12 marzo 1921: Giovanni Agnelli nasce a Torino, secondo di sette fratelli (ma primo maschio): nell'ordine Clara, Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto.
1935: All'età di 14 anni l'Avvocato rimane orfano del padre Edoardo, morto in un incidente aereo. Nipote del fondatore della Fiat, il senatore Gianni, Agnelli viene designato erede del più importante impero industriale italiano durante la seconda guerra mondiale. dopo essersi alureato in Giurisprudenza all'Università di Torino.
Estate 1941: la partenza per la guerra
L'Avvocato ricordò così quel periodo: "Indossai la divisa di allievo ufficiale poco dopo la dichiarazione di guerra, nel giugno del 1940. Dopo l'addestramento, nell'estate del '41, partii per la Russia, dove passai tutto l'inverno. Tornato in Italia, nella primavera del '42, fui chiamato nel costituendo Raggruppamento esplorante corazzato Lodi, con il quale partii nell'autunno dello stesso anno per l'Africa. Nei mesi successivi fui impegnato al fronte, partecipai alla campagna e presi parte ad azioni di guerra. Nella primavera del 43 feci ritorno a Torino in congedo. Fu allora che mio nonno mi nominò vice presidente. Immagino che (lui, ndr) si rendesse conto di non avere molto tempo davanti, e infatti morì poco dopo la fine della guerra".
1943: Entra in Fiat come vice presidente
1948-1953: Ricopre la carica di presidente della Juventus. Fu questo, il periodo della "dolce vita" in cui "Gianni", come lo chiamavano gli amici, divenne un protagonista assoluto del jet set internazionale.
1953: Sposa Marella Caracciolo
Dal 1945 al 1980: Sindaco di Villar Perosa, il paese sulle colline torinesi dove si trova la residenza principale della famiglia (e dove si terranno i funerali, in forma strettamente privata)
1963: Viene nominato amministratore delegato di Fiat
succedendo a Vittorio Valletta, di cui assume, in seguito, la presidenza d'onore (carica che detiene fino alla morte)
Conserva la presidenza della finanziaria Ifi e di Exor Group, della Fondazione Giovanni Agnelli e della Società Editrice La Stampa e partecipa al consiglio di amministrazione dell' Eurofrance, dell'International Advisory Council della Chase Manhattan Corporation, del Board of Trustees della Salomon R. Guggenheim Foundation. Numerose le partecipazioni in organismi internazionali: è, fra l'altro, membro dell'advisory board dei Bilderberg Meetings, dell'international advisory board del Council on Foreign Relations, presidente onorario del consiglio per le relazioni fra Italia e Stati Uniti e vice presidente dell'Associazione per l'Unione Monetaria Europea.
1974-1976: Presidente della Confindustria. Si tratta in effetti della più breve presidenza di Confindustria ma anche una delle più significative. I due anni di Giovanni Agnelli a Viale dell'Astronomia segnarono una svolta nel rapporto tra la politica e l'associazione degli industriali. Per gli industriali finì - come disse lo stesso Avvocato - «il tempo delle deleghe». In una stagione di crisi economica profonda, di inflazione galoppante, di incertezze e di instabilità dei governi, gli industriali decisero di compiere le proprie scelte direttamente, senza l'intervento della mediazione politica. Alla fine del primo biennio Agnelli lasciò la presidenza della Confindustria e designò come successore Guido Carli, dal 1960 al 1976 Governatore della Banca d'Italia, il primo e unico presidente non imprenditore. In due anni la Confindustria era riuscita ad affermare il valore dell'impresa in un contesto ideologico a lei ostile. Ma proprio questa era stata la missione di Gianni Agnelli.
1° giugno 1991: Viene nominato senatore a vita dall'allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
1997: muore l'erede designato alla guida dell'azienda, il nipote Giovanni Alberto, detto "Giovannino", figlio di Umberto, stroncato da un tumore
15 novembre 2000: muore suicida l'unico figlio maschio, Edoardo, trovato morto sotto un viadotto a Fossano.
