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Il passaggio dall'analogico al digitale (terrestre o via satellite) è al centro dell'evoluzione del pianeta-tv. Il digitale – che richiede l'utilizzodi un decoder, interno o esterno – permette l'accesso alla televisione a pagamento, per vedere film, avvenimenti sportivi e altri spettacoli tramite l'utilizzo di una scheda che mette in chiaro i segnali. La tv a pagamento (in alternativa a quella generalista, che nel caso della Rai richiede comunque il versamento del canone) permette di programmarsi il palinsesto. Ci sono tre alternative: l'abbonamento, che vede Sky nel ruolo di protagonista, con la possibilità di scelta tra numerosi pacchetti; l'acquisto di un singolo evento -la cosiddetta pay-per-view, legata anche al digitale terrestre con Mediaset Premium e La7Cartasì - e la tv inserita all'interno dell'offerta triple-pay, comprendente anche internet e telefonia, da parte di Telecom Italia e Fastweb. Sul piano della tecnologia, la decisione riguardante l'apparecchio è legata alla cifra che si intende spendere e all'uso che se ne vuole fare. Lcd, plasma o tubo catodico; alta o bassa definizione; schermi piccoli, medi e grandi, fino a quelli richiesti per la creazione di un cinema "domestico": ecco i "nodi" da sciogliere. Questi e altri argomenti sono trattati all'interno della Guida per risparmiare dedicata a "Telefoni, internet e tv" in edicola lunedì 11 giugno con Il Sole-24 Ore.
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