9 maggio 2006 |
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Gli aumenti per i dipendenti con la retribuzione di apriledi Alessandra Gerbaldi |
Gli aumenti retributivi previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro degli studi professionali - siglato il 3 maggio da Confprofessioni, Confedertecnica e Cipa (per i datori di lavoro) e Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil (per i dipendenti) - dovrebbero trovare posto già nella busta paga di aprile.
La parte economica del contratto era scaduta il 30 settembre 2005, ma le parti hanno deciso che i nuovi aumenti hanno decorrenza dal 1° gennaio 2006 e che nessun importo è dovuto a titolo di una tantum, né di indennità di vacanza contrattuale, per il periodo precedente, vale a dire ottobre, novembre e dicembre 2005.
L'adeguamento delle retribuzioni. Con il cedolino di aprile, quindi, si dovrà procedere all'aumento dei minimi tabellari, previsti dall'articolo 137 del contratto (si veda «Il Sole 24-Ore» del 4 maggio), definiti nello stesso accordo di rinnovo come non assorbibili, e alla corresponsione della prima rata di arretrati.
L'articolo 136, infatti, ha previsto che gli importi totali dovuti per il periodo gennaio, febbraio e marzo 2006 (pari all'aumento previsto per ciascun livello moltiplicato per tre mesi) siano erogati in due tranche, di cui la prima ad aprile e la seconda a settembre 2006.
GLI ARRETRATI IN DUE RATE
Gli aumenti. Nel contratto nazionale degli studi professionali, siglato il 3 marzo, è previsto un aumento salariale mensile di 80,49 euro per i quadri, 72,87 per il primo livello, 66,20 per il secondo, 61,90 per il terzo super, 56,14 per il terzo, 54,30 per il quarto super, 52,08 per il quarto, 48,34 per il quinto La decorrenza. L'aumento lordo mensile decorre dal 1° gennaio 2006. Non sono previste una tantum o indennità di vacanza contrattuale nonostante il precedente accordo economico sia scaduto a settembre 2005 Le modalità. Gli arretrati verranno corrisposti in due rate: metà del dovuto ad aprile e la parte restante a settembre. Nel caso in cui lo stipendio di aprile sia già stato pagato, gli adeguamenti e gli arretrati (compresi quelli relativi ad aprile) saranno corrisposti con la mensilità di maggio Gli elementi aggiuntivi. Il contributo mensile di 13 euro dovuto a Cadiprof, l'ente titolare dell'assistenza sanitaria integrativa, è - secondo le associazioni firmatarie del contratto - parte integrante del trattamento economico, in quanto il versamento «èsostitutivo di un aumento contrattuale altrimenti maturato e negoziato». La somma (dovuta per 12 mensilità) non può essere erogata direttamente al lavoratore, in quanto l'importo è destinato alla creazione di un sistema di welfare contrattuale. Per ogni lavoratore in servizio al 30 giugno 2004 e che viene iscritto alla Cassa in data successiva all'accordo, dovrà essere effettuato a carico dei datori di lavoro un versamento una tantum pari a 24 euro per dipendente |
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