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2 Novembre 2006

È a quota 40mila euro la soglia fiscale del benessere

di Mauro Meazza

Il «signor 40mila» è un fortunato: proprio a quella soglia di reddito annuo, infatti, il Fisco ha deciso di fermare gli sconti per il 2007, per passare ai rincari. Il «signor 40mila» avrà così a disposizione, calcolando l'Irpef nazionale e le addizionali locali, più di 2.500 euro tutti i mesi, con un vantaggio sul 2006 di 11 euro. Non è molto, ma è sempre meglio di come andrà al suo omologo con partita Iva: senza gli assegni familiari, il reddito disponibile dell'autonomo scenderà di 50 euro al mese, sotto i 2.500 euro. E sempre con moglie e due figli a carico.
Come si vivrà in Italia, il prossimo anno, con un reddito da 40mila euro all'anno? La domanda discende direttamente dalla manovra finanziaria per il 2007, che proprio attorno a quell'importo ha fissato il livello critico di imponibile. Quello, cioè, al di sopra del quale non si avranno miglioramenti nelle imposte e nel reddito a disposizione.
Per rispondere alla domanda, serve qualche dettaglio in più: 40mila euro di reddito annuo corrispondono, per un dipendente con coniuge e due figli a carico, a 2.582 euro a disposizione ogni mese. Non è un caso che riguarda tante persone (poco più del 5% dei contribuenti, facendo i conti sulla tabella di Unico 2004) e certo si tratta di una somma che può fare invidia a molti. Sapendo però che in quei 2.500 euro devono trovare spazio, oltre alle spese necessarie alla sopravvivenza di due adulti e due bambini, le imposte locali come l'Ici e la Tarsu, il bollo auto che rincara (a meno che non si abbia una vettura «euro 4» sotto i 100 kW), l'elettricità, il gas e così via.
In ogni caso - se l'Irpef non cambierà ancora fisionomia - il «signor 40mila» avrà 11 euro e 80 centesimi in più al mese. Nessuna ironia: il «signor 50mila» avrà 5 euro e 30 centesimi in meno tutti i mesi, senza contare le addizionali locali.
Ai due estremi del campione tra 40mila e 50mila euro annui, infatti, la manovra ha sapori opposti: i 726mila contribuenti colà collocati da Unico 2004 potrebbero anche avere qualche sorpresa spiacevole. Se il signor 40mila lavora in proprio con la sua partita Iva, il reddito disponibile non arriverà a 30mila euro, al mese ne avrà 2.497 e nel confronto con l'anno 2006, non potendo disporre degli assegni al nucleo familiare, si ritroverà 50 euro in meno, da gennaio a dicembre. Per gli autonomi, infatti, la soglia dell'inversione di tendenza (il passaggio dal risparmio all'aggravio) è fissata a 30mila euro di reddito annuo, ovvero 2.022 al mese, contando l'Irpef regionale e quella comunale.
Come dire: già dai 2mila euro, il Fisco ti pensa ricco, o perlomeno benestante. Anche se hai moglie e due figli a carico. Legittima considerazione, quando la soglia di povertà è fissata dall'Istat a 1.500 euro. Anzi, l'Erario è persino generoso, visto che il welfare - si veda l'articolo qui accanto - nega gli aiuti già da valori molto più bassi. Mentre le nuove detrazioni per dipendenti, pensionati e autonomi pensate dalla Finanziaria si spingono, almeno nei calcoli, fino a 55mila euro, in realtà diminuendo sempre più via via che quella soglia si avvicina.
Per vivere meglio nel Fisco del 2007, allora, il «signor 40mila» e il suo dirimpettaio «signor 30mila con Iva» potrebbero ingegnarsi nello spendere: il disegno di legge finanziaria, infatti, è costellato di ulteriori detrazioni, che a differenza di quella esaminate finora non sono condizionate dal reddito. Sono annunciati sconti all'Irpef per le rette degli asili nido (19%, con tetto di spesa a 632 euro), per l'acquisto di elettrodomestici a basso consumo di energia (55%, con tetto a 400 euro), palestre per bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni (fino a 210 euro), spese per studenti universitari fuori sede (fino a 500 euro).
Importi ridotti, si dirà. Ma che possono aiutare il modello Unico sia di chi spende sia di chi vende: togliendo qualche argomento - si spera - all'economia sommersa e aiutando così le tasche di tutti, a cominciare dall'Erario. Che potrebbe - ministro e conti pubblici permettendo - ricambiare l'attenzione con qualche riguardo in più nel 2008.



 

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