Il Falco che prende il volo quando meno te l'aspetti |
di Dario Ceccarelli |
Toh, chi rivede! Quando meno te l’aspetti, Paolo Savoldelli, il piccolo falco della Val Seriana, piglia il volo lasciando a bocca aperta i compagni di viaggio. Come nel prologo, Savoldelli, sfumato l’attacco del gruppo di Mori, spunta fuori nel finale strappando una manciata di secondi preziosi a Ivan Basso e agli altri big. Uomo dell’attimo fuggente, Savoldelli, fa quello che avrebbe voluto fare Cunego che, dopo aver mandato avanti i suoi compagni della Lampre, non ha però le gambe per farlo. Un colpo di mano, quello di Savoldelli, che lo porta in seconda posizione in classifica davanti a Ivan Basso, staccato di sei secondi. Il bergamasco, già vincitore di due giri d’Italia, è come il vino: invecchiando migliora. Probabilmente il lungo sodalizio con Lance Armstrong gli ha affinato l’occhio e l’intelligenza. Sa leggere la corsa e artigliarla al momento giusto. Interessante anche la polemica di Gilberto Simoni contro le moto del Giro. Inutile fuggire, dice il trentino, tanto poi per recuperare basta mettersi nella loro scia. Che ci siano le moto e che, ogni tanto, a rotazione, aiutino qualcuno non è una novità. La sua grinta, però, fa ben sperare. Vuol dire che Simoni ha il colpo in canna per la tappa di domani. Lasciato alle spalle questo infinito ottovolante tra colline è montagne marchigiane, che lasceranno il segno nelle gambe del gruppo (Danilo di Luca in particolare, sempre in affanno) è arrivato il momento in cui il gioco si fa duro e le parole non contano più. Davanti a noi infatti si staglia una montagna, la Maielletta, che per pendenze e chilometraggio ha ben poco da invidiare alle salite del Nord. Montagna vera, insomma, di quelle che ti fanno stare col naso all'insù per almeno mezz'ora spingendo rapporti da scalatore. E' il primo arrivo in salita in una tappa (Civitanova Marche- Maielletta, 171 km) che cade di domenica e che metterà in luce i primi distacchi di una certa consistenza. La parola, a questo punto, va agli uomini della classifica che hanno delle chances quando la strada s’impenna. Questa infatti è un’occasione per recuperare un po’ di secondi a Ivan Basso che, lo ricordiamo, giovedì a Pontedera, nella cronometro individuale di 50 chilometri, farà sfracelli. Certo, la Maielletta non il Mortirolo, però lo spazio per colpire c’è, a patto però che si prenda qualche rischio. I vari Cunego, Simoni, Rujano, e anche Danilo di Luca se ha superato la crisi, non possono giocare a nascondino fino alle Alpi. Arrivare sotto le grandi montagne con un carico di quattro-cinque minuti, anche psicologicamente, non fa bene. Un attacco deciso, invece, ridimensionerebbe Basso , obbligandolo a scendere, almeno per un giorno, dal suo trono di aspirante monarca della corsa. 13 maggio 2006 |
.
Le Top News del Sole 24 ORE sul telefonino. | TOP al 48224 |
|
|