Una settimana cruciale si apre da lunedì per la Finanziaria 2008, che approda all'aula del Senato con un "carico" di emendamenti il cui numero si aggira tra i seicento e i settecento. Il numero preciso però non è ancora noto, visto che gli uffici di Palazzo Madama stanno ancora valutando l'ammissibilità di quelli presentati.
Una settimana che si annuncia come cruciale anche per il Governo, visto che la manovra per l'anno prossimo rappresenta un'occasione che l'opposizione sembra voler sfruttare fino in fondo per mettere alle corde il Governo guidato da Romano Prodi. Lunedì infatti ci sarà il voto sulle pregiudiziali di costituzionalità. E le pregiudiziali in qualsiasi confronto istituzionale sono sempre l'occasione per affondare l'avversario senza neanche scendere nel campo di battaglia. Se il Governo riuscirà a superare questo primo guado, martedì i senatori dell'opposizione probabilmente faranno ricorso a un altro stumento di chiusura anticipata della partita, con la presentazione di una mozione volta a bloccare il passaggio alla votazione delle singole norme della legge Finanziaria, con un effetto sarebbe simile a quello delle pregiudiziali.
Superati questi due scogli - se appunto saranno superati - i lavori del Senato procederanno a ritmo serrato per arrivare all'approvazione finale del testo entro mercoledì 14 novembre. Calendario che però potrebbe essere cambiato da una questione di fiducia presentata dall'esecutivo.
Quasi tutti i gruppi della maggioranza hanno rinunciato a presentare propri emendamenti in aula, ma dalle zone di confine "centriste" della coalizione di centro-sinistra qualche proposta di correzione è stata presentata e quindi, anche superate le questioni pregiudiziali, qualche rovescio per la maggioranza in aula è da ritenere più che prevedibile.