Damiano Cunego (Lampre-Fondital) |
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Una condizione ritrovata e una maggiore serenità dovrebbero essere i punti di forza di Damiano Cuneo, il giovane vincitore del Giro del 2004 che si presenta come uno dei favoriti anche dell’edizione di quest’anno. Il ventiquattrenne veronese della Lampre-Fondital si è lasciato alle spalle i problemi del 2005 e forse anche una certa ansia di confermarsi ai massimi livelli, dopo l’exploit della vittoria nella corsa rosa. La mononucleosi, che fu la vera causa del suo flop allo scorso Giro, è ormai un lontano ricordo. Una squadra solida, che può finalmente lavorare per lui e con lui, può dare a Cunego la tranquillità per competere con il suo rivale per eccellenza, Gilberto Simoni, oltre che con Ivan Basso. La potenza esplosiva e lo scatto in salita possono essere davvero l’arma in più del giovane veronese. Resta da valutare invece la competitività di Cunego a cronometro: è su questa gara che si appuntano i rischi maggiori per il vincitore del Giro 2004. Damiano Cunego nasce il 19 settembre 1981 a Cerro Veronese. Inizia da bambino a praticare l'hockey su ghiaccio, per poi passare al calcio, dedicandosi in seguito alla corsa campestre, disciplina in cui conquista la medaglia di bronzo ai campionati studenteschi italiani di Crotone nel 1997. Nonostante gli ottimi risultati conseguiti nell'atletica, Cunego inizia a correre in bicicletta, ottenendo risultati di pregio sia nella categoria Allievi che in quella Juniores, vincendo a Verona, nel 1999, il campionato mondiale per questa categoria. Tra il 2000 e il 2001 gareggia nella categoria Dilettanti, e nel 2002 passa ai Professionisti, correndo per il Team Saeco. Ottiene due vittorie, il Giro d'Oro e il Giro del Medio Brenta, mentre l'anno successivo partecipa alla sua prima grande corsa a tappe, il Giro d'Italia, presentandosi al via, sempre con la Saeco, come gregario di Simoni (che vince la corsa rosa). Termina la stagione 2003 partecipando al Giro della Cina con la maglia della Nazionale, vincendo una tappa e la classifica finale. Il 2004 è l'anno della definitiva consacrazione. Cunego vince il Giro del Trentino, il Giro dell'Appenino e il Giro d'Italia, tagliando il traguardo per primo in quattro tappe: Pontremoli, Montevergine, Falzes e Bormio. Nella classifica generale Cunego si impone sull'ucraino Sergei Gonchar e sul compagno di squadra (ed ex-capitano) Gilberto Simoni, terzo. Cunego corre ancora moltissime gare nella stagione, riuscendo a imporsi anche nel Giro di Lombardia, battendo Michel Boogert e Ivan Basso. La stagione 2005 è senza dubbio la più difficile della carriera del giovane talento veronese, costretto nella Lampre-Caffita alla difficile "convivenza" con Gilberto Simoni. Conquista una tappa e ottiene un buon piazzamento finale nel Giro di Romandia, ma nella prima tappa di montagna del Giro d’Italia entra in crisi e accusa all'arrivo un pesante ritardo. Nel prosieguo del Giro è costretto a lavorare per Simoni e comunque non riesce a ritrovare brillantezza, terminando la corsa rosa al 18° posto. Si apprende in seguito che Cunego ha contratto la mononucleosi. Deve rinunciare al Tour de France e trascorrere un periodo di riposo forzato. Nel finale di stagione ottiene un bel successo nella Japan Cup. Nel Giro del 2006 Damiano Cunego, dopo il trasferimento di Simoni, è il capitano unico del team Lampre-Fondital con la quale darà battaglia sia al Giro che al Tour de France. |
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