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Zadra: Italia in ritardo nel processo regolamentare
P.F. |
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TORINO – Nella tavola rotonda di apertura del 13° Forex, venerdì pomeriggio 2 febbraio, il direttore generale dell’Abi Giuseppe Zadra ha affermato che l’Europa non è pronta per recepire la direttiva Mifid e in Italia siamo particolarmente in ritardo nel processo regolamentare. Infatti, se da una parte ci sono stati molti progressi nella costruzione di un’unica area dei pagamenti in euro, dall’altra restano le difficoltà di una direttiva comunitaria destinata a incidere profondamente sul settore. Le banche lamentano ritardi un po’ in tutti i Paesi europei e ritengono pericoloso lo slittamento a fine luglio annunciato dal Governo, rispetto alla scadenza iniziale di fine gennaio, perchè riduce i tempi rispetto a quando la direttiva dovrà diventare «pane comune» per scambi e operazioni.
« I tre punti cruciali del futuro sistema – ha detto Zadra all’agenzia Radiocor – sono i bonifici, la gestione degli addebiti e il sistema delle carte: questi prodotti dovranno infatti funzionare con gli stessi standard in tutti i Paesi dell’Unione europea, in modo da poter essere utilizzati senza nessuna differenza tra un Paese e un altro». La questione adesso è di capire se le banche faranno poca o molta fatica a realizzare la direttiva. «In un settore comunque – ha precisato il dg dell'Abi – noi siamo relativamente più avanti di altri e cioè nella parte del lavoro che riguarda il monitoraggio esterno delle operazioni. Questo lavoro l'abbiamo fatto fin dal 1991 e gli intermediari italiani oggi hanno sistemi informatici all'altezza della situazione».
2 febbraio 2007
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