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11 novembre 2006

Professionisti: i pagamenti tracciabili slittano al 2009

Alla fine le proteste della Casa delle Libertà e dei professionisti, che si erano mobilitati già a luglio contro il Governo, hanno faccia breccia anche nella maggioranza. L’Esecutivo ha infatti appena riformulato la norma del decreto Bersani/Visco che prevede l'obbligo di pagamento attraverso bancomat, carte di credito e assegni per le prestazioni dei liberi professionisti superiori a 100 euro. Un misura voluta dal viceministro dell’Economia Visco per stanare gli evasori fiscali tra i professionisti che non rilasciano la fattura. L'emendamento presentato al comitato dei nove della Commissione Bilancio sposta fino al 30 giugno 2008 (prima era il 30 giugno 2007) il termine entro il quale i pagamenti “tracciabili” andranno eseguiti per gli importi oltre i 1.000 euro. Il ministero, entro il 31 gennaio 2008, dovrà comunque fare una relazione sull'applicazione della norma per poi passare a ridurre la soglia a 500 euro, dal primo luglio 2008 al 30 giugno 2009. Oltre questa data la soglia scende ancora a 100 euro. «La linea politica del Governo non cambia - ha precisato il sottosegretario all'Economia, Alfiero Grandi - continueremo la nostra lotta all'evasione fiscale, che ha nella tracciabilità dei pagamenti uno dei suoi punti focali. Ma questa modifica conferma che il Governo ha la volontà di ascoltare le argomentazioni che arrivano dall' opposizione e, ovviamente, dalla maggioranza, e quindi le polemiche politiche su questo sono strumentali». Grandi ha spiegato anche che ci saranno delle verifiche nei prossimi sei mesi sui problemi che la misura potrebbe creare ai cittadini. «Ma sono certo che non ce ne saranno - ha detto - dalle nostre simulazioni, infatti, non ci sono problemi a pagare senza contanti. Tutta l'Europa lo sta già facendo.»
Fortissima era stata la reazione delle forze di centrodestra all’introduzione di questa norma, con aspre critiche e scambi polemici nei confronti del viceministro Visco, che d’altra parte aveva accusato l’opposizione di coprire gli evasori fiscali.



 

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