Centosessanta euro (e qualche spicciolo) in dieci mosse. È questo il beneficio medio portato in dote alle famiglie italiane dalla manovra 2008. Compreso il bonus che per gli incapienti, e per i loro familiari a carico, vale 150 euro a titolo di rimborso sul 2007. Gli incapienti, infatti, sono quei contribuenti che hanno dichiaratoun reddito troppo basso per pagare l'Irpef, e quindi non hanno potuto beneficiare degli sconti d'imposta ai quali pure avrebbero avuto diritto.
In tutto, il "pacchetto" ufficiale, come competenza fiscale, vale 2,2 miliardi di euro per il 2008, a cui vanno aggiunti 2,9 miliardi che finanziano le misure introdotte a valere dal 2007, tra cui (oltre all'una tantum per gli incapienti) ci sono gli sconti per gli inquilinie per i titolari di assegno di mantenimento. Ma proprio per il gioco delle competenze, in tasca materialmente alle famiglie arriveranno 3,8 miliardi nel 2008 e 3,1 nel 2009. Ma il fiume degli sconti fiscali messi in campo dalla manovra per il 2008 è divisa in dieci diversi rivoli, con destinatari in gran parte diversi fra loro. La generosità effettiva delle misure previste dal Governo, dunque, dipende dalla tipologia di contribuenti a cui si appartiene,e qualcuno (pochi,circa il 3,4%) è destinato a rimanerea bocca asciutta. In questa roulette degli sconti,la puntata più fortunata è quella dei giovani ( fino a 30 anni) a basso reddito titolari di un contratto d'affitto normale, cioè non quelli a canone concordato (che sono una sparuta minoranza); si tratta, secondo la relazione tecnica che accompagna il Ddl Finanziaria, di circa 156mila persone all'anno, e per loro il beneficio è di 991,6 euro,che scendono però a 495,8 euro se il reddito complessivo del titolare del contratto supera i 15.500 euro.
Meno ricca,ma assai più diffusa, la detrazione Irpef per gli inquilini sopra i 30 anni,nella doppia misura di 300 e 150 euro a seconda del reddito complessivo su cui può contare il titolare del contratto: a beneficiarne saranno 2,8 milioni di inquilini, la maggioranza dei quali (il 57%) si vedrà riconoscere lo sconto più consistente. Non potrà superare in nessun caso i 200 euro, invece, la detrazione Ici per chi abita in una casa di proprietà. In virtù del funzionamento della detrazione, che cresce con il valore della casae viene stoppato dal tetto di reddito individuale a 50mila euro,si può facilmente disegnare l'identikit della famiglia più fortunata: una coppia, comproprietaria al 50% di una bella casa, in cui ognuno dei componenti ha un reddito vicino ma non superiore a 50mila euro. La coppia potrà contare sullo sconto pieno di 200 euro,anche se le sue entrate sono doppie a quelle di un single nella stessa condizione.
Gli ultimi (ma non meno interessanti) tasselli del piccolo mosaico di vantaggi e regalie sono rappresentati dalla proroga per tre anni (dal periodo d'imposta 2008 a quello 2010) delle agevolazioni per lavori di recupero edilizio e per impianti che favoriscano il risparmio energetico. La prima, ormai al decimo anno di vita, permette di detrarre dall'Irpef,in dieci anni,il 36%degli oneri sostenuti per opere di manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione, con un tetto di spesa di 48mila euro per abitazione. Anche l'Iva è abbassata al 10 per cento. La seconda è anche più interessante: sugli impianti (e relativi lavori) ad alto risparmio energetico si detrae, sempre dall'Irpef (e in soli tre anni) addirittura il 55% delle spese. Il tetto della detrazione, da 30mila a 100mila euro, varia con la tipologia di interventi.
Ora ci sono gli elementi per inquadrare due esempi (illustrati nelle schede qui a fianco) di famiglie che, per una serie di circostanze, riescono a mettere nel carniere il massimo possibile di vantaggi. La prima famiglia è più abbiente e quindi, oltre a godere della casa di proprietà e dei relativi vantaggi Ici, può avviare un po' di lavori di recupero e cambiare la caldaia. E arriva a 1.600 euro risparmiati: i ricchi, stavolta, non piangono.
La seconda, decisamente meno benestante, beneficia però della detrazione per gli inquilini a "mercato libero" e del forfait per incapienti del 2006 ed evita l'Irpef su una casetta in campagna ereditata. In ambedue i casi si beneficia (in misura diversa) delle detrazioni per gli abbonamenti alle reti di trasporto urbani ( pendolari e non). Totale mille euro.