Quattro miliardi di euro. A tanto ammontano le risorse destinate dalla manovra 2008 alla redistribuzione del reddito attraverso misure fiscali. Due miliardi circa per i poveri, uno di taglio sull'ici, uno per i contributi per l'affitto. La "radicale semplificazione" prevista dalla finanziaria per le imprese, insieme ad un taglio dell'ires e dell'irap (che calano rispettivamente al 27,5% e al 3,9%) sono "sostanzialmente a costo zero" per le casse dello stato. Ecco più nel dettaglio le misure fiscali:
Bonus incapienti - La finanziaria 2008 prevede che gli "incapienti", ovvero quelli che hanno un'imposta netta uguale a zero a causa delle modeste condizioni di reddito "commisurate anche all'ampiezza dell'eventuale nucleo familiare", riceveranno entro la fine dell'anno 150 euro netti per ogni contribuente e per ogni familiare a suo carico. La platea interessata dovrebbe essere, secondo le stime del viceministro visco calcolate sull'anno reddituale 2006, di 12,5 milioni di persone. Il bonus sarà corrisposto solo per il 2007 come una tantum.
Ici - La manovra prevede uno sconto sull'ici di massimo 303,29 euro l'anno per i proprietari di immobili con un reddito individuale non superiore ai 50mila euro l'anno. Alla detrazione già in vigore, che ammonta a 103,29 euro, si potrà sommare infatti un'ulteriore detrazione di imposta annuale, a carico dello stato centrale, pari al 30% dell'aliquota base dell'ici.
Affitti - Sconto di 300 euro l'anno per gli affittuari (con contratto registrato) che dichiarino un reddito complessivo irpef fino a 15.494 Euro lordi. Per gli inquilini che guadagnano fino a 30.987 Euro lordi lo sconto sarà invece dimezzato. Agli affittuari incapienti o a quanti non sono tenuti a pagare l'irpef verranno corrisposte le stesse somme. Allo studio del governo l'ipotesi di concedere un'agevolazione per l'affitto anche ai "giovanissimi" che escono di casa. "Ci stiamo lavorando - dice Visco - ma non sappiamo se i soldi a disposizione ce lo permetteranno".
Ires e Irap - Dal primo gennaio l'aliquota Ires cala dal 33 al 27,5%; mentre l'aliquota Irap scende dal 4,25 al 3,9%. Sulla parte di utili reinvestiti in azienda anche le società di persone e le ditte individuali possono beneficiare dell'aliquota ires tagliata (oggi si appplica invece l'irpef progrssiva fino al 43%) la riforma sostanzialmente è fatta senza costi per lo stato.
Forfait per microimprese - per quasi un milione di imprenditori minimi e marginali, cioé senza dipendenti, sarà possibile aderire ad un regime fiscale semplificato, che prevede esclusivamente il pagamento di un'imposta sostitutiva sul reddito pari al 20%. La misura riguarda chi ha un giro d'affari inferiore a 30 mila euro lordi l'anno, non ha fatto investimenti superiori ai 15 mila euro nel triennio e non ha dipendenti. Per quanti aderiscono al regime semplificato scattano la franchigia dall'iva e dalla relativa documentazione, l'esenzione dall'irap e un solo adempimento per l'irpef. Il reddito imponibile si calcola sottraendo dal valore del giro d'affari annuale, quello dei costi sostenuti per l'impresa. Sulla differenza si calcola infine il 20 per cento.