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Calcisticamente parlando, il Ghana può godere di un certo successo, considerando che mentre la Nazionale Maggiore – le Black Stars – mieteva eccezionali successi in Africa, vincendo la Coppa d’Africa per 4 volte, anche le Nazionali Giovanili hanno riempito i titoli dei giornali negli anni, facendosi valere nelle competizioni internazionali. Hanno vinto per due volte I mondiali Under 17, nel 1991 e nel 1995, Sono stati finalisti nel 1993 and 1997 e terzi nel 1999. Per due volte il loro team giovanile è finito secondo nei mondiali giovanili, nel 1993 e nel 2001.
Il Ghana è dotato di calciatori talentuosi ma sfortunatamente, le Black Stars non sono state capaci di capitalizzare I loro successi nelle competizioni africane, trasportandoli nella più importante competizione in assoluto– la Coppa del Mondo – anche in un momenti in cui i protagonisti ritenevano di meritare un posto tra le finaliste.
Hanno iniziato a pianificare la qualificazione alla fase finale della Coppa del Mondo nel 1962 ma gli amanti del calico ghanesi hanno dovuto attendere pazientemente ben 7 decadi prima di poter realizzare il loro sogno. Nell’ottobre 2005, il Ghana si è qualificato per la prima volta nella fase finale di un Mondiale, un passo che ha unito l’intera Africa Occidentale nei festeggiamenti. La loro forza di volontà e la loro lealtà sportive spingerà certamente I loro beniamini nel corso della manifestazione che si terrà quest’estate in Germania.
Formalmente chiamata Costa d’Oro, il Ghana ha guadagnato l’indipendenza nel 1957 e fu il primo paese sub.sahariano ad ottenere l’indipendenza dalla Gran Bretagna. Il calico è uno sport molto popolare in questo paese di 19 milioni di abitanti , e questa nazione può vantare un gran numero di talenti emergenti. La crescita di questi talenti è stata anche aiutata dalla presenza di numerose scuole calcio.
Nel dicembre 2005, il Ghana ha vinto il premio della Fifa “Best Mover of the Year Award” che premia il paese che ha avuto la maggior risalita nel ranking mondiale. Hanno scalato ben 27 posizioni chiudendo l’anno in 50° posizione.
Alla 50° apparizione nella Coppa delle Nazioni Africane, le Black Stars hanno dovuto affrontare l’uscita al primo turno nella fase finale di quest’anno, svoltesi in Egitto. A dispetto del fallimento continentale, in una competizione in cui mancavano elementi chiave come - Essien, Muntari, Asamoah – tutti per infortunio, in molti sperano che il Ghana possa riconquistare il proprio stato di forma e stupire nel corso del prossimo mondiale.

Come si sono qualificati
Prima dell’inizio delle eliminatorie, molti avrebbero scommesso sulla qualificazione del Sudafrica, già approdato alle fasi finali del 1998 e del 2002, rispetto a quella del Ghana, ed anche il Congo (a sua volta speranzoso di ottenere un debutto alla World Cup ) era accreditato come possibile outsider.
Tuttavia il Ghana ha superato in fretta il trauma di una sconfitta per 1-0 per mano di Burkina Faso, al primo incontro nel giugno 2004 mettendo a segno due vittorie consecutive contro Sud Africa (3-0) e Capo Verde (2-0), per mantenere vive le speranze di qualificazione.
Immediatamente dopo, hanno pareggiato in casa per 0-0 con I rivali del Congo e per 1-1 nel match di ritorno. Nel giugno del 2005, però, le speranze di qualificazione del Sud Africa svanirono allorchè patirono uno 0-2 proprio nel match di ritorno con le Black Stars, nel giugno 2005. Alla fine del girone di qualificazione, il Ghana aveva vinto 6 incontri, pareggiati 3 e perso uno soltanto. La loro forza è stata soprattutto la difesa, la migliore del girone, con soli 4 gol al passivo.
Cosa ci si poteva aspettare dopo una storica qualificazione? Ovviamente festeggiamenti, con migliaia di tifosi gioiosi che prendevano possesso delle strade per celebrare lo storico traguardo – danzando, cantando, scandendo al ritmo del suono dei clackson la loro gioia. Questi fan eccitati, dopo aver dovuto sopportare l’uscita al primo turno dalla Coppa d’Africa, non vedono l’ora di poter assaporare il gusto del riscatto nella Coppa del Mondo.

Giocatori più significativi
Stephen Appiah
Il Ghana può valersi della presenza del capitano Stephen Appiah, chiave del centrocampo della squadra che sa guidare con grande maestria. Appiah, che ha già giocato con Udinese, Parma e Juventus in Italia, sta ora ben figurando nel club turco del Fenerbahce. E’ in grado di creare gioco ed andare in goal in prima persona (4 gol nelle qualificazioni) e sicuramente cercherà di stupire e di dare il Massimo per il suo paese ai prossimi Mondiali.
Michael Essien
Un’altro componente chiave del centrocampo del Ghana è Michael Essien, salito alle cronache come il più costoso calciatore africano quando si trasferì dalla Francia al Chelsea per circa 36 milioni di Euro. Il 24-enne centrocampista ha saltato la Coppa d’Africa per un infortunio alla caviglia, ma è destinato a destare impressione ai prossimi Mondiali, dopo aver contribuito alla qualificazione del Ghana con 3 reti nelle eliminatorie.

Matthew Amoah
Dopo 2 anni di assenza, il CT Ratomir Dujkovic ha riconvocato Matthew Amoah. Il cannoniere del Vitesse Arnhem che ora gioca in germania per il Borussia Dortmund in Germany, ha segnato reti fondamentali per la qualificazione del Ghana alla Coppa d’Africa, e sicuramente il suo innato fiuto del gol sarà importantissimo nella fase finale di questo mondiale.

L’allenatore: RATOMIR DUJKOVIC
Dopo aver preso in mano la squadra nel Dicembre 2004, Ratomir Dujkovic è l’uomo che ha condotto per la prima volta alla fase finale di un Mondiale. Il tecnico serbo è diventato il quindo allenatore del Ghana in meno di due anni dopo il portoghese Mariano Barreto inaspettatamente dimissionario per andare ad allenare il Club Maritimo, una mossa che ha scioccato gli ambienti calcistici ghanesi.
Molti tra quelli che hanno seguito le vicende del calico ghanese sostengono che gran parte del merito di questa qualificazione vada proprio al portoghese, mentre l’attuale tecnico gli ha rubato la scena sfruttandone le basi da lui gettate.
Ironicamente, Dujkovic era alla guida del Ruanda quando questi cessarono definitivamente di essere consideranti esponenti del calico minore africano, scioccando il Ghana con una vittoria per 1-0 nel luglio 2003 con il quale si qualificò alle fasi finali della Coppa d’Africa in Tunisia.
Tutto ciò è però ora consegnato ai libri di storia, e ora Dujkovic è chiamato a superare il primo turno per pareggiare l’impresa del suo predecessore, in quello che è già stato definito il “Gruppo della Morte”.

La Tattica
Il Ghana è forte a centrocampo e parzialmente in difesa, ma la forza realizzativa è schemata drammaticamente negli ultimi incontri, specialmente ad Egitto 2006 che ha messo Dujkovic sotto una crescente pressione.
Anche quando era al top, il Ghana non ha mai surcassato gli avversari con 3 o 4 gol [ad eccezione del Sud Africa (3-0) e Capo Verde (4-0) durante le eliminatorie], per cui dei segnali già c’erano.
Ora I gol non arrivano, e questo crea pressione anche sugli attaccanti, che dovrebbero sfruttare ogni mezza occasione che gli capita.
Non ci si può aspettare che la difesa, capitanata dal veterano Sammy Kuffour (presente fin dalla Coppa D’africa del 1996), tenga in piedi la baracca ad ogni incontro, non importa quanto bene giochi.
Non puoi discutere ogni giorno su quello che dà solidità ad una squadra, se è la difesa o il centrocampo, ma è indiscutibile che se non segni, non vinci le partite.
Il CT Dujkovic è ben al corrente del problema e proverà a risolverlo in vista di Germania 2006. Il problema è sotto gli occhi di tutti – il Ghana ha bisogno di un cannoniere che sia sempre o quasi al meglio della condizione, magari anche più di uno.
Il centrocampista Otto Addo è stato richiamato in squadra, così come l’attaccante Patrick Agyemang, che ha giocato per il Ghana 3 anni orsono, per una gara amichevole con il Messico in Marzo. Altri calciatori chiamati da Dujkovic sono i centrocampisti Alex Tachie Mensah e Abdul Razak Ibrahim. Con due amichevoli internazionali contro Turchia e Giamaica programmatic per Maggio, Dujkovic sarà in grado di registrare la squadra per il Mondiale.
Le Black Stars si sono sempre schierate con un centrocampoa 4, essendo il centrocampo la loro forza da sempre. Ma in questo momento tutto sembra in discussione a causa di una penuria di forti centrocampisti. Anche se Michael Essien del Chelsea è considerato un grande centrocampista midfielder, al mondiale non avrà l’apporto dei suoi compagni di club Frank Lampard e Claude Makelele.
All’ultima edizione della Coppa D’Africa, il Ghana ha abbandonato il suo 4-4-2 per un bizzarro 4-3-2-1, che ha pagato contro il Senegal ma ha fallito contro la Nigeria. Contro lo Zimbabwe, la partite è cambiata quando Dujkovic ha inserito 2 attaccanti, Joetex Frimpong e Prince Tagoe dopo che il medico sociale lo ha avvertito che Matthew Amoah aveva ricevuto un colpo. E quando ha potato per il 4-4-2, sono stati battuti con uno scioccante 2-1.
Il tecnico Serbo potrebbe tornare al suo 4-4-2 quando avrà a disposizione tutta la squadra in Germania. Con Essien, Muntari and Gyan di ritorno dai rispettivi infortuni, gli avversari del Ghana dovranno stare più attenti.
La chiave del successo del Ghana, in questa sua prima apparizione, passa quindi per la capacità del tecnico di trovare la formula giusta.

Probabile Formazione
Sammy Adjei
John Mensah
Sammy Kuffour
Emmanuel Pappoe
John Pantsil
Stephen Appiah
Michael Essien
Sulley Muntari
Otto Addo
Asamoah Gyan
Matthew Amoah


La leggenda - ABEDI PELE AYEW
Abedi Pele Ayew non è solo una leggenda del calcio in Ghana ma probabilmente è anche uno dei migliori calciatori africani di tutti I tempi Anche se non ha avuto la fortuna di giocare nella fase finale di un mondiale, il Ghana può ancora vantare con orgoglio un uomo che ha davvero impressionato durante i suoi giorni da calciatore e tenuto alta la bandiera del suo paese sia in patria che all’estero.
Nato il 5 novembre del 1964, il centrocampista offensivo ha collezionato 67 presenze e segnato 33 goal per il suo paese. Ha condotto alla vittoria il Ghana alla Coppa d’Africa del 1982 all’età di 17 anni e negli anni 90 è stato capitano del Ghana per 6 anni. Alla Coppa d’Africa del 1992 in Senegal, ebbe la sfortuna di non giocare la finale contro la Costa d’Avorio per una squalifica rimediata il turno precedente ed assistette tristemente da fuori alla sconfitta dei suoi ai rigori contro i rivali.
A livello di club, Abedi giocò in Francia, Italia, Germania. In Francia, dove arrivò come una promessa, giocò per l’Olympic Marsiglia tra il 1987-89 ed il 1991-93 e dette il suo contributo alla vittoria della UEFA Champions League nel 1993, la prima volta per una squadra francese.
Tra I successi personali, Abedi fu nominato Calciatore Africano dell’Anno per 3 volte, consecutivamente nel 1991, 1992 e 1993. In riconoscenza del servizio dato al paese, il governo ghanese lo insignì dell’ “Order of the Volta (Civil Division)”, la più alta onorificenza nazionale, l’unico ad averla conseguita per meriti sportivi. Figurò spesso in incontri di beneficienza organizzati dalla FIFA e capitanò pure l’ African all-stars contro i colleghi europei nel 1997, per la Meridian Cup.
Anche se quei tempi sono finiti, Abedi ha ancora un ruolo attivo. Al fine di diffondere il calico nella sua nazione, ha promosso l’apertura di numerose scuole calcio dedicate in special modo ai giovani. “La mia principale attività è condurre una squadra chiamata FC Niania. In realtà è una scuola calcio attended by around forty players aged between 14 and 20 years of age. The senior side has now che gioca nella "First Division" ghanese, la seconda divisione del mio paese. Partecipiamo regolarmente ai tornei europei,” Sono parole di Abedi in un’intervista pubblicata su Ghanaweb.com nell’agosto 2005.
Abedi è anche stato attivo nella Ghana Football Federation, membro della Fifa’s Football Commission che come appare in una intervista su Ghanaweb.com gli ha affidato il compito di contrastare il razzismo. “Si, sono un membro della Football Commission, e la FIFA mi ha recentemente chiesto di essere un suo ambasciatore contro il razzismo, cosa che mi rende molto orgoglioso. Il mio ruolo è di viaggiare in tutto il mondo, spargendo il messaggio che siamo tutti uguali e che il calcio è un veicolo di promozione in grado di superare tutte le barriere.”
Questo è un ruolo essenziale visto anche che l’attaccante del Cameroon Samuel Eto’o (Barcelona) e l’ivoriano Marc Zoro (Messina) sono caduti vittime di attacchi razzisti durante gare dei loro clubs.

Il pronostico
Il Ghana è stato inserito in un gruppo molto ostico, che già qualcuno chiama il “Gruppo della Morte”, insieme a Italia, Repubblica Ceca e USA. Molti ghanesi, pur euforici per lo storico traguardo raggiunto, non devono essere stati felicissimi dell’esito del sorteggio tenutosi a Lipsia il 9 Dicembte scorso. Hanno visto decisamente calare le probabilità di accedere al turno successivo, pur in un calcio spesso bizzarro.
Ad ogni modo, nel calcio, a volte anche l’impossibile si verifica. Nel 2002,pochi avrebbero pensato che il Senegal avrebbe battuto una potenza coloniale come la Francia durante il primo gruppo eliminatorio né che avrebbero visto la squadra raggiungere il turno successivo al loro debutto. Il Ghana è tra le quattro nazioni dell’Africa Occidentale che hanno sorprendentemente emulato il Senegal, qualificandosi per il Mondiale 2006 per la prima volta, ed il prezzo da pagare per il noviziato dev’essere ancora visto.
Il Ghana giocherà contro l’Italia il 12 giugno nella gara di apertura, ed una vittoria o un pareggio darebbero una spinta incredibile allo spirito ed all’entusiasmo della squadra. Le Black Stars hanno diversi giocatori di esperienza che giocano in Europa, ed il captiano Stephen Appiah ha calcato per otto anni i campi italiani. Altri calciatori che conoscono il gioco italiano perché militano in Italia sono il veterano difensore Sammy Kuffour (AS Roma), Asamoah Gyan (Modena) e Sulley Muntari (Udinese).
Il CT Dujkovic sta rinforzando il gruppo convocando giocatori chiave per le amichevoli che precederanno il Mondiale, una mossa che gli permetterà di valutare i punti di forza e di debolezza, e di registrare la squadra in vista delle convocazioni.
Ora, l’uscita al primo turno in Coppa d’Africa non deve far ritenere che l’Italia avrà vita facile contro il Ghana. In sincerità, il Ghana è stato estratto in un gruppo molto duro, ma, ad ogni modo, non possiamo escludere a priori la sua qualificazione al turno successivo.
Ci aono alcuni Ghanesi molto ottimisti riguardo il comportamento della squadra al Mondiale, e prevedono addirittura l’accesso alle semifinali. “Il fatto che il Ghana disputi per la prima volta la fase finale di un Mondiale è garanzia del fatto che prenderà l’impegno molto seriamente, e cercherà di emulare il Senegal dell’ultima edizione,” dice Nana Gyiese, un tifoso ghanese residente in Maryland, USA. “credi che il Ghana farà bene, mi piacerebbe vederlo giocare in finale contro il Brasile ma il Ghana vincerà la Coppa del Mondo. Sarò in Ghana a ricevere la squadra e celebrare il suo trionfo.”
Dipenderà tutto dalla squadra, ma sarà importante per loro fare un passo alla volta piuttosto che contare i pulcini prima ancora che le uova vengano covate.Il compito sarà del capitano Appiah e di quelli chiamati a fare la differenza, e la chiave sarà concentrarsi sulla prossima gara piuttosto che essere troppo ottimisti e guardare al turno successivo.
Chiudendo, le Black Stars hanno la possibilità di arrivare al secondo turno, ma dipenderà da quanto bene si prepareranno e delle possibilità di conquistare una vittoria contro l’Italia nel match di apertura. Combatteranno poi contro la Repubblica Ceca e gli USA ma al contrario, una sconfitta nella gara di apertura potrebbe avere gravi efetti sul loro morale.. Attenzione a loro!



 

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