Tutti gli osservatori lo attendono alla prova del Giro. Danilo Di Luca si ha ottenuto un buon sesto posto alla Freccia Vallone e un nono piazzamento alla Liegi-Bastogne-Liegi: nulla, però, in confronto con la scorsa, straordinaria annata dell’atleta pescarese. La svolta nelle prestazioni del corridore abruzzese si deve alla preparazione specifica per la corsa rosa: è questo, ora, il primo obiettivo per Di Luca, che ha lavorato duramente per colmare il divario che lo separava dagli scalatori specialisti. La minore brillantezza alle classiche delle Ardenne, in specie rispetto alle splendide prove del 2005, è dovuta proprio ad un allenamento mirato al fondo più che alla velocità, proprio per avere una marcia in più durante la corsa rosa ed essere competitivo con i migliori. Il ciclista di Spoltore, classe 1976, corre con i professionisti dal 1998, e ha conseguito 37 vittorie in carriera, tra le quali una tappa al Giro del 2000 e del 2001, due tappe nel Giro del 2005, una alla Vuelta del 2002. L’annata 2005 è quella che consacra Di Luca e lo iscrive di diritto nel club dei vincenti e degli atleti da tenere d’occhio ad ogni corsa importante: il corridore della Liquigas vince la Freccia-Vallone, la Amstel Gold Race e la classifica finale Pro Tour. Si posiziona al quarto posto nella classifica finale del Giro d’Italia 2005. Gli interrogativi maggiori forse riguardano la squadra che dovrebbe lavorare per Di Luca, e che non ha fatto registrare prestazioni eclatanti in questo avvio di stagione. La compagine è attesa alla prova decisiva e sarà fondamentale per determinare il piazzamento del capitano che proprio alla corsa rosa ha dedicato il meglio delle sue energie e della sua preparazione. |