Il "grillo" di Livorno, Paolo Bettini finalmente ce l'ha fatta. Dopo diversi tentativi andati storti il campione olimpico riesce ad agguantare la sua prima vittoria di tappa in questo Giro d'Italia, con uno scatto bruciante in quel di Brescia e una volata combattuta fino all'ultimo con il velocista della T-Mobile, Olaf Pollack. La quindicesima frazioni della corsa rosa, 189 chilometri in mezzo alla pianura padana a partire dal piccolo comune piemontese di Mergozzo, era l'ultima occasione per i velocisti del Giro di mettersi in luce e di conquistare una vittoria, prima delle grandi tappe dolomitiche che metteranno alla prova la forza e la resistenza di tutti gli atleti, anche dei migliori. La frazione è stata caratterizzata dall'attacco di quattro atleti: il francese Edaleine (Credit Agricole), lo spagnolo Mayoz (Euskaltel-Euskadi), lo svedese Larsson (Francaise des Jeux) e l'italiano Gabriele Missaglia (Selle Italia-Diquigiovanni). L'azione dei quattro prosegue indisturbata per più di 150 chilometri: il gruppo della maglia rosa lascia correre fino a far accumulare ai fuggitivi un vantaggio di cinque minuti (al chilometro 80). La fuga è lunga, ma i quattro reggono bene: il tentativo di sfuggire al controllo del gruppone è autentico e gli atleti ci credono fino in fondo. Il gruppo, però, non rimane impassibile a subire un distacco che rischia di essere troppo ampio. A quaranta chilometri dal termine della gara il gruppone è a meno di tre minuti dai fuggitivi, mentre già a venti chilometri il vantaggio si è ridotto della metà. La spinta dei team che vogliono tirare la volata ai propri velocisti s fa davvero intensa: la Milram corre per Ongarato, la T-Mobile per Olaf Pollack e la Quickstep si appresta a tirare il "grillo" Bettini, ottimamente piazzato nel gruppone. I quattro atleti in fuga vengono ripresi a pochi chilometri dalla conclusione della tappa. Tutto è pronto, nel cuore della città di Brescia, per una volata da manuale, pur se lunghissima. Bettini prima rimane a ruota del treno della Milram, poi sfrutta lo scatto di Forster della Geroldsteiner, seguendolo per poi bruciarlo sul traguardo, non prima di aver ingaggiato ancora una battaglia al fotofinish con Pollack. In classifica generale, come previsto, nessun cambiamento sostanziale. Basso è saldo al comando e da domani si farà davvero sul serio. L'arrivo della sedicesima tappa sarà in quota, sul mitico monte Bondone, testimone di una leggendaria impresa del grande Cahrly Gaul. Da ora in poi, chi aspira a scalzare dal trono re Ivan, non potrà che farsi avanti e cercare di dare il tutto per tutto.
22 maggio 2006
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