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SESSIONE DI BILANCIO – SENATO
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) - S. 1183 Governo
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno 2007
e bilancio pluriennale 2007-2009 – S. 1184 Governo

I lavori della commissione Bilancio


SEDUTEOrdine del giorno - Esito
11 dicembreIl viceministro Visco è intervenuto alla seduta antimeridiana per illustrare le cifre riportate nei documenti già depositati presso la commissione nonché per fornire ulteriori indicazioni riguardanti il gettito fino al 30 novembre. Il viceministro ha illustrato quindi un’ulteriore tabella che recepisce tali informazioni puntualizzando che il mancato riferimento alle cifre sulle accise dei tabacchi percepite per il 2005 è dovuto al fatto che esse non erano incluse nel modello F24. La nuova documentazione non include le cifre riguardanti l’autotassazione, che potranno essere disponibili nei prossimi giorni. Si prevede che da tali cifre derivi un aumento delle entrate che si aggira intorno ai 36-38 miliardi di euro. Le maggiori entrate, incassate col modello F24, quantificabili a circa 33,8 milioni di euro, dovranno poi essere confrontate con gli effetti positivi della manovra di luglio operata mediante il cosiddetto "decreto Bersani", realizzando perciò un tetto di circa 36 milioni di euro. Dopo gli interventi dei senatori Azzollini e Eufemi il viceministro ha precisato che la nuova documentazione si riferisce al gettito da versamento unificato basato esclusivamente sul modello F24, non comprensivo quindi di tutte le imposte. Le difficoltà interpretative sarebbero derivate quindi, a suo giudizio, non da errori ma dalla natura stessa della modalità tecnica di rilevazione.
La seduta è proseguita con l’illustrazione degli emendamenti e, in conclusione, il presidente Enrico Morando ha comunicato che, giunto il termine fissato per la conclusione in Commissione dei documenti e verificata l’impossibilità di concludere l’esame, si sarebbe proceduto comunque alla votazione del mandato al relatore limitatamente al disegno di legge n. 1184, recante il bilancio di previsione dello Stato per il 2007.
Nella seduta pomeridiana è continuata l’illustrazione degli emendamenti all’articolo 18. Sono stati ritirati tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 18 a prima firma del senatore Boccia Antonio, il quale ha ritirato la propria firma anche da tutti gli emendamenti a prima firma di altro senatore. Il gruppo dell’Ulivo ha ritirato tutti gli emendamenti a eccezione di oltre 130 proposte, il gruppo misto ha mantenuto 13 emendamenti, il gruppo Verdi-Comunisti italiani ha mantenuto 56 proposte emendative, 38 sono gli emendamenti mantenuti da Rifondazione comunista, il gruppo per le Autonomie ha ritirato tutti gli emendamenti tranne 26.
La commissione ha infine conferito mandato al relatore Tecce a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge di bilancio (A.S. n. 1184), mentre non ha concluso l'esame del disegno di legge finanziaria (A.S. n. 1183).
10 dicembreSi è svolto in apertura della seduta antimeridiana un dibattito sull’ordine dei lavori nell’ambito del quale il senatore Antonio Boccia (Ulivo) ha chiesto alla Presidenza di valutare l’opportunità di una sospensione dei lavori in considerazione del fatto che l’attuale situazione politica rende particolarmente difficoltosa la conclusione dell’esame in sede referente. Il senatore Boccia ha espresso il timore che possano esservi difficoltà anche per la definizione del testo del disegno di legge finanziaria per il 2007 da parte della Commissione e ha proposto che, prima dell’eventuale conferimento del mandato al relatore, i Gruppi di maggioranza e quelli di opposizione concordino un’idonea soluzione che garantisca la tempestiva conclusione dei lavori in Commissione. Dopo gli interventi dei senatori dell’opposizione Vegas (FI), Baldassarri (AN), Polledri (LNP), Eufemi (UDC), il presidente della commissione Morando ha sottolineato la sussistenza delle condizioni perché la Commissione concluda l’esame nel merito con la votazione del mandato al relatore e ha giudicato opportuna la sollecitazione alla maggioranza e all’Esecutivo perché sia operata un’attenta e oculata selezione delle questioni essenziali, nella prospettiva di concentrare l’esame della Commissione sulle corrispondenti proposte emendative.
La commissione ha successivamente approvato un nuovo articolo aggiuntivo del Governo che istituisce un regime speciale civile e fiscale per le società di investimento immobiliare quotate (SIIQ) e, nella seduta pomeridiana, una correzione dell’articolo 14 (Modalità di esercizio delle funzioni catastali conferite agli enti locali), un’integrazione all’articolo 2 in materia di detrazioni per i figli nel caso di mancanza di accordo tra genitori separati e nel caso che il genitore affidatario o, in caso di affidamento congiunto, uno dei genitori affidatari, non possa usufruire in tutto o in parte della detrazione. Un altro nuovo articolo del Governo è stato accolto in materia di riconoscimento fiscale dei valori iscritti in conseguenza di operazioni di aggregazione aziendale.
Nella seduta pomeridiana il senatore Antonio Boccia (Ulivo) è nuovamente intervenuto per sollecitare un accordo tra maggioranza e opposizione sull’iter dei documenti di bilancio in Commissione, proponendo che, in sede di illustrazione degli emendamenti riferiti all’articolo 18, le forze politiche selezionino le proposte emendative sulle quali ritengono ipotizzabile un possibile confronto tecnico, anche in considerazione dei tempi di approvazione del disegno di legge finanziaria. Ha risposto il senatore Vegas (FI) osservando che la difficoltà non nasce dal numero degli emendamenti presentati dall’opposizione, ma dalla presenza di numerosi emendamenti della maggioranza e del Governo, molti dei quali riformulati, i quali oltretutto intervengono su materie molto importanti che necessitano di ulteriori approfondimenti.
Nella seduta notturna la commissione ha avviato l’esame degli emendamenti riferiti all’articolo 18.
Il senatore Giovanni Legnini (Ulivo) ha preannunciato anche a nome dei Gruppi della coalizione di Governo la volontà di procedere al ritiro di gran parte delle proposte emendative presentate e si è impegnato a presentare un elenco contenente le proposte emendative che si intende mantenere all’esame della Commissione, intendendosi contestualmente ritirati tutti gli altri emendamenti non inclusi nell’elenco stesso.
9 dicembreIl sottosegretario per l’economia Nicola Sartor ha illustrato un emendamento all’articolo 12 (Compartecipazione comunale all’IRPEF), poi approvato, che, recependo le istanze e le osservazioni contenute in taluni emendamenti di iniziativa parlamentare, intende introdurre nell'ordinamento un sistema di compartecipazione dinamica dei Comuni al gettito dell'IRPEF, senza che ciò comporti problemi di copertura finanziaria.
Respinti tutti gli altri emendamenti all’articolo 12 e quelli all’articolo 13 (Modifiche al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112) e accantonato l’esame delle proposte modificative dell’articolo 14 (Modalità di esercizio delle funzionicatastali conferite agli enti locali), è stato avviato l’esame dell’articolo 15 (Disposizioni in materia di immobili). Il relatore Gianfranco Morgando ha presentato un emendamento volto a introdurre un’imposta sostitutiva, con aliquota unica al 20 per cento, sul reddito derivante da locazione di immobili a uso abitativo al fine di favorire il recupero di base imponibile nel settore tenendo anche conto del contrasto di interessi fra i contribuenti. Il relatore ha infine ritirato la sua proposta, nell’avviso che tale complessa tematica debba essere affrontata in sede di esame di un provvedimento ad hoc, quale potrebbe essere il disegno di legge delega fiscale. Il presidente della commissione ha ricordato nel prosieguo che il Governo ha preannunciato di voler presentare nel mese di gennaio un disegno di legge delega di riordino generale della materia fiscale.
È stato approvato un emendamento all’articolo 15 concernente gli immobili in uso all’amministrazione della Difesa affidati a terzi per lo svolgimento di attività funzionali alle finalità istituzionali dell’Amministrazione stessa e è stata apportata una correzione all’articolo 16 (Sequestro e confisca dei beni per reati contro la pubblica amministrazione).
La commissione ha approvato un emendamento del Governo all’articolo 5 (Disposizioni per il recupero della base imponibile) che modifica le norme sull’imposta sul reddito delle società con riferimento ai trust.
In apertura della seduta notturna i rappresentanti dei gruppi di opposizione hanno sollecitato nuovamente i rappresentanti del Governo a fornire i dati relativi all'autotassazione di novembre che rivestono rilevante portata in quanto possono condizionare il quadro complessivo della finanza pubblica.
Sono state successivamente approvate nuove modificazioni all’articolo 5 e è stato introdotto un articolo aggiuntivo del Governo che modifica la disciplina delle società di comodo.
8 dicembreLa commissione ha avviato l’esame degli emendamenti presentati agli articoli dal 4 al 17. Con riferimento alla cosiddetta tracciabilità dei pagamenti il relatore Morgando ha invitato i firmatari degli emendamenti volti a sopprimere la previsione a ritirare le rispettive proposte emendative onde confluire su un emendamento che, riformulato, prevede che il Ministro dell’economia individui le condizioni impeditive del soggetto tenuto al pagamento, condizioni che consentono di derogare alla normativa in materia di compenso per l’esercizio di arti e professioni. L’emendamento è stato poi accolto come anche le proposte in materia di addizionale comunale all’IRPEF che prevedono, tra altro, che a decorrere dall’anno d’imposta 2007, il versamento dell’addizionale comunale all’IRPEF sia eseguito direttamente ai comuni di riferimento, attraverso apposito codice tributo assegnato a ciascun comune.
È stato approvato all’unanimità un emendamento all’articolo 7 presentato da esponenti di Alleanza nazionale volto a definire un termine certo entro il quale i comuni devono eseguire i rimborsi dell’imposta di scopo eventualmente istituita nel caso di mancato inizio dell’opera pubblica.
Sono state apportate correzioni all’articolo 10, in materia di semplificazione e di manutenzione della base imponibile molti emendamenti presentati dai gruppi della maggioranza sono stati ritirati.
7 dicembreLa commissione ha concluso l’esame degli emendamenti all’articolo 3, in materia di accertamento e di contrasto all’evasione fiscale. Nella seduta antimeridiana è stato approvato l’emendamento del Governo che, tra altro, stabilisce che gli studi di settore saranno soggetti a revisione al massimo ogni tre anni e che le rettifiche sulla base di presunzioni semplici non potranno essere eseguite nei confronti dei contribuenti che dichiarino ricavi o compensi pari o superiori al livello della congruità qualora l’ammontare delle attività non dichiarate, con un massimo di 50.000 euro, sia pari o inferiore al 40 per cento dei ricavi o compensi dichiarati.
Nel corso dell’esame il sottosegretario per l’economia Alfiero Grandi ha rilevato che molti aspetti trattati dagli emendamenti concernenti gli studi di settore sono stati recepiti dal Governo. Il sottosegretario ha richiamato l’importanza dell’intesa raggiunta con le organizzazioni di categoria al fine di ottenere una fattiva collaborazione e ha auspicato, infine, che la lotta all’evasione fiscale possa garantire nuovi flussi di entrate da destinare alle misure previste dagli emendamenti che non è stato possibile accogliere.
Nella seduta pomeridiana è stato accolto un emendamento che prevede che ai fini della deduzione tributaria la spesa per l’acquisto di medicinali deve essere certificata da fattura o da scontrino fiscale contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e l’indicazione del codice fiscale del destinatario; è stato approvato, inoltre, un emendamento che autorizzata la spesa di 100.000 euro per ciascun anno del triennio 2007-2009 per la realizzazione di campagne di informazione rivolte ai giovani sui rischi derivanti dal vizio del gioco. Sono stati ampliati i compiti della Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria e sono state apportate modificazioni alla disciplina sanzionatoria delle violazioni in materia di visti di conformità rilasciati dai centri di assistenza fiscale. Sono state integrate le norme antielusive con riferimento agli accordi tra società controllate e collegate una delle quali con sede legale in uno degli Stati a regime fiscale privilegiato.
Nel corso della seduta notturna il presidente della commissione Enrico Morando ha informato i commissari sugli incontri più recenti avvenuti per definire l’iter della legge finanziaria. Il presidente ha sottolineato che l'Esecutivo ha manifestato l'orientamento di incrementare le voci di spesa relative al contratto collettivo per il personale delle Forze di sicurezza, nonché per il personale dipendente dalle aziende di trasporto pubblico locale in quanto ritenute insufficienti. Sulla questione di fiducia il presidente Morando ha comunicato che nel corso delle riunioni svolte con i componenti dell’Esecutivo non è stata espressa alcuna indicazione in proposito, ha auspicato che tanto i Gruppi di maggioranza quanto quelli di opposizione adottino un comportamento responsabile al fine di pervenire a un testo che rappresenti un’efficace sintesi delle indicazioni provenienti dalla maggioranza ma anche allo scopo di assicurare confronto chiaro sulle “ricette” alternative di politica economica.
Il sottosegretario Grandi, in risposta alle sollecitazioni dei senatori Azzollini (FI) e Baldassarri (AN), ha dato lettura di una nota di precisazione sui dati relativi alle entrate, resi noti dal viceministro Vincenzo Visco, che ha consegnato agli atti della Commissione. Nel dibattito seguito alla lettura gli stessi senatori Azzollini (FI) e Baldassarri (AN) hanno chiesto al Governo di quantificare con maggiore precisione l’ammontare complessivo delle risorse derivanti dalle accise sui tabacchi nell’anno 2005. Secondo il rappresentante di Alleanza nazionale la manovra, tra altro, introduce un ingiustificato inasprimento fiscale che non tiene conto del miglioramento dell’andamento delle entrate registratosi nel corso dell’anno.
Secondo il relatore Gianfranco Morgando la questione cruciale è l’analisi delle cause che hanno condotto all’extra gettito nel 2006; approfondendo la distribuzione temporale di tali entrate aggiuntive si noterebbe che tale risultato non è tanto l’effetto della politica economica del Governo di centro-destra o di centro sinistra, quanto semmai conseguenza dell’evoluzione dell’economia internazionale.
Il presidente Morando, dopo aver rilevato che dalle ulteriori precisazioni rese dal sottosegretario Grandi emergono effettivamente alcune inesattezze, come rilevato dai gruppi dell’opposizione, ha osservato che un supplemento istruttorio dovrebbe essere fornito per il dato relativo alle accise negli anni 2005 e 2006; il dato del 2005 dovrebbe ridurre l’ammontare complessivo delle maggiori entrate tributarie che secondo i dati forniti dal viceministro Visco ammontano a 37 miliardi di euro. Con riferimento poi alle modalità di contabilizzazione di queste maggiori entrate tributarie il presidente della commissione ha ritenuto condivisibile la scelta prudenziale adottata dal Governo che non ha proiettato al 2007 il dato positivo riguardante l’extra gettito del 2006, dato condizionato in parte da misure una tantum.
Il sottosegretario Grandi, dopo aver fornito ulteriori chiarimenti per quanto attiene ai dati risultanti dal rendiconto per l’anno 2005, ha concordato sulla necessità di approfondire i risultati dell’autotassazione di novembre che il Governo non avrà difficoltà a comunicare alla Commissione e al Parlamento non appena essi saranno pervenuti.
6 dicembre“Gli emendamenti all’esame della commissione sono esclusivamente quelli presentati dal Governo, come dal relatore e dagli altri senatori, entro i termini previsti”. Ha risposto cosí il presidente della commissione, Enrico Morando, ai senatori dell’opposizione che lo sollecitavano a dare conto dell’eventuale presentazione di nuovi emendamenti governativi.
Una nota di variazioni al bilancio di previsione che tenga conto dei 37 miliardi di maggiori entrate tributarie è stata richiesta dal senatore Mario Baldassarri (AN). Secondo l’ex viceministro dell’economia i documenti di bilancio non possono essere considerati coerenti coi dati recentemente diffusi in mancanza di una ulteriore nota di aggiornamento. Aggiornamento, questo, ritenuto inutile dal sottosegretario Nicola Sartor, il quale ha ricordato che nella nota di variazione a suo tempo predisposta si era già dato atto degli effetti positivi sulle previsioni dei conti pubblici 2007.
Sono dunque cominciate le votazioni sugli emendamenti all’articolo 2 dopo che il senatore dell’Ulivo, Giovanni Legnini, ha ritirato tutte le proposte segnalate in tal senso dal relatore.
Alla ripresa pomeridiana i senatori Azzollini (FI), Baldassarri (AN), Eufemi (UDC) hanno chiesto che il viceministro Vincenzo Visco riferisca in commissione su alcune imprecisioni contenute nelle tabelle soprattutto in riferimento alle entrate 2005 delle accise e dei tabacchi nonché sull’incongruità del dato relativo al maggior gettito del 2006, indicato in 37 miliardi. Il presidente Morando ha assicurato che chiederà al ministro di fornire indicazioni più chiare circa i dati contenuti nella tabella trasmessa alla commissione e, qualora risultassero errori materiali, di produrre le integrazioni e le opportune correzioni.
È stato poi approvato l’emendamento del Governo all’articolo 2 (IRPEF, assegni per il nucleo familiare e altre disposizioni) che, tra altro, eleva a 1.380 euro la detrazione per i rapporti di lavoro a tempo determinato e interviene nella disciplina dell’assegno per il nucleo familiare considerando a carico anche i figli di età superiore a 18 e inferiore a 21 anni compiuti purché studenti o apprendisti.
Respinti tutti gli emendamenti dell’opposizione, è stato approvato l’emendamento governativo, con subemendamenti, che interviene nella disciplina delle forme pensionistiche complementari anticipando, tra altro, l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 252/2005 al 1° gennaio 2007.
Si è conclusa nella seduta notturna la votazione degli emendamenti, tutti respinti, all’articolo 2 e ha avuto inizio la fase di illustrazione delle proposte modificative dell’articolo 3 (Disposizioni in materia di accertamento e di contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale).
5 dicembre pomeridianaIl presidente della commissione Enrico Morando ha illustrato l’emendamento all’articolo 1 volto a stabilire che le maggiori entrate tributarie nel 2007 derivanti dalle misure di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale siano destinate a ridurre la pressione fiscale, destinando una quota dell’incremento di gettito alla riduzione delle aliquote e alla rimodulazione delle basi imponibili. Il presidente ha sottolineato che la proposta recepisce i contenuti di un ordine del giorno accolto nel corso dell’esame del decreto legge n. 262/2006. L’emendamento è stato approvato anche col voto favorevole dei gruppi dell’opposizione a eccezione dei parlamentari dell’UDC che si sono astenuti, ritenendo la proposta propagandistica piú che realistica.Sono stati illustrati successivamente gli emendamenti presentati all’articolo 2, in materia di IRPEF e di assegni per il nucleo familiare.La commissione aveva in precedenza esaminato gli emendamenti al bilancio approvando due proposte. La correzione dell’articolo 14 si è resa necessaria in seguito all'entrata in vigore del decreto-legge n. 262/2006 che ha previsto la riorganizzazione del ministero per i beni e le attività culturali in Direzioni generali, sopprimendo i preesistenti Dipartimenti. Illustra, infine, le variazioni di bilancio proposte con l’emendamento. L’articolo 22 è stato emendato con la previsione di trasmettere al Parlamento le variazioni compensative in termini di cassa nell'ambito di ciascun titolo di bilancio, coinvolgendo cosí la commissione Bilancio.
5 dicembre antimeridianaIl relatore sulla legge finanziaria Gianfranco Morgando ha illustrato gli emendamenti a sua firma, analogamente a quanto fatto dai rappresentanti del Governo, sottolineando che le proposte sono in stretta correlazione con quelle presentati dall’Esecutivo e con alcuni emendamenti d’iniziativa parlamentare, costituendo un pacchetto unitario di interventi caratterizzato da linee guida comuni.L’emendamento 15.0.1 introduce un’imposta del 20 per cento sostitutiva dell’IRPEF sul reddito dei fabbricati a uso abitativo concessi in locazione. In proposito il viceministro Vincenzo Visco ha affermato la necessità di introdurre sanzioni civilistiche al fine di far emergere l’imponibile relativo alle locazioni di immobili per uso abitativo, poiché la riduzione della pressione tributaria è uno strumento «tutt’altro che infallibile nella lotta all’evasione». Il viceministro ha poi chiarito la portata dell’emendamento 18.2 sui tempi di ultimazione dell’investimento agevolato nelle aree svantaggiate.Il relatore ha riassunto i contenuti dell’emendamento 18.5, che modifica la disciplina IVA dei contribuenti in franchigia. Con l’emendamento 18.6 è istituito un fondo con dotazione di 27 milioni di euro destinato all’erogazione di contributi ai collaboratori coordinati e continuativi per l’acquisto di un personal computer “nuovo di fabbrica”.L’emendamento 18.7 precisa i termini di iscrizione al PRA per l’applicazione dell’esenzione dall'imposta provinciale di trascrizione e dalla tassa automobilistica;l’emendamento 18.8 prevede che l’Agenzia del territorio aggiorni la banca dati del catasto terreni (coltura e classe) sulla base dei dati dichiarati all’AGEA nell’anno 2006 per l’erogazione dei contributi comunitari; l’emendamento 18.9 stabilisce in 15 euro l’importo della tariffa dell’imposta di bollo per le domande o denunce presentate per via telematica all’ufficio del registro delle imprese da parte di imprese individuali; l’emendamento 18.10 modifica la norma vigente in tema di biodiesel con l'obiettivo di attuare un “sinergico coordinamento” con la legislazione comunitaria; l’emendamento 18.12 interviene sull’obbligatorietà dei contributi dei sanitari dipendenti pubblici mentre la proposta 18.13 è riferita all’attuazione delle procedure di stabilizzazione del personale operaio forestale.Il relatore si è soffermato sull’emendamento 18.21, che sopprime la previsione di un contributo di solidarietà sulle pensioni superiori ai 5.000 euro mensili e sull’emendamento 18.22, volto a regolarizzare il rapporto di lavoro del personale dipendente di alcune organizzazioni senza scopo di lucro. L’emendamento 18.23 prevede che la maggiorazione delle aliquote IRAP da parte delle Regioni nei casi di "sforamento" dei tetti di spesa nel settore sanitario abbia carattere generalizzato e non sia suscettibile di differenziazioni per settori di attività e per categorie di soggetti passivi. L’emendamento 18.27 modifica il codice civile in relazione alla perdita della qualifica di cooperativa a mutualità prevalente. Il relatore ha illustrato l’emendamento 18.28, volto a favorire il rafforzamento patrimoniale dei confidi e la proposta 18.29, relativa a un contributo statale a progetti adottati dalle regioni in favore dei distretti produttivi. L’emendamento 18.44 prevede che le Regioni interessate da fenomeni di criminalità organizzata provvedano a insediare un ufficio di coordinamento e monitoraggio delle iniziative che devono essere diffuse nelle scuole per l'affermazione della cultura della legalità.
4 dicembreLa seduta è stata dedicata all’approfondimento dei temi affrontati dagli emendamenti del Governo, atteso che per la prima volta le proposte governative sono state presentate tutte nel termine prefissato.
Il viceministro Vincenzo Visco ha dato conto dell’andamento delle entrate nel secondo semestre del 2006 confermando un aumento percentuale del gettito complessivo rispetto allo stesso periodo del 2005 compreso tra il 9 e il 10 per cento. La crescita più rilevante ha interessato l’IRES e l’IVA nonché le ritenute alla fonte sul lavoro dipendente, indice di un processo di emersione delle attività economiche sommerse.
Il vice ministro ha specificato che le proposte dell’Esecutivo rispondono a tre finalità: integrare la manovra finanziaria nell’ottica dello sviluppo, recepire alcune osservazioni in materia fiscale avanzate da associazioni di contribuenti nonché tenere conto delle questioni emerse nel dibattito parlamentare anche in seguito dell’approvazione del decreto-legge n. 262/2006. Il rappresentante del Governo ha illustrato l’emendamento 17.0.1, volto ad agevolare le fusioni e le aggregazioni tra piccole imprese nel limite dell’importo di 5 milioni di euro, l’emendamento 5.0.2 in materia di società di investimento immobiliare quotate e l’emendamento 2.1 in materia di completamento dell’IRPEF e di assegni familiari, evidenziando che esso è destinato ad aumentare le detrazioni relative ai redditi di lavoro dipendente a tempo determinato e prevede la possibilità di prolungare la corresponsione dell’assegno familiare - per nuclei familiari con più di tre figli - includendo i figli di età compresa tra 18 e 21 anni.
L’emendamento 3.2 è finalizzato a obbligare gli uffici competenti a utilizzare gli studi di settore in luogo di tipologie di accertamenti induttivi anche al fine di ridurre l’arbitrarietà delle stime. Dopo aver fornito chiarimenti in merito all’emendamento 5.0.1 in materia di società di comodo, il viceministro ha illustrato l’emendamento 5.1, volto a introdurre forme di tassazione dei trust nonché a modificare il regime dell’imposta sulle successioni e donazioni, prevedendo agevolazioni per i trasferimenti tra conviventi, parenti e affini e di aziende familiari. Il viceministro, rispondendo a una richiesta del senatore Massimo Polledri (LNP) sulle liberalizzazioni avviate nel settore dei giochi, ha giudicato “imprescindibile” procedere ad un ampliamento del mercato, in linea con quanto accade negli altri Paesi europei e in conseguenza di procedure di infrazione in corso a danno dell’Italia.
Il sottosegretario per l’economia Nicola Sartor si è soffermato in particolare sulle proposte relative al cosiddetto "pacchetto sicurezza", citando gli emendamenti 18.53, in tema di riorganizzazione delle forze di polizia, 18.55, in materia di convenzioni tra il Ministero dell’Interno e gli Enti locali, 18.63 e 18.64, concernenti le assunzioni di nuove unità di polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco, 18.70, in ordine a risorse aggiuntive da stanziare in relazione alle speciali esigenze connesse con la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, 18.71 e 18.72, rispettivamente riguardanti il Fondo unico di amministrazione per il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi del Ministero dell’Interno e il ripristino nel bilancio statale delle spese di cura per il personale di pubblica sicurezza.
Il sottosegretario ha precisato che l’emendamento 18.78 esclude dalle regole del patto di stabilità interno per il triennio 2007-2009, relativamente ai comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, le spese in conto capitale relative alle cosiddette grandi opere, da realizzare in attuazione dei programmi deliberati dal CIPE in data 30 settembre 2006.
L’emendamento 18.82 articola una serie di interventi volti a incrementare i finanziamenti in favore dei piccoli comuni e delle comunità montane, attingendo alle disponibilità del fondo ordinario per gli enti locali. Il rappresentante del Governo ha illustrato poi il contenuto degli emendamenti 18.87 (sull’istituzione di un’unità incaricata del controllo sulla qualità dell’azione di governo degli enti locali, ai fini del riconoscimento delle apposite misure premiali previste dalla legge), 18.89 (in materia di spese relative alle aziende partecipate da soggetti pubblici) e 18.90 (in materia di cartolarizzazione del debito degli enti locali, mediante l’emissione di strumenti derivati). Il sottosegretario ha successivamente descritto i contenuti degli emendamenti 18.91 e 18.92, rispettivamente in materia di attuazione delle norme sul trasferimento all’INPS della parte inoptata dei fondi relativi al TFR, nonché di determinazione delle risorse effettivamente utilizzabili in correlazione con la riforma del TFR. L’emendamento 18.92 rende immediatamente disponibile una parte delle risorse stanziate (dall’articolo 18, comma 444, del disegno di legge finanziaria) per il fondo per la competitività.
L’emendamento 18.96 concerne l’adozione della fattispecie del danno biologico nell’ambito del sistema di tutela della invalidità da lavoro; l’emendamento 18.97 interviene nella materia dei contributi previdenziali e assistenziali per i lavoratori soci di cooperative sociali di cui alla legge n. 381 del 1991, la proposta 18.98 tratta dei piani di rientro dai disavanzi delle regioni per le spese sanitarie.
L’emendamento 18.100 prevede per le aziende farmaceutiche, in alternativa alla riduzione del 5 per cento dei prezzi al pubblico dei farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale, quale contributo al contenimento della spesa farmaceutica, la possibilità di optare per un versamento a ciascuna regione di un importo corrispondente a quello derivante dalla riduzione del prezzo.
L’emendamento 18.111 introduce norme di concerto tra Stato e Regioni; nell’emendamento 18.113 si prevede l’istituzione di un Fondo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per il sostegno agli investimenti per l’innovazione negli enti locali; l’emendamento 18.114 è finalizzato all’attuazione della riforma in tema di autotrasporto merci; la proposta 18.117 è mirata alla riassegnazione delle somme stanziate per l’esercizio in corso in favore dell’Istituto per il commercio estero.
Il sottosegretario si è soffermato, tra altro, sulla proposta emendativa 18.120, concernente le ricadute finanziarie della confluenza di Infrastrutture S.p.A. nella Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., sull’emendamento 18.144, volto a incrementare le risorse per il rinnovo dei contratti nel settore del trasporto pubblico locale, sull’emendamento 18.147, finalizzato a evitare la soppressione della Fondazione per la promozione dello sviluppo della ricerca avanzata nel campo delle biotecnologie, con conseguente riduzione delle risorse ad essa destinate.
29 novembreA conclusione della discussione generale il relatore per il disegno di legge finanziaria Gianfranco Morgando ha replicato alle critiche più frequentemente sollevate dall’opposizione, secondo cui la manovra sarebbe priva di visione strategica e soggetta a continui cambiamenti, ispirata a una logica delle due fasi, una prima finalizzata al risanamento dei conti pubblici e un’altra successiva volta al rilancio dello sviluppo e infine sull’eccessiva dimensione finanziaria. Il relatore ha preannunciato un confronto ampio sul merito delle singole proposte emendative. La maggioranza farà riferimento agli ordini del giorno approvati o accolti dal Governo nel corso dell'esame del decreto-legge n. 262/2006 e ad alcuni temi emersi nel dibattito quali le esigenze del comparto della sicurezza e quelle del mondo del lavoro.Il ministro dell’economia Tommaso Padoa-Schioppa, intervenendo in replica, ha svolto una riflessione complessiva sulla filosofia ispiratrice di una manovra finanziaria che vuole dare risposta ad alcuni problemi strutturali dell'economia italiana. È stato necessario intervenire in modo drastico e urgente per correggere l'instabilità dei conti pubblici e la mancanza di crescita dell'economia; ciò giustifica la dimensione straordinaria della manovra proposta dal Governo. L'ampiezza della manovra dipende direttamente dall'ampiezza della crisi e dell'evoluzione negativa dell'economia italiana. Il ministro si è poi soffermato, tra altro, su alcuni aspetti specifici della manovra quali l’andamento delle entrate, la modifica del sistema della tassazione dei redditi, le misure di contrasto all'evasione e all'elusione, il nuovo meccanismo di trasferimento del trattamento di fine rapporto (TFR) all'INPS e ha confermato la piena realizzabilità dell'obiettivo del 2,8 per cento del rapporto deficit-PIL.
28, 29 novembreDiscussione generale.
27 novembreIl ministro dell’economia Padoa-Schioppa ha illustrato la manovra sottolineando come l’impostazione di fondo non sia sostanzialmente mutata e rilevando una sostanziale continuità tra l’impostazione del DPEF, la formulazione della manovra originaria e quella approvata dalla Camera dei deputati. Le modificazioni introdotte dalla Camera hanno provocato limitate variazioni tra i vari settori di intervento, facendo lievitare l’entità della manovra ai 35,4 miliardi di euro rispetto ai 34,7 miliardi originari. Il ministro ha voluto sottolineare la significativa differenza, pari a circa 20 miliardi di euro, tra manovra netta e lorda. Differenza le cui ragioni sono principalmente ascritte alla necessità di riattivare i finanziamenti destinati alla rete ferroviaria e stradale, alle infrastrutture, agli investimenti in ricerca e sviluppo, agli interventi per lo sviluppo e per la competitività (riduzione del cuneo fiscale), alla riqualificazione della spesa pubblica operata riducendo quella corrente e aumentando quella in conto capitale. Il ministro ha successivamente illustrato alcuni temi rilevanti quali il federalismo fiscale, il controllo e la flessibilità del bilancio, la formazione e la conoscenza ed il lavoro e la previdenza e ha evidenziato che «sono stati poi avviati i primi passi di una riforma in materia di controllo, affidabilità, trasparenza dei conti pubblici e flessibilità del bilancio. Strumentale a tal fine è stato il cospicuo accorpamento dei capitoli di spesa (da 7250 a 4484), il taglio lineare ma flessibile di alcune categorie economiche di spesa, la ricostituzione della Commissione tecnica per la spesa pubblica.». Il ministro ha individuato, infine, negli ammortizzatori sociali il pilastro mancante dello stato sociale e ha sottolineato come nel 2007 si attuerà un’inversione di tendenza che riporterà il saldo primario su valori positivi.
23 novembreRaffaele Tecce (RC-SE), nell’illustrare il disegno di legge di bilancio, ha sottolineato la necessità di giungere in tempi brevi a una riforma del bilancio dello Stato finalizzata a una rivalutazione del bilancio stesso quale strumento autonomo di decisione politica. Il relatore ha ricordato l’ordine del giorno, accolto dal Governo presso la Camera, che impegna il Governo stesso ad avviare, fin dall’inizio del 2007, una riforma del bilancio basata sull’integrale revisione e riorganizzazione delle poste di spesa e della sottostante base legislativa e diretta a recuperare al bilancio la massima trasparenza e una quota significativa di potere decisionale, alleggerendo così la legge finanziaria. Il relatore ha ricordato, inoltre, che il disegno di legge finanziaria prevede l’istituzione di una Commissione tecnica per la finanza pubblica che dovrà provvedere, tra altro, a una diversa classificazione della spesa, anche mediante la ridefinizione delle unità elementari ai fini dell’approvazione parlamentare nonché la previsione di un programma straordinario di analisi e valutazione della spesa delle amministrazioni centrali sotto il profilo dell’economicità e della qualità.Gianfranco Morgando (Ulivo), relatore per il disegno di legge finanziaria, osservando che siano ormai già ben delineati i principali problemi economico-finanziari della manovra di bilancio e delle soluzioni che il Governo ha individuato, ha richiamato le critiche avanzate alla manovra: entità della correzione, mancanza di una visione strategica e centralità della pressione fiscale, nella cui valutazione si deve tenere conto della variazione del prelievo fiscale netto. Il relatore ha ricordato anche l’impegno del Governo a destinare le risorse recuperate con la lotta all’evasione e all’elusione fiscale alla riduzione della pressione tributaria, sancito dall’accoglimento dell’ordine del giorno presentato durante l’esame del decreto-legge n. 262. Impegno, questo, che potrebbe trovare una normazione nel disegno di legge finanziaria. Il presidente Enrico Morando ha illustrato i criteri di ammissibilità degli emendamenti sui documenti di bilancio 2007-2009 prima di dare inizio alla discussione generale.
21 novembreLa commissione è tenuta a esprimere un parere preliminare in ordine alla correttezza della copertura finanziaria del disegno di legge finanziaria sulla base delle norme di contabilità pubblica. Nella sua esposizione il presidente della commissione Enrico Morando ha, tra altro, rilevato la necessità che il Governo proceda a una corretta “riparametrazione” del prospetto di copertura con riferimento a risorse per circa un miliardo di euro connesse a una previsione di delega espunta dal testo perché in contrasto con la legge di contabilità pubblica. Analoga necessità si pone con riferimento alle previsioni contenute nel testo ma dichiarate inammissibili dal Presidente della Camera. Il Presidente Morando ha sottolineato la differenza esistente tra saldo indicato nella risoluzione d’approvazione del DPEF e saldo indicato nel prospetto di copertura. Differenza, questa, che sarebbe opportuno nel futuro evitare «al fine di una lettura ordinata dei documenti finanziari e di un buon andamento della sessione di bilancio».


 

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