 |
Ragazzi non mollate, la dea bendata gioca con voi |
di Mattia Losi |
La fortuna gioca con l'Italia e il disegno di Lippi si sta realizzando giorno dopo giorno: battuta l'Australia, e fatto un ulteriore passo avanti nella preparazione atletica che diventerà un'arma fondamentale contro squadre più tecniche, la nostra nazionale si appresta a giocare uno dei quarti di finale potenzialmente più facili nella storia dei mondiali.Tuttavia, prima di lasciarsi andare all'entusiasmo, è bene fare qualche riflessione.
1) La partita di ieri ha registrato l'ennesimo fallimento di Del Piero in una fase finale dei mondiali (stessa cosa vale per gli europei). Lippi ha rischiato di diventare, dopo Maldini (1998), Zoff (2000) e Trapattoni (2002) il quarto Ct a immolarsi nell'atto di dare fiducia ad "aspettando Godot", ovvero Alessandro Del Piero nella definizione di Gianni Agnelli. Purtroppo, e ripeto purtroppo, non potremo nemmeno questa volta contare su un giocatore che, quando la maglia azzurra scotta, continua a fare proclami in conferenza stampa e a latitare sul campo. Mi auguro, da italiano, di essere smentito ma al tempo stesso, sempre da italiano, spero di non dover soffrire per un'altra partita di Del Piero.
2) Abbiamo vinto in modo del tutto casuale con un rigore che non c'era. È vero che nel primo tempo abbiamo creato parecchie buone occasioni, ma i nostri attaccanti continuano a non segnare: un mio vecchio allenatore situazioni come quelle di ieri le definiva errori, non sfortuna.
3) L'espulsione di Materazzi non c'era, al massimo meritava un cartellino giallo. La sua uscita ha cambiato radicalmente l'impostazione della partita e crea qualche problema alla nostra difesa per la partita contro l'Ucraina. Mancheranno Nesta e Materazzi, ma se è vero che nessuno va al mondiale per fare numero non vedo motivo di dubitare di Barzagli come centrale.
4) Totti ha giocato meglio di Del Piero, ma resta da capire cosa è in grado di fare in una partita tirata e giocata 11 contro 11 per 90 minuti: finora non è capitato. Freddo nel tirare il rigore, meritava forse un po' più di fiducia da parte di Lippi, come sta accadendo a Ronaldo che Parreira fa giocare a ripetizione per migliorarne la condizione atletica.
5) Peggio di così non possiamo giocare (non dimentichiamo contro chi abbiamo giocato finora) ma il progresso fisico di molti nostri giocatori (Zambrotta, Gattuso e Perrotta su tutti) fa ben sperare per il futuro. Anche Toni, pur sbagliando un paio di occasioni, è sembrato migliorato rispetto alle prime uscite. La partita contro l'Ucraina, se pensiamo di non riuscire a batterla sarebbe stato meglio non partire per il mondiale, può essere un altro tassello utile per arrivare alle due sfide fondamentali: la semifinale, contro la vincente tra Argentina e Germania, e la finale se ci arriveremo. E a quel punto, contro chiunque. L'importante è esserci.
In sintesi: abbiamo parlato per anni del fattore "C" di Arrigo Sacchi, scopriamo adesso che quello di Lippi non è da meno. Al di là dei meriti come allenatore per aver creato un gruppo davvero unito e compatto, rischia di essere il primo Ct a vincere un mondiale giocando solo le due ultime partite contro nazionali di peso internazionale. E, ovviamente, incrociamo le dita perché ci riesca.
ml@ilsole24ore.com