Allo spagnolo Horrach la dodicesima tappa. Basso sempre in Rosa |
di Massimo Donaddio |
Lo spagnolo Joan Horrach Rippol del team Caisse d'Epargne strappa la vittoria della dodicesima tappa del giro d’Italia, 169 chilometri di Livorno a Sestri Levanti, attraverso gli splendidi paesaggi della costa toscana e delle Cinque Terre. Horrach vince la frazione odierna con uno scatto proprio negli ultimi millecinquecento metri, precedendo l'olandese Addy Engels della QuickStep, che nella volata per il secondo posto ha la meglio su Emanuele Sella della Panaria e Manuele Mori della Saunier Duval. Un gruppetto di una dozzina di atleti si segnala per la pronta iniziativa di attacco, confidando nella stretta marcatura che i favoriti in classifica generale esercitano solitamente gli uni verso gli altri, senza preoccuparsi troppo di atleti decisamente non competitivi per la maglia rosa finale. Engels, Horrach, Belli e Baliani sono i corridori che riescono a sfuggire alla stretta marcatura dei fuggitivi, ma Emanuele Sella e Manuele Mori intraprendono una rincorsa formidabile, gettandosi a rotta di collo lungo le ultime discese, molto tecniche, di una tappa alquanto veloce. I due generosissimi corridori danno l’anima nel tentativo di recuperare i fuggitivi, ma cadono rovinosamente insieme per ben due volte, riportando alcune escoriazioni ma tenendo duro fino alla fine della frazione di gara. È proprio il caso di dire che spendono il tutto per tutto. Il gruppo della maglia rosa giunge all’arrivo compatto, senza alcun acuto. In classifica generale Emanuele Sella balza dalla 22esima alla quarta posizione. Basso rimane il saldo leader della corsa rosa. Tra la faticosa cronometro di Pontedera e il passaggio sulle Alpi occidentali di un fine settimana ricco di salita, la 12/a tappa del Giro d’Italia aveva le caratteristiche giuste per prestarsi ad attacchi di corridori fuori classifica. Il percorso è piuttosto movimentato nella seconda fase, con il Gran premio della montagna al chilometro 103, e il Passo del Bracco, sei chilometri con pendenza media del 6% ad una quindicina di chilometri dall’arrivo. Non sono le salite a preoccupare, questa volta, ma le discese rapide e tecniche, dove anche il Falco Savoldelli avrebbe potuto tentare di involarsi. Ma il rischio cadute è dietro l’angolo. Ne fanno le spese proprio Emanuele Mori e Manuele Sella: dapprima in vantaggio, poi precipitati rovinosamente uno sopra l’altro, superati, e di nuovo all’attacco finale, prima di un’altra caduta e dello scatto per la terza piazza del rocciosissimo Sella, molto sfortunato ma più stoico che mai. Nel gruppo della maglia rosa l’andatura viene fatta dagli uomini della Csc di Ivan Basso, che controllano la gara e vigilano affinché il vantaggio dei fuggitivi non sia troppo elevato. Un breve scatto di Danilo Di Luca non impensierisce i suoi avversari principali: Bettini, Cunego e Simoni sono pronti per andarlo a ripescare. Cade anche l’ucraino Serghey Honchar, costretto a rallentare l’andatura rispetto al gruppo della maglia rosa. Domani, invece, tappa di tutt'altro genere: si avvisteranno le montagne, con la carovana rosa che percorrerà 218 km da Alessandria a La Thuile, in Valle d'Aosta. La gara, classificata come media montagna, condurrà gli atleti fino all’impegnativa salita del colle San Carlo (poco meno di 2mila metri) a pochi chilometri dal traguardo in quota. 19 maggio 2006 |
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