A pagina 13 dell'Audizione del Governatore del 10 ottobre scorso si sostiene che "Il percorso di riduzione dell'indebitamento netto nel biennio 2007-08 appare lento." A sostegno di questa affermazione:
- si confronta il consuntivo dell'indebitamento netto del 2006 corretto per gli oneri straordinari connessi con la cancellazione dei debiti della Tav e con la sentenza della Corte di Giustizia Europea sull'Iva (2,5 per cento del Pil) con la stima governativa per l'indebitamento netto del 2007 (2,4 per cento del Pil) e con l'obiettivo di indebitamento netto per il 2008 (2,2 per cento del Pil).
La correzione del saldo del 2006 mira a escludere gli effetti puramente contabili di operazioni straordinarie. La medesima correzione è stata effettuata, al fine di valutare i risultati di finanza pubblica del 2006, dall'Istat nel comunicato stampa del 1° marzo 2007 e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze nella Relazione Unificata sull'Economia e la Finanza Pubblica del 17 marzo.
- Si effettua lo stesso confronto temporale utilizzando le stime della Relazione Previsionale e Programmatica per il 2008 riguardanti l'indebitamento netto corretto per gli effetti del ciclo e delle misure una tantum per gli anni 2006-08. Tali stime mostrano un miglioramento di 0,5 punti percentuali del Pil tra il 2006 e il 2007 e di 0,2 punti tra il 2007 e il 2008. Si sottolinea inoltre che il miglioramento nel 2007 sarebbe inferiore considerando i versamenti all'Inps del Tfr tra le entrate temporanee.