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Il Messico è una delle prime dieci nazioni al mondo per partecipazioni al mondiale, grazie soprattutto al fatto di essere parte di una confederazione dagli standard piuttosto bassi, che è valso al Messico il titolo di Re della Concacaf. Ma negli ultimi anni le cose hanno iniziato a cambiare.
Da un lato il livello delle nazionali della Concacaf è molto salito e, dall’altra, il calcio messicano è migliorato e ora la squadra cerca un posto nell’elite mondiale in Germania.
Delle 17 edizioni dei mondiali giocate fino ad oggi, il Messico ne ha mancate solo cinque. Nel 1934, 1974 e 1982 non si è qualificato, non si è presentato nel 1938, mentre nel 1990 è stato sospeso per aver presentato documenti falsi durante un campionato giovanile.
Le migliori prestazioni sono giunte nel 1970 e nel 1986, quando hanno raggiunto i quarti di finale. Nelle ultime tre edizioni non sono mai riusciti ad andare oltre gli ottavi, nonostante le grandi aspettative del pubblico.
La prova dei grandi miglioramenti arriva dalla Copa America e dalla Copa Libertadores dove le squadre messicane sono invitate a giocare e giocano un ottimo calcio, anche se la vittoria finale resta un miraggio.
Il Messico ha fatto un’ottima impressione all’ultima Confederations Cup e l’obiettivo è confermarsi ai mondiali di Germania. Stiamo parlando comunque di una squadra che è già stata capace di battere i favoriti del Brasile.

Dati generali
Anno di fondazione: 1927
Affiliata alla Fifa dal: 1929
Partecipazioni ai mondiali: 13 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1978, 1986, 1994, 1998, 2002, 2006)
Miglior piazzamento: quarti di finale (1970 and 1986)
Altri titoli: Campioni NACF (1947, 1949, 1991), Campioni Concacaf (1965, 1971, 1977), vincitori della Gold Cup (1993, 1996, 1998, 2003), Campioni Centro-Americani (1935, 1938, 1959, 1966, 1990), Campioni Pan-Americani (1967, 1975, 1999), vincitori della Confederations Cup (1999).
Attuale ranking Fifa: 4a (Maggio 2006)
Colori: maglia verde, pantaloncini bianchi, calzettoni rossi

Come si è qualificata
Come spesso accade, il Messico si è qualificato senza incontrare reali problemi nella zona Concacaf, dove l’obiettivo principale non è il passaggio del turno, ma usare le partite come test in vista dei mondiali e battere gli arci-rivali degli Usa nel girone finale a sei. Ma stavolta non è successo.
Dopo aver battuto la Domenica nella fase iniziale, in cui hanno segnato 18 gol in due partite, il Messico ha chiuso in testa al Gruppo 3 la seconda fase. Ha vinto tutte le sei partite contro Trinidad Tobago, St.Vincent/Grenadine e St.Kitts and Nevis, segnando 27 gol e subendone solo uno.
Nel gruppo finale a sei, ha subito due sconfitte, contro Usa e Trinidad Tobago, che gli hanno impedito di finire al primo posto. Hanno chiuso con gli stessi punti degli Stati Uniti, ma sono risultati secondi per la peggior differenza reti negli scontri diretti.
Il Messico ha giocato 18 partite per arrivare ai mondiali (mai ne aveva disputati così tanti prima), vincendone 15, pareggiandone 1 e perdendone 2. Il Messico ha la miglior differenza reti tra tutte le squadre impegnate nel mondo nelle qualificazioni, con 67 gol segnati e solo 10 subiti.

Giocatori chiave
Rafael Márquez
L’elegante difensore centrale è oggi il giocatore messicano più conosciuto, avendo giocato un ruolo significativo nei successi di uno dei migliori club del mondo, il Barcellona. Marquez è altrettanto importante per la nazionale. Può giocare nei quattro di difesa o come nediano e sarà il capitano della squadra di Ricardo Lavolpe.
L’ex stella di Guadalajara e Monaco ha un brutto ricordo dell’ultima edizione, essendo stato espulso per un fallo su Cobi Jones nell’ottavo di finale perso contro gli Usa.
Jared Borgetti
Se c’è un attaccante che ha la certezza di rientrare nei piani di Ricardo Lavolpe, questi è certamente Jared Borgetti. Il veterano, 33 anni ad agosto, detiene il record assoluto di reti segnate con la maglia della nazionale.
Attualmente gioca in Premiership, con il Bolton Wanderers, ma non ha avuto molte occasioni di mettersi in luce. Ha giocato anche con gli Atlas Guadalajara, Santos laguna, Dorados Sinaloa e Tuzos pachuca.
Oswaldo Sánchez
Osvaldo sanchez è forse l’unico che può dirsi certo di far parte dell’undici titolare per l’esordio mondiale a Norimberga, l’11 giugno. E’ certamente il miglior portiere messicano, e uno dei migliori del mondo. Negli ultimi cinque anni il Messico ha avuto ottimi portieri, ma l’estremo difensore del Chivas è una spanna sopra gli altri per i suoi incredibili riflessi e la sua abilità nel bloccare il pallone.

L’allenatore: RICARDO LAVOLPE
L’allenatore ha finalmente vinto le critiche dei suoi detrattori guadagnandosi il rispetto per il suo lavoro sulla panchina della nazionale. Nonostante le critiche, anche di pezzi da novanta come Hugo Sanchez, Lavolpe ha ripagato la fiducia della Federazione migliorando costantemente la squadra e le sue prestazioni.
Dopo tre anni e mezzo in panchina, il tecnico ha avuto alti e bassi, ma il nuovo equilibrio raggiunto fa ben sperare in vista dei mondiali. Bisognerà solo vedere se tutto il lavoro di Lavolpe pagherà; in caso affermativo, la squadra potrebbe addirittura lottare per la vittoria finale.
Durante le qualificazioni nella zona Concacaf, critiche costanti hanno circondato i giocatori utilizzati e le diverse tattiche che, secondo i più maligni, non avrebbero prodotto un gruppo selezionato in vista delle finali. Un altro argomento di critica è stata la decisione di includere in rosa elementi naturalizzati, così come la scelta di far giocare il 37enne Claudio Suarez ed escludere invece Cuauhtémoc Blanco.
Nonostante le difese di Lavolpe abbiano convinto solo pochi tra gli scettici, l’ex tecnico di Atlante, Atlas e Toluca ha ottenuto un po’ di tregua con i tifosi, che sperano di vedere un Messico più aggressivo in Germania, come quello visto nella recente Confederations Cup.

La tattica - Lo stile di Lavolpe
Uno degli aspetti su cui Ricardo Lavolpe presta più attenzione e su cui si sofferma maggiormente è l’impostazione tattica della squadra; il sistema diventato più comune negli ultimi incontri, e che dovrebbe essere replicato anche in Germania, è il 3-5-2.
Per la precisione, il modulo è un 3-2-2-1-2, con tre solidi difensori, guidati dal capitano Rafael Marquez. Sulle fasce due terzini incoraggiati a spingere, ma che devono prontamente rientrare quando gli avversari gestiscono il pallone.
A centrocampo Lavolpe utilizza due centrocampisti difensivi, con un giocatore offensive davanti a loro, a formare un centrocampo a triangolo; ma il sistema può essere, ed è stato, modificato in corso d’opera a seconda delle situazioni.
I giocatori preferiti da Lavolpe possono disporsi anche in altre posizioni, permettendo all’allenatore di disegnare la squadra con un 4-4-2 o un 4-3-3.

Probabile Formazione
Oswaldo Sánchez
Carlos Salcido
Rafael Márquez
Ricardo Osorio
Luis Pérez
Antonio Naelson
Jesús Arellano
Gerardo Torrado
Pavel Pardo
Jared Borgetti
Guillermo Franco


La leggenda - HUGO SANCHEZ
Ci sono pochi dubbi sul fatto che Hugo Sanchez sia il miglior calciatore messicano. Infatti, l’attaccante è stato nominato miglior giocatore del secolo della zona Concacaf. Nonostante abbia trascorso gran parte della sua carriera in Spagna, non ha mai dimenticato il suo Paese. Ecco un riassunto della sua carriera.
In Messico è ancora tenuto in grandissima considerazione, mentre in Europa è ricordato come uno dei migliori realizzatori di sempre, e chiunque l’abbia visto giocare è d’accordo.
Sanchez ha firmato per l’Atletico Madrid nel 1981, dopo aver impressionato con la sua percentuale realizzativi con il Pumas, dove ha iniziato la sua carriera professionale. Con il Pumas ha realizzato 99 gol in meno di sei stagioni e ha poi scelto di continuare la carriera in Europa. Non ha avuto problemi ad adattarsi al calcio spagnolo risultando capocannoniere nella stagione 1984-85. Ha realizzato 54 gol in 111 partite con i Colchoneros, prima di passare sull’altra sponda madridista. La sua leggenda è iniziata a crescere una volta che ha firmato per il Real Madrid, dove ha aiutato la squadra a vincere cinque campionati di fila, tra il 1985 e il 1990, vincendo il titolo di pichichi (capocannoniere) in quattro di questi. Detiene, insieme a Telmo Zarra, il record di gol segnati in una stagione, 38.
Alla fine della sua carriera in Spagna ha giocato con il Rayo Vallecano, e ha concluso con un totale di 234 gol segnati in 347 partite. E’ il miglior realizzatore straniero nella storia della Liga.
Naturalmente Sanchez è anche sinonimo di nazionale, con cui ha segnato ben 46 gol in 75 presenze. Eppure, nella sua lunga carriera internazionale, con El Tri (questo il nomignolo della nazionale messicana) ha conquistato solo una Gold Cup nel 1977.
Lo status di leggenda gli permette di fare dichiarazioni anche esplosive contro tutti quelli di cui non condivide il modo di giocare e vedere il calcio. La sua avversione per Lavolpe è diventato argomento cult nelle community di calcio in tutto il Nordamerica.

La previsione
Il Messico non poteva sperare in un sorteggio migliore per la fase finale della Coppa del Mondo. Nel gruppo D, con Angola, Iran e Portogallo, i messicani sono certamente tra i favoriti per il passaggio del turno.
Va detto, però, che il Messico non è mai andato oltre i quarti, nelle due edizioni in cui è stato padrone di casa, nel 1970 e 1986.
Ora, però, crediamo che i messicani siano pronti a farsi valere anche in terra straniera e realizzare la loro migliore performance in un mondiale.

Martín Decaux e Juan Lirman



 

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