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Sarkozy parla già da presidente, la Royal: «Con me i francesi non corrono rischi»
P. F.


Nicolas Sarkozy vincerebbe con il 54,5% il ballottaggio di domenica, sostiene un sondaggio Tns-Sofres, con un aumento di 2,5 punti rispetto al precedente. Il 18% degli intervistati non hanno espresso una posizione e il 14% di quelli che l'hanno espressa dicono di poterla cambiare. Il 40% di quelli che avevano votato François Bayrou si sono spostati su Sarkozy mentre il 35% su Ségolène Royal. Gli elettori di Jean-Marie Le Pen si dirigono al 61% verso Sarkozy e il 12% verso Royal. Bayrou aveva avuto il 18,57% al primo turno e Le Pen il 10,44 per cento. Anche un sondaggio Ipsos dà Sarkozy vincente al ballottaggio con il 54 per cento. Il 13% di chi andrà a votare non si è espresso. Gli elettori dei partiti alla sinistra del Ps si schiereranno per il 66% con la Royal e il 13% con Sarkozy. L'istituto ricorda che i dati sono indicativi per i rapporti di forza e che i margini di errore sono del 3% circa.

Alla vigilia dell'apertura delle urne in Francia, Nicolas Sarkozy si sente "maglia gialla" e pedala tranquillo sulle Alpi, pronto allo sprint per l'Eliseo: non si è innervosito per gli ultimi attacchi dell'avversaria Ségolène Royal, sosta nella pace delle montagne savoiarde, onorando la Resistenza, parla e si muove già da presidente. Ha l'aria seria e impostata, il superfavorito delle presidenziali, parlando al nutrito manipolo di giornalisti che lo ha seguito fino a 1.500 metri davanti al memoriale dei caduti nella seconda Guerra mondiale, al Plateau des Glières. Lassù è consensuale, a tratti didascalico, ma è al generale De Gaulle che tutti pensano quando Sarkozy da solo, con passo lento e la giacca scura un po' troppo larga, sbuca dal viottolo fra gli abeti e si avvia verso il memoriale. Una promessa, quasi un voto: tornerà dall'Eliseo, tra le mucche e le cime innevate dalla Savoia, come facevano tutti i grandi presidenti di Francia nei loro luoghi di culto, da De Gaulle a Mitterrand.

«Il solo sondaggio che vale è il voto dei francesi. A tutti quelli che non hanno ancora scelto dico: con me non c'è alcun rischio», ribatte Ségolène Royal in un'intervista al quotidiano «Le Parisien» venerdì 4 maggio. «Con me la Francia sarà radiosa e fiduciosa nel suo avvenire», aggiunge la Royal, che si definisce una donna solida, di convinzioni, capace di difendere gli interessi della Francia. «Se sarò eletta domenica prossima - assicura inoltre - mi appoggerò su una maggioranza più larga possibile». La candidata socialista paragona Nicolas Sarkozy al presidente americano Georges W. Bush «di cui imita la tecnica da conservatore compassionevole». Sarkozy ha come Bush «la stessa ideologia neoconservatrice», dice. «Non esiterebbe a smantellare i servizi pubblici. Io sono invece per riorganizzare, per smuovere le cose, non per sopprimere posti».



 
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