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Il cancelliere Angela Merkel rilancia
e scommette sul 2009
di Piero Fornara



BERLINO – Sole e cielo azzurro hanno accompagnato domenica a Berlino la passeggiata dei 27 capi di Stato e di governo dell'Unione europea alla Porta di Brandeburgo per la "foto di famiglia" nel Cinquantenario dei Trattati di Roma. In mattinata al Deutsches Historisches Museum il presidente del Parlamento europeo Poettering, quello della Commissione Barroso e il cancelliere tedesco Angela Merkel, come presidente di turno dell'Unione, avevano firmato l'attesa Dichiarazione di Berlino, che non contiene la parola «Costituzione», troppo ingombrante dopo il "no" dei francesi e degli olandesi nei referendum di due anni fa, ma mette nero su bianco l'obiettivo di arrivare a un nuovo Trattato entro il 2009, quando ci saranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.

Mandato per le riforme. A decidere sulle riforme istituzionali sarà una Conferenza intergovernativa da convocare entro giugno: lo ha annunciato alla stampa la stessa Merkel al termine del Vertice. Anche per il presidente del Consiglio italiano Romano Prodi serve «un mandato preciso entro questa presidenza». Nel suo discorso di domenica mattina Prodi, disinnescando la polemica sottotraccia della mancata scelta di Roma, ha detto che è stato «un piacere celebrare i cinquant'anni dell'Unione europea a Berlino, che in pochi anni, da simbolo della divisione è diventata quello della riunificazione continentale».

La Dichiarazione, molto sintetica, afferma che il «modello europeo coniuga successo economico e responsabilità sociale», cita il mercato comune e l'euro che «ci rendono forti» (era corsa voce che il Governo britannico non gradisse il richiamo alla moneta unica), sottolinea la volontà di «portare avanti insieme la politica energetica e la protezione del clima». Nella tarda serata di sabato, con l'ultima rifinitura della bozza su richiesta del Governo spagnolo, era stato inserito anche un richiamo all'impegno della Ue nella lotta all'immigrazione illegale. La Spagna, al pari dell'Italia, è infatti fra i Paesi più colpiti dal fenomeno, con ripetuti sbarchi di extracomunitari sulle sue coste meridionali e nelle Isole Canarie.

Le radici cristiane. Sulla questione del riferimento alle radici cristiane nella Costituzione europea, Angela Merkel ha detto di essere «realista, non molto ottimista». Rispondendo in conferenza stampa a una domanda sulla presa di posizione del Papa, il cancelliere tedesco ha spiegato di «comprendere» la posizione della Chiesa, ricordando di avere auspicato a titolo personale un riferimento anche nel suo discorso di questa mattina, ma ha sottolineato l'esistenza di varie «tradizioni anche secolari, secondo le quali non ci possono essere riferimenti alla fede in documenti di Stato».

Merkel ha aggiunto di avere parlato di questi temi con l'attuale Papa e con il suo predecessore e di sapere quanto essi vorrebbero vedere questo riferimento. «Quello che è molto chiaro è che la questione è oggetto di dibattito nel senso che, come ho fatto io e anche il presidente dell'Europarlamento Poettering, dobbiamo essere liberi di affermarlo». Il cancelliere tedesco ha sollecitato «un dialogo religioso su scala mondiale», sottolineando che gli europei devono essere consapevoli delle loro radici. «Che queste siano giudaico cristiane è fuori di dubbio, altra cosa è se si possono inserire in documenti ufficiali, ha spiegato Merkel.

Mega-concerto finale. Ma la "due giorni di Berlino" per celebrare i 50 anni dell'Europa voleva essere ed è stata anche una grande festa popolare. Da sabato mattina è tornato il sole, suppure con folate di vento freddo, dopo il maltempo della prima parte della settimana, che aveva provocato gravi incidenti un po' dovunque in Germania. Così turisti e berlinesi hanno potuto scegliere fra i tanti musei aperti (e gratuiti) fino alle due della notte fra sabato e domenica oppure andare a ballare in una delle trenta discoteche con musicisti e dj dei 27 Stati dell'Unione.

Particolarmente suggestiva, sabato sera, al Pergamon Museum, l'originale rappresentazione della coreografa Sasha Waltz, ispirata alla figura di Medea, la mitica figlia del re della Colchide, perdutamente innamoratasi di Giasone giunto laggiù con gli argonauti in cerca del vello d'oro. Allo spettacolo sull'altare di Pergamo era presente anche il ministro degli Esteri tedesco Frank Walter Steinmeier. Gran finale, infine, domenica sera alla Porta di Brandeburgo, con i fuochi d'artificio e il mega-concerto di Joe Cocker e Gianna Nannini.

26 marzo 2007



 
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