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«Dal Fisco falsi sconti alle Pmi»

di Alberto Orioli

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19 ottobre


La disputa sul deficit tra Draghi e Padoa- Schioppa? La crescita in calo e i rischi sui conti? Le preoccupazioni dell'Fmi? «Per questa volta non vorrei parlare di finanza pubblica, ma di politica fiscale – risponde Giulio Tremonti, vicepresidente di Forza Italia – Non perchè la politica economica del governo sia giusta. È sudamericana: Tfr usato per finanziare le infrastrutture,contributi aumentati ai figli per pagare le pensioni anticipate dei padri, spesa pubblica strutturale aumentata e "coperta" con entrate fiscali congiunturali. Il paradosso di Prodi: la pressione fiscale sale, il deficit pubblico resta uguale,l'unica cosa che scende è la crescita.Piuttosto vorrei parlare di politica fiscale. Un caso in cui l'aggettivo non cancella e non riduce il sostantivo. Un esempio? Il dibattito di questi giorni a Westminster: si incrociano Brown e Cameron, le elezioni politiche e le scelte di politica fiscale. Tutto in modo poco ideologico e molto pragmatico. Conservatori e laburisti stanno facendo proposte uguali: abbattere la tassa sulle successioni e introdurre una tassa sui residenti nella City. Il dibattito non è sul merito delle proposte. Destra e sinistra considerano giuste cose che un tempo sarebbero state considerate rispettivamente sbagliate perchè di " destra" o di "sinistra". La polemica è solo su chi le ha proposte per primo e su chi abbia copiato.


Non c'è alcuna "contaminazione" nella Finanziaria del Governo Prodi?

Questa linea non dogmatica, ma empirica, e dunque razionale, non si trova in Italia. Non si trova nelle scelte fiscali del Governo Prodi, in cui l'ideologia è temprata solo dal folklore. La politica del Governo Prodi si articola secondo un veroe proprio bestiario fiscale...


Eppure si parla di Pex, la partecipation exemption, l'imposta che "salva" le partecipazioni delle imprese. L'aveva introdotta lei.

Il bestiario fiscale comincia proprio con la Pex. I lettori del Sole 24 Ore forse ricordano la riforma dell'imposta sul reddito delle società (Ires) fatta dal Governo Berlusconi e basata sul modello europeo. In questo modello c'era anche la cosiddetta "Pex". La sinistra disse che la Pex era stata inventata per i "furbetti del quartierino". A parte che si è poi visto in seguito chi parlava con i furbetti.... questa Finanziaria la reintroduce tale e quale. Ma non era uno strumento demoniaco? È improvvisamente diventata di sinistra? Non c'è stato e non c'è un eccesso di ideologia?

Non c'è troppa polemica anche nei suoi attacchi alle nuove forme di incentivazione fiscale della Finanziaria?

Proseguiamo con il bestiario. Ho proprio qui davanti un giornale di sinistra che titola: tutti gli sconti fiscali sui consumi. Si va dalla jacuzzi alla palestra, dalla tv digitale ai frigoriferi, dalle auto nuove ai pc fino ai pannelli solari. Questo per chi può spendere. E per chi non può spendere? Per questi è atteso il ritorno dei ticket sanitari, le addizionali locali sono sicure. Poi si scrive "revisione degli estimi catastali" ma si legge aumento. Il petrolio sale? Aumentano regressivamente le tasse sul pieno di benzina e sul riscaldamento.

Diventa facile accusarla di demagogia.

Ma quella di Prodi le sembra una politica giusta?Le sembra di sinistra una finanziaria che detassa i consumi di chi ha di più e tassa i consumi di chi ha meno. Bonus ai ricchi, malus ai poveri.

La Finanziaria introduce misure di forte semplificazione per le micro imprese. Per 900mila operatori scatterà il forfettone al 20%...

Altra figura del bestiario. Se il forfettone è offerto ai veri imprenditori, ai piccoli artigaini e commercianti comunque non è un forfettone ma una fregatura...

Perchè?

Perchè c'è un effetto d'illusione: paghi certo meno di aliquota sul reddito ma paghi di più via Iva indetraibile. E non solo.Non solo l'Iva strumentale ( sul furgone, sull'attrezzo) diventa un costo,ma il forfettone basato sulla tecnica della tassa sostitutiva ti fa perdere l'intero monte delle detrazioni personali.

Tipo?

Tipo la detrazione sul mutuo.

Sì, ma finora c'era chi detraeva il suv, il viaggio esotico....

Chi lo faceva faceva male, ma se può e gli conviene, continuerà a farlo. Altrimenti entrerà anche lui nel forfettone che ha tutte le caratteristiche per diventare un paradiso fiscale nazionale. Una fabbrica del nero offerta dalla legge. Ci sarà la corsa ad andare sotto la soglia dei 30mila euro.

Il forfettone però faciliterà la vita anche al lavoro autonomo.

Anche chi apre una partita Iva per fare un lavoro precario può certo ricorrere al forfettone. Ma nonè un impreditore, è un lavoratore incentivato a camuffarsi da imprenditore. Un inciso: il sindacato dovrà spiegare perchè, a parità di reddito e a parità di lavoro – perchè sempre di lavoro stiamo parlando – un lavoratore dipendente tipico paga di imposta media il 27-28% e un lavoratore precario a partita Iva,ma sempre un lavoratore,invece il 20%? Che cosa è giusto? Quale base morale e costituzionale giustifica questa disparità di trattamento a parità di condizioni? Forse si tassa di più il lavoro dipendente perchè ha il "privilegio" di esserea tempo indeterminato? Forse, all'opposto,si è pensato a un incentivo fiscale per il precariato?


Ma il Governo punta molto a ridurre i costi dell'intermediazione fiscale. Anche quello sui costi del commercialista può essere un risparmio.

Su questo punto il Governo Prodi è folkloristico. Prima ha fatto su scala industriale le complicazioni fiscali (proprio Il Sole 24 Ore ne ha stimato il maggior costo specifico in almeno un miliardo) e ora farebbe le semplificazioni! In ogni caso vedrà che troveranno il modo per complicare anche le semplificazioni.


È la prima volta però che si prevedono detrazioni per gli affitti, bonus per incapienti...


Certo, parliamo dei bamboccioni. L'immagine è emersa con forza durante l'illustrazione del relativo articolo della Finanziaria. L'analisi sociologica ha molto colpito il Paese per la sua profondità. Qui mi limito a un dettaglio: la fiscalità offerta ai bamboccioni è appunto il citato forfettone al 20%. Come si è notato il forfettone esclude per definizione le detrazioni. Che senso ha allora offrire una detrazione che non si può utilizzare? Chi è il vero bamboccione? E per variare, vogliamo parlare delle «tasse bellissime»? Uno normale si sarebbe limitato a dire neutralmente che le tasse sono utilissime.

Il ministro Padoa-Schioppa lo ha fatto abbondantemente capire ...

Ha detto esteticamente ed estaticamente che le tasse sono bellissime. Lo scenario culturale che sta dietro a questo dicutm è uno scenario rituale medievale dove il sacrificio fiscale ha la funzione simbolica di integrazione in un ordine morale. Forse la categoria più giusta ripeto è quella della utilità.

Alle imprese però arriva il taglio al cuneo fiscale e una ulteriore riduzione dello 0,35% sull'Irap.

È vero che viene ridotta al margine l'aliquota dell'Irap, ma è anche soprattutto vero che la logica dell'Irap viene super-potenziata.

Quale logica?

L'Irap oltre a essere una addizionale sul reddito è una tassa specifica sul costo del lavoro e del denaro.

La Finanziaria va oltre. Il costo del denaro pagato in eccedenza rispetto al 30% dell'Ebitda diventa indeducibile. Dunque le tasse sul debito le paghi due volte: prima come Irap e poi come costo. È una politica industriale demenziale. In questo modo sulle aziende italiane grava un limite operativo che ne riduce il valore patrimoniale, aumenta lo spiazzamento competitivo dell'economia italiana. In aggiunta gli ammortamenti anticipati sugli investimenti vengono cancellati. Se fai finanza se sei una banca o una holding o se fai industria delocalizzata la Finanziaria ti dà un beneficio netto. Se fai industria in Italia la Finanziaria ti dà un maleficio netto. Può essere che questa sia l'etica del reddito post-comunista, ma non è la logica giusta.
Irap tagliata, Ires ridotta del 5,5%, semplificazioni. Lo sconto c'è e si vede...

Gli effetti politici delle cose fiscali la massa degli imprenditori non li segue sugli atti parlamentari e neanche sulle Gazzette Ufficiali, li vede e li legge sulle stampate degli uffici contabili quando emerge l'evidenza dei numeri del fisco sui loro numeri operativi. Grosso modo questo periodo potrebbe coincidere con la campagna elettorale.


A proposito di campagna elettorale. L'ultima si è giocata sulla tassazione delle rendite finanziarie, tema tornato in auge anche nelle ultime discussioni in Consiglio dei ministri. Le risulta?

Vuole una conferma insider?

Perchè no?

Anche le opposizioni hanno qualche insider, soprattutto quando sono viste nel Palazzo come "winning opposition", quando si pensa che possano tornare al Governo. A me risulta che, nella prima formulazione, la Finanziaria prevedesse uno scambio tra la riduzione delle aliquote sulle imprese e una qualche forma di tassazione dei capital gain e di alcune rendite finanziarie. Questa formula è stata accantonata in corso d'opera e si è passati al testo attuale.

Il bollettino della Banca d'Italia segnala una stretta creditizia sulle imprese dovuta alla crisi dei sub prime. Durerà a lungo?

Essendo uno che l'aveva prevista in anticipo, ritengo di avere qualche titolo per non avventurarmi in giudizi di durata.Mi fermo all'analisi: la crisi ha portato a un effetto di sfiducia interbancaria solo in parte compensata dagli interventi sostitutivi delle banche centrali. Le rate dei muti sono salite. Le conseguenze sono due: per le imprese, meno finanziamenti e comunque denaro più caro; per le famiglie, meno ricchezza e dunque meno consumi. Insomma ci attende un 2008 non buono. E ho l'impressione che Prodi, prima con le sue Finanziarie e poi con i suoi Protocolli, sia come un re Mida al contrario. Quello che tocca diventa tutto tranne che oro.

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