Manovra in due tempi per assicurare alle imprese la copertura delle quote di Tfr destinate ai fondi integrativi o all'Inps.
Dal primo gennaio 2007 scattano le compensazioni previste dalla legge Maroni, in anticipo di un anno rispetto alla legge 252/05 per consentire il decollo in contemporeanea alla previdenza integrativa.
In particolare la deduzione dal reddito d'impresa della quota di Tfr annualmente destinata alle forme pensionistiche complementari verràestesa anche alla parte di trattamento di fine rapporto conferita all'Inps. La riforma Maroni aveva stabilito come quota di deducibilitàil 4% che sale al 6% per le imprese con meno di 50 addetti. In termini di riduzione degli oneri sul monte retributivo, questa misura equivale ad uno "sconto" dello 0,1% o dello 0,14%, a seconda che si tratti di grandi o piccole imprese.
Sempre dal prossimo primo gennaio le imprese saranno esonerate integralmente (per lo 0,20% del monte retributivo) dal versamento al fondo di garanzia per la quota di Tfr trasferita alla previdenza complementare o al fondo Inps. Questo punto del memorandum d'intesa rappresenta un chiarimento interpretativo rispetto a quanto previsto dalla riforma Maroni. Complessivamente, le due misure assicurano uno "sconto" dello 0,3% sul monte retributivo per le grandi aziende e dello 0,34% per le piccole con meno di 50dipendenti.
Una seconda tranche di compensazioni scatteràdal primo gennaio 2008 per assicurare la riduzione del costo del lavoro attraverso l'abbattimento dello 0,19%degli oneri impropri a carico del datore di lavoro; questa riduzione avràun andamento crescente e dal 2014 saràpari allo 0,28 per cento. Per la copertura di queste compensazioni in Finanziaria sono previsti 455 milioni (per il 2008) e 530 milioni (per il 2009).
Il Governo, inoltre, si è impegnato ad istituire il Fondo di garanzia per favorire l'accesso agevolato al credito,riprendendo il confronto con il sistema bancario che aveva disdettato il precedente accordo con il Governo Berlusconi. Il memorandum non fa riferimento ai costi delle compensazioni; quanto all'importo necessario per il 2007, secondo il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, «le stime vanno perfezionate, ma si tratta di qualche centinaio di milioni di euro». Secondo le valutazioni degli imprenditori per effetto delle compensazioni sostanzialmente si azzerano i maggiori oneri, sia per le grandi che per le piccole imprese.