergenza tra media, ovvero l'integrazione tra fonti informative e di intrattenimento diverse. La ricchezza di servizi (compresi quelli in sperimentazione per la telemedicina e quelli per l'e-government) implica l'uso di un'interfaccia utente con menù e finestre simile a quella di un personal computer ma molto più semplice. In buona sostanza l'accesso alle funzioni interattive avanzate non è più difficile che usare il menù di un disco Dvd. Sarà dunque più facile accedere a informazioni di ogni genere, comprese quelle di pubblica utilità: il digitale terrestre è senz'altro uno strumento che contribuisce a ridurre il digital divide, cioè il divario tra coloro che sono in grado di utilizzare le nuove tecnologie della società dell'informazione e le persone che, invece, ne sono escluse.
Alta fedeltà
Un aspetto cruciale della trasformazione digitale è la qualità. Le immagini hanno una resa paragonabile a quella di un Dvd. È la fine dunque delle ombre e dei disturbi che eccezion fatta per le reti Rai (e Rai uno in particolare), ha sempre caratterizzato il broadcasting in Italia. Alla qualità delle immagini è abbinata una qualità sonora di alto livello, vicina a quella del Cd e questo apre le porte a una maggiore diffusione dei sistemi per il cinema in casa. Gli utenti che non si accontentano del suono un po' povero del televisore possono con la tv digitale sfruttare, anche per i programmi tv (e non solo per il Dvd o il satellite) il coinvolgimento offerto dai moderni impianti audio multicanale surround. Ed è un bel salto di qualità rispetto all'attuale offerta televisiva che prevede soltanto in poche trasmissioni la diffusione in stereofonia. Le reti Mediaset, per esempio, hanno sempre trasmesso soltanto in mono.
Come al cinema
Con il Dtt si passa quindi da una resa sonora non dissimile da quella di una vecchia fonovaligia al coinvolgimento di una colonna sonora cinematografica dove il telespettatore si sente al centro della scena. Ovviamente l'utilizzo di sistemi audio multicanale non è indolore. È necessario mettere in salotto almeno cinque diffusori (tre davanti e due dietro) più una sesta cassa (subwoofer) per la riproduzione della basse frequenze. Si tratta di complicazioni che non tutti sono disposti ad affrontare ma sarà sempre possibile guardare la tv con qualsiasi apparecchio, anche con il vecchio tv monofonico.
Il salotto che cambia
Con la diffusione della televisione digitale e dei tv/monitor a cristalli liquidi a basso costo cambierà il salotto di casa e il computer diventerà sempre più una sorgente di film, musica e notizie al pari della radio, del tv o del Dvd. Già adesso è possibile integrare tutti questi mondi, utilizzando magari sistemi di interconnessione senza fili ma si tratta di sistemi destinati a pochi. Invece con l'avvento dei nuovi sistemi vi saranno più possibilità per tutti, mentre molti servizi Internet potranno essere fruiti direttamente sul televisore evitando la complessità e il costo di un personal computer.
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