|
|
Condividi su:   |vota su  |  | 
|
 |
|
| |
Damiano: «Sulle pensioni vogliamo chiudere entro giugno»
|
Prima di intervenire al dibattito su concertazione e capitale sociale, alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Trento, sabato pomeriggio 2 giugno, il ministro del Lavoro Cesare Damiano ha parlato con i giornalisti nella sala stampa del Festival dell'Economia.
L'atteso incontro con i sindacati sul tema delle pensioni «non è stato ancora fissato. La convocazione spetta alla presidenza del Consiglio» ha spiegato il ministro, ma «l'obiettivo del Governo è quello di arrivare alla conclusione entro giugno prima che cominci quella sul Dpef». In proposito «da mesi i giornali anticipano notizie e cifre che di solito non hanno fondamento», ha risposto il ministro a chi gli chiedeva se se fosse ipotizzabile un aumento delle pensioni minime di 80-100 euro, come riportato da alcuni quotidiani. Damiano ha poi evidenziato che il suo stile di lavoro è molto semplice: «Le cifre le faccio al tavolo di concertazione con le parti sociali e non nelle conferenze stampa. Non siamo in grado di avanzare nessuna ipotesi. Non sarebbe serio».
Il ministro ha spiegato che il Governo «ha priorità molto precise, quella intanto di destinare una quota dell'extragettito a vantaggio dello Stato sociale. In particolare per rivalutare le pensioni in essere, a partire da quelle più basse, considerando i contributi versati». La seconda - ha aggiunto - è «di migliorare la condizione dei giovani sotto il profilo delle tutele ai fini pensionistici, e penso al lavoro flessibile nei periodi di disoccupazione, al miglioramento del versamento di contributi che si può ottenere con diversi interventi che abbiamo allo studio».
Nicolais e il caso Visco-Speciale.
Anche il ministro per le Riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione Luigi Nicolais ha incontrato brevemente i giornalisti a Trento, dopo aver definito con l'assessore provinciale Gianluca Salvatori le basi per sperimentare nella provincia di Trento un progetto-pilota sull'utilizzo delle nuove tecnologie digitali nella sanità e nella scuola. (Trento è la prima provincia italiana già interamente coperta dalla banda larga wi-fi).
Subito interpellato dai giornalisti sul caso Visco-Speciale, ha risposto che si tratta di una vicenda conclusa e archiviata: «Quella di ieri è stata una soluzione di equilibrio - ha detto - E' giusto che Prodi abbia preso una posizione forte in questa circostanza, era l'unica soluzione che poteva prendere ed è stata condivisa da tutti i responsabili dei partiti della maggioranza, compreso Antonio Di Pietro. Si tratta di una decisione equilibrata e al tempo stesso forte. In momenti come questi - ha sottolineato - sono necessarie decisioni forti, altrimenti non riusciamo a governare. Abbiamo una maggioranza risicata, e un problema può diventare una ragione di instabilità». Sulla mozione presentata da Calderoli, Nicolais ha osservato: «L'opposizione fa il suo mestiere, di questo non sarei molto preoccupato».
In risposta a un'altra domanda sul presidente di Confindustria, il ministro ha detto: «E' un po' di tempo che anche Montezemolo si sta esercitando a una critica forte verso le decisioni che prende la politica e questo non è un fatto positivo, non tanto per il Governo, ma per il Paese che deve andare avanti». Mi sembra, ha aggiunto «una specie di gioco dello sparare sul guidatore: la politica ha delle criticità, e noi stessi le riconosciamo, ma la politica rappresenta una parte importante del Paese e non possiamo continuamente delegittimarla. E' giusto che ci si critichi però sparare a zero su ogni cosa che si fa».
2 giugno 2007 |
|
