Nuovi "sconti"Irpef per tutti i redditi sotto i 40mila euro.
Che saranno estesi alle famiglie numerose con 42mila43mila euro.E,se sarà individuata la copertura, anche a quelle sotto i 45mila. Sono questi i cardini dell'emendamento alla Finanziaria che sarà presentato martedì dal Governo alla Camera per rimodulare la nuova curva Irpef. E che potrebbe prevedere anche una clausola di salvaguardia sulla tassazione del Tfr.
I correttivi erano stati già annunciati nei giorni scorsi dal viceministro Vincenzo Visco. Fino a giovedì la strategia sembrava quella di un restyling circoscritto. Ma con il trascorrere delle ore la posta in gioco è salita e ha preso il nome di «ampia» tutela dei ceti medi (quelli con reddito tra 40mila e 45mila euro).
A farla lievitare è stata una sottile partita a scacchi tra una fetta della maggioranza, Ds in testa (ma anche Udeur, Rnp e parte della Margherita) e l'Esecutivo: obiettivo comune,ma diversità di vedute sugli strumenti da attivare. Ora però una mediazione appare scontata.
La mossa che sembra aver cambiato il corso della partita è stata la proposta lanciata dalla Quercia (v. Il Sole 24 Ore di ieri) di introdurre una clausola di salvaguardia (utilizzo dell'aliquota più favorevole tra la "Visco" e la "Tremonti") per i contribuenti sotto i 45mila euro, da compensare (inparte) con un contributo di solidarietà del 2% sui redditi superiori a 150mila euro, facendo così salirel'aliquota massima a quota 45%. E su questa proposta di emendamento,firmato da Marina Sereni, vicecapogruppo dell'Ulivo alla Camera, si è intensificato il confronto.
Il correttivo dei Ds non potrà comunque essere recepito in toto dal Governo soprattutto per problemi di copertura. I tecnici dell'Economia avrebbero calcolato che alzare da 40mila a 45mila euro la soglia dei contribuenti destinatari dello "sconto Irpef" costerebbe circa 1,31,5 miliardi e che con l'innalzamento al 45% dell'aliquota sui redditi superiori ai 150mila si incasserebbero poco più di 200 milioni: resterebbe pertanto da individuare una copertura superiore al miliardo.E Visco su questo non transige. Ma si sta trovando un punto di incontro tra il pacchetto del viceministro e quello della maggioranza. Al momento la soluzione più probabile sembra l'introduzione di "sconti" ai nuclei numerosi sotto i 4342mila euro, che potrebbero però essere estesi fino a quota 45mila euro. Resterebbe da calibrare la copertura. Dal sottosegretario all'Economia, Nicola Sartor, è arrivato uno stop al ricorso ad un contributo di solidarietà del 2% sui redditi più alti. Ma l'altro sottosegretario Mario Lettieri si è dichiarato più possibilista. E anche Visco non chiuderebbe del tutto.
L'ipotesi più probabile è che il contributo del 2% sui redditi alti venga recepito sulla base di una proposta parlamentare (emendamento dell'Ulivo senza "opposizione" del Governo). Quanto al Tfr, l'eventuale clausola di salvaguardia per la tassazione sarebbe prevista dal correttivo del Governo per scongiurare il forte prelievo che, nel 2003 con la prima riforma Irpef targata Tremonti, colpì le liquidazioni.